ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00329

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 46 del 31/01/2023
Firmatari
Primo firmatario: FONTANA ILARIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 31/01/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAPPELLETTI ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 31/01/2023
L'ABBATE PATTY MOVIMENTO 5 STELLE 31/01/2023
MORFINO DANIELA MOVIMENTO 5 STELLE 31/01/2023
SANTILLO AGOSTINO MOVIMENTO 5 STELLE 31/01/2023


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 31/01/2023
Stato iter:
01/02/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 01/02/2023
Resoconto CAPPELLETTI ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 01/02/2023
Resoconto FERRANTE TULLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 01/02/2023
Resoconto CAPPELLETTI ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 01/02/2023

SVOLTO IL 01/02/2023

CONCLUSO IL 01/02/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00329
presentato da
FONTANA Ilaria
testo di
Martedì 31 gennaio 2023, seduta n. 46

   ILARIA FONTANA, CAPPELLETTI, L'ABBATE, MORFINO e SANTILLO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   la superstrada Pedemontana veneta è stata finanziata mediante project financing, con prevalenza di capitale privato e l'apporto di un contributo pubblico, l'infrastruttura ultimata rimarrà in concessione al costruttore per 39 anni;

   la sostenibilità finanziaria è correlata all'effettivo flusso di traffico. Il rischio «di domanda» è in capo alla regione Veneto;

   a fronte del costo di 2 miliardi e 258 milioni di euro, di cui 915 erogati da Stato e regione, la regione Veneto corrisponderà al concessionario dell'infrastruttura ulteriori 12 miliardi e 108 milioni di euro per canone di disponibilità. L'apporto pubblico per quest'opera sarà dunque di 13 miliardi e 23 milioni di euro, al netto dell'Iva. Questo significa che (a fronte di un'opera di 94,5 chilometri più 68 di opere complementari) verranno corrisposti al concessionario 80,14 milioni di euro più Iva al chilometro per realizzare l'opera e remunerarne la gestione e la manutenzione nel periodo della concessione;

   la fine lavori del progetto definitivo fissata al 31 gennaio 2016, con l'adozione di atti convenzionali è slittata all'11 settembre 2020. Attualmente il cantiere non ha ancora ultimato i lavori;

   l'Autorità nazionale anticorruzione (Anac), con delibera n. 1202 del 2017 sulla Pedemontana Veneta, ha stabilito che non è stata adeguatamente motivata la metodologia utilizzata per la quantificazione del canone di disponibilità oltre che «non è ammissibile lo slittamento del termine di ultimazione dei lavori al 30 settembre 2020, senza una corrispondente/adeguata riduzione del termine di durata della gestione»;

   la Corte dei conti, nella relazione del marzo 2018 sul rapporto concessorio della Pedemontana Veneta, riporta le deduzioni di Anac, secondo cui i ritardi sull'esecuzione dell'opera «per fatto o colpa del Concessionario non possono che riflettersi sullo stesso quale mancato introito della gestione dell'infrastruttura per tutta la durata del ritardo complessivamente maturato; diversamente, verrebbe alterata l'allocazione del rischio di costruzione in capo al Concessionario» –:

   di quali informazioni disponga, per quanto di competenza, in merito alla maturazione delle penali, e al conseguente iter di riscossione, per la ritardata consegna dell'opera, nonché in merito alle iniziative adottate in esecuzione della citata delibera Anac, nella parte in cui prevede la riduzione degli anni di concessione dell'opera in considerazione del ritardo accumulato nel corso della sua realizzazione.
(5-00329)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 1 febbraio 2023
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-00329

  In premessa ricordo che la superstrada Pedemontana Veneta è rientrata, nell'Intesa Generale Quadro del 24 ottobre 2003 tra Governo e Regione del Veneto, tra le infrastrutture di preminente interesse nazionale per le quali concorre l'interesse regionale, L'infrastruttura ha trovato conferma nella delibera CIPE n. 130 del 31 luglio 2006 di rivisitazione del Programma Infrastrutture Strategiche nell'ambito del Corridoio Plurimodale Padano.
  Nel 2009, è stato nominato un Commissario per l'emergenza nel settore del traffico e della mobilità nell'area interessata dalla realizzazione dell'opera e la Regione del Veneto ha assunto le funzioni di concedente con la sottoscrizione del primo contratto di concessione per la costruzione e la gestione dell'infrastruttura.
  Nel 2013 è stata approvata una prima rimodulazione del contratto di concessione, che determinava lo slittamento della conclusione dei lavori a settembre 2020.
  Nel 2016, terminato l'incarico del Commissario, la Regione del Veneto ha richiesto che l'opera rientrasse in gestione ordinaria, e anche una nuova rimodulazione del contratto, che ha previsto una riduzione dei ricavi del concessionario di oltre 10 miliardi di euro nei 39 anni di concessione, quasi dimezzandoli.
  Al contempo, sono state avviate le interlocuzioni con ANAC e Corte dei conti citate nell'atto in esame. In particolare, sono stati chiariti i rilievi di ANAC sul metodo di calcolo del nuovo canone e sul presunto spostamento della data di ultimazione dei lavori, dimostrando che la seconda rimodulazione della concessione non modificava il termine del contratto precedentemente sottoscritto.
  Quanto ai rilievi della Corte dei conti, nel 2018 è stato chiarito che i ritardi nella consegna dell'opera finita avrebbero comunque comportato il pagamento delle penali previste, così come già indicato nel primo contratto approvato dal CIPE e sottoscritto nel 2009.
  Pertanto, la Regione del Veneto riferisce di non aver applicato, ad oggi, la penale in quanto i lavori non sono ancora conclusi ed il relativo computo potrà essere effettuato solo a conclusione degli stessi.
  Inoltre, non si è resa necessaria alcuna iniziativa in merito alla delibera ANAC richiamata dagli onorevoli interroganti, avendo la Regione medesima chiarito i profili rilevati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

concessionario