ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00730

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 91 del 20/04/2023
Firmatari
Primo firmatario: AMBROSI ALESSIA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 19/04/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE BERTOLDI ANDREA FRATELLI D'ITALIA 20/04/2023
URZI' ALESSANDRO FRATELLI D'ITALIA 20/04/2023


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
  • AFFARI REGIONALI E AUTONOMIE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA delegato in data 19/04/2023
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/04/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00730
presentato da
AMBROSI Alessia
testo di
Giovedì 20 aprile 2023, seduta n. 91

   AMBROSI, DE BERTOLDI e URZÌ. — Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie. — Per sapere – premesso che:

   la gravissima vicenda accaduta nei boschi del monte Peller nel comune di Caldes in provincia di Trento, che ha provocato l'attacco mortale da parte di un orso nei riguardi di Andrea Papi esperto podista di 26 anni, ripropone una serie di problematiche connesse alla convivenza tra gli animali selvatici e le comunità locali del Trentino ed impone al contempo, un'accelerazione sulle politiche di vigilanza a livello territoriale;

   al riguardo, il presidente della Provincia di Trento, intervenendo sull'episodio, ha evidenziato come il progetto iniziale, non sia più praticabile, considerata l'esistenza attuale di oltre un centinaio di esemplari, che si spostano all'interno di un'area ampia circa 1.500 chilometri quadrati, (1/4 dell'intero territorio provinciale) fortemente antropizzata, creando un forte disagio tra la popolazione;

   si rileva come la tragica vicenda, metta in luce che sin dall'inizio del progetto di reinsediamento, tutti i vertici PAT, si siano dimostrati alla prova dei fatti non all'altezza, incombendo in una reiterata inosservanza dei protocolli nel gestire la convivenza con gli animali, non tutelando la popolazione né il comparto turistico, pilastro dell'economia trentina;

   si evidenziano altresì le prime rinunce da parte dei turisti in Val di Sole, tra cui la pesantissima disdetta della nazionale svizzera di Orienteering;

   le pressioni esasperate, da parte degli animalisti e la loro cultura demagogica, hanno condizionato pesantemente le politiche di prevenzione e di tutela della sicurezza pubblica; l'ordinanza da parte del Presidente Fugatti, che ne ha disposto l'identificazione e il successivo abbattimento da eseguire a seguito delle analisi dei laboratori della Fondazione Mach, se da un lato, appare inevitabile per garantire la difesa della comunità locale, dall'altro rileva i ritardi causati nel passato, dall'assenza di coordinamento delle politiche di prevenzione e redistribuzione sul territorio degli animali selvatici, nell'interesse della sicurezza pubblica;

   a parere degli interroganti inoltre, desta sconcerto la decisione del 2021 da parte del tribunale amministrativo di Trento, che ribaltando la precedente ordinanza cautelare, ha decretato la non validità dell'ordine di cattura di alcuni orsi fra i quali quello identificato con il nome JJ4, che risulterebbe dalle analisi genetiche, proprio quello che ha aggredito la scorsa settimana Andrea Papi uccidendolo;

   gli interroganti evidenziano altresì, come sia urgente e indispensabile peraltro, avviare ogni opportuna iniziativa, volta ad effettuare un'analisi rischi/benefici/costi sostenuti col suesposto progetto denominato: «Life Ursus», ed evidenziano come non sia stato fatto un referendum tra la popolazione valligiana prima della sua attivazione anche in considerazione del fallimento che ha dimostrato tale iniziativa nella gestione dell'orso e nel garantire di conseguenza in primis la sicurezza della popolazione;

   la prospettiva di prevedere una mappatura e un piano di trasferimento mirato degli orsi, unitamente ad un innalzamento dei sistemi di controllo e di vigilanza, risulta a giudizio degli interroganti, indifferibile e necessario, alla luce della gravità di quanto accaduto, in relazione alle dimensioni del territorio evidentemente troppo piccolo e fortemente antropizzato –:

   quali valutazioni di competenza, i Ministri interrogati intendano esprimere, con riferimento a quanto esposto in premessa;

   se condividano le criticità in precedenza richiamate, in relazione ai ritardi attualmente esistenti nel territorio trentino, nelle politiche di prevenzione e di controllo e gestione degli animali selvatici, in particolare degli orsi, presenti attualmente nella medesima regione;

   in caso affermativo, quali iniziative di competenza urgenti e necessarie intendano assumere, anche in raccordo con l'ISPRA e le Agenzie regionali per la protezione dell'ambiente, al fine di valutare in tempi celeri, ogni azione utile a proseguire l'originario progetto di reintroduzione degli orsi in sovrannumero nell'arco alpino, intervenendo sulle criticità che nel tempo si sono verificate.
(5-00730)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

fauna

delitto contro la persona

genetica