Legislatura: 19Seduta di annuncio: 98 del 05/05/2023
Primo firmatario: SERRACCHIANI DEBORA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 04/05/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DI BIASE MICHELA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 05/05/2023 CASU ANDREA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 05/05/2023 DORI DEVIS ALLEANZA VERDI E SINISTRA 05/05/2023
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 04/05/2023
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/05/2023
SERRACCHIANI, DI BIASE, CASU e DORI. — Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
la presenza delle donne detenute nelle carceri italiane si attesta poco sopra il 4 per cento del totale della popolazione detenuta;
il tasso di affollamento risulta comunque superiore a quello generale, e le donne, con il minimo peso che arrecano al sistema penitenziario, lo subiscono più degli uomini;
la Casa Circondariale di Rebibbia femminile «Germana Stefanini», la più grande tra le quattro carceri femminili presenti in Italia, nonché una delle più grandi d'Europa, ospita detenute comuni e in regime di media e di alta sicurezza, e soffre di una cronica insufficienza di personale;
sono presenti nella struttura detenute affette da gravi e gravissimi problemi di salute mentale, di diversa natura, che vengono ospitate nei locali destinati all'infermeria che abbiamo potuto visitare e che riteniamo del tutto inidonei alla cura, all'assistenza nonché alla sicurezza, anche degli operatori;
il vigente ordinamento penitenziario, nello specifico il regolamento di esecuzione decreto del Presidente della Repubblica n. 230 del 2000, agli articoli 111 e 112, prevede la possibilità di assegnare detenuti affetti da patologie psichiatriche in sezioni speciali, oggi denominate «articolazioni per la salute mentale» (A.T.S.M), volte a garantire servizi di assistenza rafforzata per rendere il regime carcerario compatibile con i disturbi psichiatrici;
si tratta di reparti destinati a condannati o internati che sviluppino una patologia psichiatrica durante la detenzione o a condannati affetti da vizio parziale di mente, che dovrebbero garantire un'attività di tipo terapeutico e riabilitativo in maniera continuativa e individualizzata;
anche la Corte costituzionale, con la sentenza n. 99 del 2019, ha sottolineato che «soprattutto le patologie psichiche possono aggravarsi e acutizzarsi proprio per la reclusione: la sofferenza che la condizione carceraria inevitabilmente impone di per sé a tutti i detenuti si acuisce e si amplifica nei confronti delle persone malate, sì da determinare, nei casi estremi, una vera e propria incompatibilità tra carcere e disturbo mentale», in attuazione degli articoli 27 e 32 della Costituzione;
nell'istituto «Germana Stefanini» è stato attrezzato, da ben due anni, un reparto pronto per accogliere un'ATSM, prevista per otto posti, che però è chiuso ancora inutilizzato in attesa che venga reso operativo –:
se i Ministri interrogati non ritengano di dovere con urgenza adottare tutte le iniziative necessarie a rendere operativo nel minor tempo possibile il reparto destinato ad ospitare l'A.T.S.M. presso la casa circondariale femminile di Rebibbia.
(5-00800)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):detenuto
partecipazione delle donne
malattia