ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00465

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 62 del 03/03/2023
Firmatari
Primo firmatario: D'ORSO VALENTINA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/03/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIULIANO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 02/03/2023


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 03/03/2023
Stato iter:
03/08/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/08/2023
Resoconto DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 03/08/2023
Resoconto D'ORSO VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 03/03/2023

DISCUSSIONE IL 03/08/2023

SVOLTO IL 03/08/2023

CONCLUSO IL 03/08/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00465
presentato da
D'ORSO Valentina
testo di
Venerdì 3 marzo 2023, seduta n. 62

   D'ORSO. — Al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   in sede di audizioni informali in videoconferenza nell'ambito dell'esame del disegno di legge C. 831 Governo, recante «Norme in materia di procedibilità d'ufficio e di arresto in flagranza» alcune sigle sindacali della polizia di Stato hanno espresso forti perplessità in riferimento all'introduzione del cosiddetto portale N.D.R. (Notizie di Reato), un applicativo che era nato con il dichiarato scopo di creare un percorso di comunicazione digitale fra la polizia giudiziaria e le procure della Repubblica al fine di ridurre i tempi di trattazione dei procedimenti;

   le principali criticità denunciate risultano essere: la preclusione della consultazione di qualsiasi dato relativo al procedimento per la P.G. che ha effettuato la prima iscrizione a parte un numero di protocollo iniziale che il sistema non ricollega in maniera incontrovertibile al procedimento penale, le difficoltà tecniche causate dal fatto che il sistema è in grado di ricevere solo files di piccole dimensioni, le difficoltà (se non impossibilità) a procedere con eventuali inserimenti successivi ad opera di organi di polizia giudiziaria diversi da quelli che hanno effettuato il primo inserimento;

   da quanto rappresentato, il sistema, nato con il dichiarato intento di ottimizzare il lavoro sinergico delle Procure con la polizia giudiziaria, sembra così determinare un inutile appesantimento delle procedure operative, in gran parte scaricato sulle Forze dell'Ordine;

   risulta doveroso approfondire le critiche elencate al fine di procedere ad una immediata rivisitazione del sistema denominato portale N.D.R. in uso alle procure della Repubblica –:

   se i Ministri interrogati non intendano, alla luce di quanto riportato in premessa, adottare iniziative urgenti al fine di approfondire tali problematiche con un team di esperti del settore per valutare un'eventuale revisione del sistema denominato portale N.D.R. in uso alle procure della Repubblica anche al fine di eliminare gli ostacoli e gli appesantimenti nel lavoro quotidiano degli organi di polizia giudiziaria.
(5-00465)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 3 agosto 2023
nell'allegato al bollettino in Commissione II (Giustizia)
5-00465

  Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo innanzi indicato, occorre in primo luogo mettere in risalto che la materia è attualmente disciplinata dal provvedimento del Direttore generale dei sistemi informativi e automatizzati del Dipartimento per la transizione digitale della giustizia, l'Analisi statistica e le Politiche di coesione di questo Dicastero, contenente disposizioni relative alle comunicazioni alle Procure della Repubblica da parte della polizia giudiziaria di atti e documenti con modalità telematica ai sensi dell'articolo 83 comma 12-quater.2 del decreto-legge n. 18 del 2020 convertito nella legge n. 27 del 2020.
  La disciplina vigente prevede la trasmissione da parte della polizia giudiziaria agli Uffici del pubblico ministero delle comunicazioni delle notizie di reato, attraverso il portale delle notizie di reato, un applicativo che comunica con i registri informatici delle Procure della Repubblica.
  I dati, unitamente alla scansione della comunicazione di reato, sono inseriti sotto forma di annotazione preliminare e trasmessi telematicamente alla Procura della Repubblica territorialmente competente.
  Quindi la Procura della Repubblica protocolla nel proprio registro generale delle notizie di reato l'annotazione preliminare, le attribuisce un numero progressivo e assegna il procedimento a un magistrato.
  Inoltre, il portale delle notizie di reato rende visibili alla polizia giudiziaria che ha redatto la notizia di reato le informazioni relative al numero di registro generale e al magistrato assegnatario, senza che sia necessario accedere alla Procura della Repubblica per ottenere queste informazioni, così da permettere la successiva trasmissione dei cosiddetti seguiti dell'attività investigativa.
  Infatti, ai sensi dell'articolo 22 della legge n. 77 del 2020 (che ha modificato l'articolo 83 del decreto-legge n. 18 del 2020, convertito nella legge n. 27 del 2020), la polizia giudiziaria è autorizzata a comunicare alla Procura della Repubblica atti e documenti in modalità telematica, con la precisazione che la comunicazione si intende eseguita al momento del rilascio della ricevuta di accettazione da parte del portale delle notizie di reato. Pertanto il deposito in forma cartacea della notizia di reato non è normativamente più previsto, salvo il caso in cui sia necessario consegnare alla Procura della Repubblica supporti informatici contenenti file multimediali o, comunque, in formato diverso dal pdf.
  Per quanto riguarda la dimensione dei file trasmissibili telematicamente attraverso il portale delle notizie di reato, la stessa è attualmente pari a 30 mega.
  Il superamento di siffatta criticità è allo studio della Direzione generale dei sistemi informativi e automatizzati del Dipartimento per la transizione digitale della giustizia, l'Analisi statistica e le Politiche di coesione.
  Non è possibile procedere a inserimenti nel portale delle notizie di reato da parte di una polizia giudiziaria diversa da quella che ha effettuato il primo inserimento, in quanto l'applicativo individua, alla prima trasmissione, il cosiddetto ufficio fonte.
  Anche tale criticità è nota alla Direzione generale dei sistemi informativi e automatizzati del Dipartimento per la transizione digitale della giustizia, l'Analisi statistica e le Politiche di coesione, la quale sta valutando le soluzioni per superarla. Le attività di modifica del software sono già state avviate e sono in corso di sviluppo da parte del fornitore; le stesse saranno verosimilmente operative entro il primo semestre dell'anno 2024.
  Dal suo canto il Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'interno, nella nota estesa in data 19 maggio 2023, in proposito segnalava che «...il sistema informatizzato del portale delle notizie di reato... è un progetto seguito direttamente dal Ministero della Giustizia e, in particolare, dalla relativa Direzione Generale per i Sistemi Informativi e Automatizzati.
  Il portale delle notizie di reato consente agli organi di polizia, dotati di adeguate certificazioni di sicurezza e account specifici, di iscrivere una annotazione preliminare e di trasmetterla alle Procure di competenza.
  Tale procedura telematica, attivata con progetti pilota avviati con un limitato numero di Procure della Repubblica fin dal 2017, è stata ampliata ed è stata oggetto di appositi incontri di formazione con il personale delle forze di polizia. La versione più recente è stata rilasciata alla fine del 2022 ed è illustrata in un ampio manuale on line presente sul sito del Ministero della giustizia. L'attuale ultima versione del software è in una fase avanzata di applicazione operativa che è coincisa anche con alcune importanti innovazioni di carattere legislativo, che hanno in parte rimodulato la disciplina della notizia di reato. In proposito si rappresenta che la citata ultima versione ha evidenziato alcune difficoltà operative, relative all'inserimento di alcuni tipi di file (testo, audio e video) che possono essere allegati alla notizia di reato. Sono state anche segnalate difficoltà connesse alle dimensioni massime dei file per la comunicazione preliminare di tipo telematico oltre all'impossibilità di inserire i seguiti di notizie di reato da parte di Uffici diversi rispetto a quelli che avevano effettuato la prima comunicazione. Per ovviare a tali problematiche gli Uffici della Procura hanno disposto soluzioni temporanee, adottate nelle more di specifici interventi tecnici che sono in fase di ingegnerizzazione al fine di renderli efficaci e omogenei sul territorio nazionale. In merito alle perplessità che, secondo la interrogante, sarebbero state espresse da alcune sigle sindacali della Polizia di Stato, si rappresenta che agli atti dell'Ufficio Relazioni Sindacali di questo Dipartimento non risultano pervenute segnalazioni da parte delle organizzazioni sindacali aventi ad oggetto l'argomento trattato nell'atto di sindacato ispettivo de quo...».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

polizia giudiziaria