ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00723

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 90 del 19/04/2023
Firmatari
Primo firmatario: BATTISTONI FRANCESCO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Data firma: 19/04/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CORTELAZZO PIERGIORGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 19/04/2023
MAZZETTI ERICA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 19/04/2023


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA delegato in data 19/04/2023
Stato iter:
20/04/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/04/2023
Resoconto BATTISTONI FRANCESCO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
 
RISPOSTA GOVERNO 20/04/2023
Resoconto GAVA VANNIA VICE MINISTRO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA)
 
REPLICA 20/04/2023
Resoconto BATTISTONI FRANCESCO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/04/2023

SVOLTO IL 20/04/2023

CONCLUSO IL 20/04/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00723
presentato da
BATTISTONI Francesco
testo di
Mercoledì 19 aprile 2023, seduta n. 90

   BATTISTONI, CORTELAZZO e MAZZETTI. — Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. — Per sapere – premesso che:

   la proposta di istituzione di un Parco marino del Piceno e del relativo ente di gestione risale agli anni 2000, già respinta nel 2008 da tutti gli enti e le amministrazioni interessate, non convinte per la mancanza di una seria analisi di impatto attività economiche esistenti, connotate da una elevata densità;

   a fine 2021 la proposta di Parco marino è stata ripresentata, per un'area ridotta a circa la metà rispetto alla proposta originaria (da Porto S. Elpidio a Martinsicuro) ma sulla base degli stessi studi e con lo stesso regolamento di 20 anni addietro;

   la proposta prevede 34 chilometri di litorale interessando il territorio costiero di sette amministrazioni comunali con caratteristiche eterogenee per popolazione, lunghezza di costa, tipologia e numero di imprese nel settore della pesca e nell'indotto (lavorazione, distribuzione, cantieri e servizi navali), nel turismo (dagli hotel ai campeggi), nella balneazione;

   nei 20 anni trascorsi tra le due proposte, la situazione del territorio ha registrato significative evoluzioni, sia nel numero di iniziative imprenditoriali (nella sola Cupra Marittima si è passati da 1.500 ad oltre 4.000 postazioni balneari fruibili da maggio a settembre) che nella qualità dell'offerta turistica;

   sul fronte della pesca, si registrano sensibili passi in avanti verso l'obiettivo della sostenibilità, soprattutto attraverso la funzione svolta dai consorzi per la gestione della pesca dei molluschi bivalvi con l'attrezzo denominato «draga idraulica», rispetto al quale la Commissione europea ha recentemente confermato la compatibilità con gli obiettivi della politica comune della pesca e del regolamento (UE) 2022/2587;

   nello schema di decreto ministeriale contenente il progetto ed il regolamento dell'area protetta compaiono, a detta degli operatori, disposizioni di forte impatto sulle imprese, in particolare per quelle della pesca con draga idraulica, in quanto, nelle ipotizzate zone D del progetto non sarebbero consentite tali attività, come dichiarato da Ispra;

   risulta che diverse realtà imprenditoriali del mondo della pesca, balneazione, turismo e commercio, nonché alcune amministrazioni comunali avrebbero già sottoscritto petizioni per l'interruzione dell'iter per l'istituzione del Parco –:

   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno adottare iniziative di competenza volte a interrompere l'iter per la costituzione del Parco marino del Piceno, attesa la sostanziale uniformità ambientale del tratto di costa interessata e alla luce delle diverse posizioni contrastanti generatesi, evitando così di correre il rischio di compromettere fiorenti e caratteristiche economie della regione.
(5-00723)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 aprile 2023
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-00723

  Con riferimento alle questioni poste dall'interrogante, si osserva quanto segue.
  La «Costa del Piceno» è area marina di reperimento individuata dalla legge n. 394 del 1991 in cui sin dal 2008 è stato avviato il relativo procedimento per la sua istituzione.
  Tale processo si è inizialmente interrotto a causa della duplice difficoltà della mancata condivisione territoriale delle comunità interessate e della mancata individuazione del Consorzio di gestione, aggiungendosi a ciò la scarsità delle risorse finanziarie disponibili.
  Successivamente, nel 2021, le amministrazioni comunali della costa interessata si sono fatte promotrici di un'ulteriore iniziativa per l'istituzione dell'Area Marina Protetta (AMP) presso il Ministero.
  Durante gli incontri, sono emerse importanti criticità da parte degli stessi comuni in merito alla condivisione delle direttive nazionali che sovraintendono la gestione delle attività nelle aree marine protette. In particolare, in merito ai divieti da applicare, è nuovamente emersa la proposta di concedere l'uso delle draghe idrauliche per la pesca delle vongole, che secondo le analisi condotte da l'ISPRA, non appare compatibile con le finalità di protezione proprie di un'area marina protetta.
  Purtuttavia, su sollecitazione degli stessi comuni promotori, si è tenuta nello scorso mese di marzo una riunione con il tavolo istituzionale presso il Ministero dell'ambiente per recepire le posizioni dei comuni interessati, della provincia di Ascoli Piceno e della regione Marche.
  In tale sede sono state definite le posizioni degli enti territoriali, poi confermate da atti formali, per cui il comune di Cupra Marittima, che si trova in una posizione tale da interrompere la continuità dell'area, ha espresso la sua contrarietà.
  La regione Marche, alla luce delle posizioni rappresentate, ha espresso l'intenzione di voler valutare la vicenda in maniera approfondita, al fine di acquisire la posizione ufficiale di tutte le Amministrazioni coinvolte e dei portatori di interesse, per poter successivamente esprimere nell'ambito del tavolo un parere che sia rappresentativo di tutti i soggetti interessati.
  È comunque opportuno fornire rassicurazioni in merito al coinvolgimento degli attori economici del territorio già nella fase preliminare dell'eventuale atto istitutivo.
  Segnatamente, in vista della definizione delle previsioni contenute nello schema di Regolamento di disciplina delle attività consentite nelle diverse zone incluse nell'area marina protetta, vengono effettuati appositi studi sulle peculiarità socioeconomiche, attuando così un percorso partecipato, attraverso l'acquisizione delle osservazioni ed informazioni delle categorie coinvolte, allargando la partecipazione alla proposta preliminare a tutta la popolazione.
  Inoltre, resta inteso che ai fini dell'eventuale istituzione di un'area marina protetta, in sede istruttoria, dovrà essere confermato da parte della comunità locale il necessario adeguamento alle direttive vigenti nel sistema delle Aree Marine Protette nazionali, con riferimento alle attività economiche che incidono nell'area.
  In ogni caso, l'individuazione del soggetto gestore e la conseguente formulazione della proposta di Consorzio di gestione sono propedeutici all'istituzione dell'Area Marina Protetta, oltre all'appostamento di adeguate risorse finanziarie per l'avvio delle attività.
  Questo Ministero continuerà ad ascoltare le istanze di tutti i soggetti coinvolti in un'ottica di partecipazione e confronto, nell'ambito di quanto disciplinato dalla normativa di settore.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica comune della pesca

politica comunitaria dell'occupazione

industria della pesca