ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00724

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 90 del 19/04/2023
Firmatari
Primo firmatario: BONELLI ANGELO
Gruppo: ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Data firma: 19/04/2023


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA delegato in data 19/04/2023
Stato iter:
20/04/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/04/2023
Resoconto BONELLI ANGELO ALLEANZA VERDI E SINISTRA
 
RISPOSTA GOVERNO 20/04/2023
Resoconto GAVA VANNIA VICE MINISTRO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA)
 
REPLICA 20/04/2023
Resoconto BONELLI ANGELO ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/04/2023

SVOLTO IL 20/04/2023

CONCLUSO IL 20/04/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00724
presentato da
BONELLI Angelo
testo di
Mercoledì 19 aprile 2023, seduta n. 90

   BONELLI. — Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. — Per sapere – premesso che:

   il parassita Toumeyella Parvicornus o Cocciniglia Tartaruga, descritto dal Comitato fitosanitario nazionale come molto aggressivo e con riproduzione esponenziale, dopo essere approdato nel 2014 dall'America in Campania, lasciando dietro di sé la devastazione del patrimonio arboreo, dal 2018 è arrivato nel Lazio ponendo a rischio oltre 1 milione di pini domestici cresciuti lungo il litorale laziale e nella città di Roma, la cui perdita determinerebbe un danno enorme dal punto di vista paesaggistico, ambientale ed economico;

   nel corso del 2020 l'infestazione si è estesa in modo considerevole interessando quasi tutti i quartieri di Roma, colpendo la pineta litoranea della Riserva Statale del litorale Romano, sia di Roma che di Fiumicino, l'Appia Antica, Ostia, Ostia Antica, Castel Fusano, la zona dell'Eur, la Cristoforo Colombo, l'Area Archeologica Centrale, i pini presenti nei parchi pubblici storici, come Villa Borghese, Villa Pamphili, Villa Glori, Villa Ada oltre che vaste zone come, il Pineto, Saxa Rubra, il parco di Veio, l'Aventino e molti altri numerosi viali e consolari;

   nonostante gli stessi servizi fitosanitari suggeriscano l'adozione di misure fitosanitarie urgenti per la prevenzione, cura, controllo e contrasto alla riproduzione del parassita, con l'impiego di trattamenti appropriati, come antagonisti naturali e metodo di endoterapia, considerando che la diffusione esponenziale del parassita in aree estese dell'ambiente urbano e nelle pinete litoranee ponga l'impossibilità di agire con interventi chimici in chioma, recentemente è stato denunciato dai comitati e dalle associazioni ambientaliste la devastazione della pineta di Castel Fusano, con l'abbattimento di centinaia di pini della macchia mediterranea;

   il parco urbano pineta di Castel Fusano, un'area protetta di 916 ettari istituita nel 1980 dalla regione Lazio, parte della riserva naturale statale del Litorale Romano, è la più ampia area verde di Roma Capitale, importante ecosistema dato dalla ricchezza vegetazionale e faunistica, dovuta anche alla contiguità con la «Tenuta Presidenziale di Castel Porziano» –:

   se il Ministro interrogato non ritenga di intervenire con urgenza, con atti di propria competenza, per scongiurare tale disastro ambientale con opportune risorse finanziarie da investire per garantire le adeguate strutture organizzative e strumentali territoriali, in grado di far fronte con efficacia al controllo dei patogeni e dei parassiti delle piante e per la lotta alla loro diffusione al fine di tutelare il patrimonio arboreo e ambientale della Pineta di Castel Fusano e più in generale della città di Roma.
(5-00724)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 aprile 2023
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-00724

