ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00303

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 44 del 27/01/2023
Firmatari
Primo firmatario: FOSSI EMILIANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 26/01/2023


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 26/01/2023
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/01/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00303
presentato da
FOSSI Emiliano
testo di
Venerdì 27 gennaio 2023, seduta n. 44

   FOSSI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   fatturati ed assunzioni in Italia e nel mondo delle Big Tech sono aumentati notevolmente negli anni della pandemia che ha generato una nuova domanda di servizi digitali;

   secondo l'ultimo report di Mediobanca sulle 25 maggiori WebSoft internazionali nel 2021 il giro d'affari aggregato complessivo mondiale ha toccato quota 1.584 miliardi di euro; a fine 2021 la forza lavoro delle WebSoft contava quasi quattro milioni di persone;

   sempre secondo tale report le WebSoft presidiano l'Italia tramite società controllate, ubicate in gran parte al Nord, soprattutto a Milano e provincia. Il fatturato aggregato delle filiali italiane ha raggiunto 8,3 miliardi nel 2021, occupando circa 23 mila lavoratori. Rispetto al 2020 si calcolano oltre quattromila dipendenti in più, in massima parte assunti dal gruppo Amazon che vanta il maggior numero di occupati in Italia (11.911 unità nel 2021);

   successivamente la crisi energetica e l'inflazione hanno generato una crisi del settore, che ha creato perdite per oltre 3 mila miliardi di dollari; tali difficoltà si stanno inevitabilmente ripercuotendo anche sui livelli occupazionali;

   nei giorni scorsi Microsoft e Google hanno entrambe confermato che avrebbero tagliato rispettivamente 10.000 e 12.000 posti di lavoro;

   Meta, la società madre di Facebook, Instagram e WhatsApp ha annunciato nel novembre 2022 la perdita di 11 mila posti, pari a circa il 13 per cento del totale della forza lavoro;

   all'inizio di gennaio 2023 Amazon ha comunicato un taglio di poco più di 18.000 posti di lavoro in tutto il mondo, Europa compresa;

   licenziamenti riguardano altre società del comparto: Groupon con 2.800 addetti, Uber con 6.700 e Getir con altri 4.800. Elon Musk, dopo aver acquisito Twitter, ha annunciato il dimezzamento dei dipendenti: un taglio di 3.750 persone su 7.500, più altri 4 mila lavoratori a contratto;

   gli effetti di tali tagli non escludono aziende europee, come dimostra il caso della società svedese Spotify che ha annunciato la riduzione del 6 per cento i suoi circa 9.800 dipendenti;

   ad oggi non è ancora chiaro quali saranno le ripercussioni negative occupazionali in Italia: un comparto, come ricordato precedentemente, che occupa circa 23 mila lavoratori –:

   se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative urgenti intenda assumere al fine di salvaguardare i livelli occupazionali delle Big Tech nel nostro Paese, verificando che vengano garantiti tutti gli istituti di tutela dei lavoratori previsti dal nostro ordinamento;

   se non ritenga opportuno promuovere iniziative specifiche al fine di prevedere apposite misure di reinserimento per detti lavoratori, anche promuovendo la costituzione di un apposito tavolo istituzionale finalizzato a monitorare i livelli occupazionali diretti e indiretti.
(5-00303)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto del lavoro

impresa in difficolta'

soppressione di posti di lavoro