TESTI ALLEGATI ALL'ORDINE DEL GIORNO
della seduta n. 53 di Lunedì 15 luglio 2013

 
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MOZIONE CONCERNENTE INIZIATIVE NORMATIVE PER LA SOSPENSIONE DEL PAGAMENTO DELLA RATA RELATIVA AL 2013 DEL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI

   La Camera,
   premesso che:
    la legge 3 giugno 1999, n. 157, all'articolo 1, sesto comma, stabilisce che i rimborsi per le spese elettorali sono corrisposti agli aventi diritto con cadenza annuale entro il 31 luglio di ciascun anno;
    il Ministero dell'economia e delle finanze ha già stanziato la somma di 91.354.339 euro per consentire alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica, per le rispettive competenze, di procedere al pagamento della rata di finanziamento pubblico per l'anno 2013 nei termini di legge. In tale rata sono compresi la prima quota dei rimborsi elettorali previsti per elezioni politiche 2013, la quinta quota dei rimborsi per le elezioni europee del 2009 e la quarta quota dei rimborsi per le elezioni regionali del 2010. A queste, si aggiunge la prima quota di contributi a titolo di cofinanziamento a partiti e movimenti politici, introdotto dalla legge n. 96 del 2012;
    il 18 giugno 2013, nella I Commissione parlamentare (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni) della Camera dei deputati, è stato avviato l'esame legislativo della riforma della normativa relativa al finanziamento pubblico ai partiti e dell'attuazione dell'articolo 49 della Costituzione. Al momento, sono state abbinate all'esame nove proposte di legge, delle quali sette di iniziativa parlamentare, una di iniziativa popolare ed una di iniziativa governativa. Cinque di queste proposte di legge, tra cui quella del Governo, dettano norme in materia di riforma dell'attuale sistema di finanziamento pubblico ai partiti;
    il calendario predisposto dalla I Commissione parlamentare della Camera dei deputati per l'esame delle proposte di cui sopra prevede che l’iter si concluda il 18 luglio 2013, con l'approvazione di un testo per l'Assemblea e il mandato a riferire ai relatori. Se si considera che oltre all'esame da parte dell'Assemblea della Camera dei deputati, al fine dell'approvazione definitiva di una nuova legge in materia, si dovrà svolgere l'intero iter legislativo di competenza del Senato della Repubblica, appare evidente che la rata del finanziamento pubblico per il 2013 verrà corrisposta prima che il Parlamento riesca a portare a termine l’iter legislativo avviato;
    tale ipotesi contribuirebbe in maniera determinante ad aumentare il sentimento di sfiducia e, in alcuni casi, di ostilità nutrito da molti cittadini nei confronti di istituzioni quali il Parlamento e il Governo. Dall'altro, ciò contribuirebbe a rendere meno credibile la legge di riforma che eventualmente il Parlamento approverà. È notorio da tempo, infatti, che uno dei principali motivi di sfiducia nei confronti della politica è costituito proprio dal finanziamento pubblico del quale i partiti politici sono stati destinatari in questi anni, un volume di denaro di portata talmente ampia che i cittadini, anche alla luce sia della grave crisi economica che attanaglia il Paese dal 2008, sia di clamorosi scandali che hanno coinvolto importanti formazioni politiche, hanno più volte dimostrato di ritenere non più accettabile,

impegna il Governo

nelle more dell'approvazione della nuova legge di riforma del vigente sistema di finanziamento pubblico ai partiti, ad adottare iniziative normative urgenti volte a sospendere il pagamento della rata relativa all'anno 2013 del finanziamento pubblico ai partiti, anche individuando un nuovo limite temporale, successivo al 31 luglio 2013, entro il quale procedere in ogni caso al pagamento delle somme dovute ai soggetti aventi diritto.
(1-00110)
«Cozzolino, Toninelli, Dadone, Nuti, D'Incà, Cariello, Busto, Barbanti, Benedetti, Sorial, Dieni».
(20 giugno 2013)