  Con riferimento alle questioni poste dall'interrogante, si osserva quanto segue.
  I rischi per il patrimonio naturale e paesaggistico, nonché i disagi causati dalla diffusione della Cocciniglia Tartaruga, sono da tempo all'attenzione non solo di questo Ministero dell'ambiente, bensì anche del Ministero dell'agricoltura e della sovranità alimentare (MASAF) e dei rispettivi Enti strumentali competenti, atteso che allo stato attuale è presente solo nelle regioni Campania e Lazio.
  In considerazione della constatata pericolosità del parassita, e della valenza paesaggistica che assumono i Pini in città storiche o in ambiti di alto pregio naturalistico (come ad esempio la Tenuta Presidenziale di Castel Porziano o il Parco Nazionale del Litorale Romano) il Comitato Fitosanitario Nazionale (CFN) ha affrontato la problematica identificando le prime misure di contrasto ed istituendo al suo interno uno specifico Gruppo di Lavoro tecnico-scientifico per lo studio dell'organismo nocivo, al quale partecipano il Centro difesa e certificazione in qualità di Istituto nazionale per la protezione delle piante, congiuntamente all'Università degli Studi di Napoli Federico II.
  L'attività svolta ha portato inizialmente alla emanazione da parte del MASAF del decreto del 3 giugno 2021 recante «Misure fitosanitarie di emergenza ai fini del contrasto dell'organismo nocivo Toumeyella parvicornis (Cocciniglia tartaruga)».
  È stata pertanto prevista la realizzazione di indagini su tutto il territorio nazionale per accertare la presenza dell'organismo, al fine di definire propriamente l'estensione dell'infestazione, le misure fitosanitarie di intervento nelle aree con presenza, le disposizioni per la movimentazione delle piante ospiti dalle aree delimitate nonché azioni di informazione e comunicazione.
  In relazione all'uso di prodotti fitosanitari per il contrasto del patogeno, alla luce delle attività del Gruppo di lavoro, sono state approvate sostanze attive per trattamenti endoterapici, essendo in corso di avvio una specifica sperimentazione per le verifiche di efficacia di differenti metodi di applicazione di tali sostanze.
  Inoltre, nell'ambito del medesimo Tavolo, sono state avviate attività finalizzate alla individuazione degli antagonisti naturali già presenti sul territorio nazionale e di quelli presenti negli areali di origine dell'insetto, nonché degli altri potenziali strumenti di biocontrollo.
  Il gran numero di pini morti e secchi, a seguito dell'attacco dell'organismo nocivo, ha reso necessari numerosi abbattimenti e potature, rendendo particolarmente complessa la gestione del materiale risultante, il cui smaltimento non è sempre possibile nella zona di abbattimento/potatura.
  Pertanto, è stato adottato lo scorso 1° marzo il Documento Tecnico Ufficiale del Servizio fitosanitario nazionale n. 33 relativo alle «Linee guida per la gestione del materiale di risulta degli abbattimenti e delle potature di piante infestate da Toumeyella parvicornis».
  Il documento, fra l'altro, prevede differenti procedure a seconda della tipologia di materiale vegetale da trasportare nonché il controllo da parte del Servizio fitosanitario regionale di origine del materiale e da parte del Servizio fitosanitario regionale di destino.
  Infine, si informa che nell'ambito di uno specifico Accordo di collaborazione, stipulato il 3 gennaio 2023, tra il MASAF e il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura (CREA), è prevista l'attuazione di uno specifico programma nazionale di intervento per lo studio e il controllo della cocciniglia tartaruga, approvato dal Comitato fitosanitario nazionale, incentrato sul potenziamento del monitoraggio, sull'individuazione di metodi di controllo più efficaci nonché sullo sviluppo su larga scala di un metodo di controllo biologico.
  Infine, attese le importanti competenze degli Enti territoriali in merito, si specifica che la regione Lazio nell'agosto 2021 ha approvato il «Piano regionale relativo alle misure di contrasto all'infestazione e alla diffusione dell'organismo nocivo Toumeyella parvicornis nel Lazio», mentre il comune di Roma, nel 2021 ha aggiornato il proprio «Regolamento del Verde Pubblico e Privato e del Paesaggio Urbano» anche rispetto alla problematica della cocciniglia, promulgando specifici avvisi pubblici alla cittadinanza proprio riguardo la lotta e il contrasto alla diffusione della cocciniglia tartaruga.
  Tutto ciò premesso, si rileva che non sono poste in capo a questo Ministero risorse dedicate alle attività di contrasto ai fitopatogeni nocivi per il patrimonio boschivo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

degradazione dell'ambiente

conseguenza economica