ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00295

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 43 del 25/01/2023
Firmatari
Primo firmatario: MORASSUT ROBERTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 25/01/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANZI IRENE PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 25/01/2023


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA CULTURA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA CULTURA delegato in data 25/01/2023
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/01/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00295
presentato da
MORASSUT Roberto
testo di
Mercoledì 25 gennaio 2023, seduta n. 43

   MORASSUT e MANZI. — Al Ministro della cultura. — Per sapere – premesso che:

   il Museo storico della Liberazione di Via Tasso, sito a Roma, in via Torquato Tasso, 145, istituito con legge 14 aprile 1957 n. 277, costituisce uno dei più importanti siti per la conservazione della memoria storica del Paese;

   il museo, che trova sede nell'edificio che dopo l'8 settembre del 1943 fu adibito a quartier generale delle SS, comandate da Herbert Kappler, e dal gennaio del 1944 fu utilizzato anche come carcere dalla Gestapo, è sottoposto a tutela diretta con decreto ministeriale del 20 marzo 1987. Una sala è dedicata alla persecuzione dei cittadini di religione ebraica dal periodo fascista alla II Guerra Mondiale;

   in quelle stanze vennero imprigionati, interrogati e torturati molti civili e combattenti della Resistenza romana come ad esempio l'ex presidente della costituzionale Giuliano Vassalli, il colonnello del Genio Giuseppe Cordero di Montezemolo, i generali dell'Aeronautica Sabato Martelli Castaldi e Roberto Lordi, il sindacalista Bruno Buozzi. In quelle celle passarono anche alcune vittime dell'eccidio delle Fosse ardeatine. Sulle pareti delle celle sono presenti numerosi messaggi graffiati dagli stessi prigionieri;

   dopo l'istituzione nel 1957, il Museo passò sotto la sorveglianza del Ministero della pubblica istruzione. Oggi è di proprietà del Ministero della cultura ed è in consegna alla Soprintendenza speciale di Roma;

   la Soprintendenza ha recentemente effettuato un importante intervento di valorizzazione che ha interessato sia l'esterno del fabbricato (con l'apposizione di una nuova targa in acciaio, uno stendardo posto in verticale lungo tutta l'altezza del fabbricato e un sistema di illuminazione evocativo) che l'interno del museo, dove il percorso espositivo è stato arricchito, in alcune celle, da allestimenti multimediali e dalla proiezione di filmati storici dell'istituto Luce;

   da oltre mezzo secolo, Il Museo storico della Liberazione, insieme a porta San Paolo, al Ghetto e al Mausoleo delle Fosse ardeatine, sono luoghi simbolo per la memoria della Resistenza di Roma al nazifascismo nella sua triplice valenza cittadina, nazionale ed europea. Il Museo è impegnato nella raccolta e nella conservazione di documentazione – scritta, visuale, orale e materiale – relativa alla Resistenza, alla deportazione, all'internamento militare, alle stragi e alle vittime civili;

   l'accessibilità a musei, monumenti, aree e parchi archeologici, costituisce il fondamento dei princìpi di uguaglianza e libertà di circolazione dell'individuo, garantiti dalla Dichiarazione dei diritti dell'uomo e dalla Costituzione italiana, nonché dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, ratificata in Italia con legge 3 marzo 2009 n. 18;

   l'abbattimento delle barriere architettoniche per musei, monumenti, aree e parchi archeologici, è regolato dal decreto del Ministero per i beni e le attività culturali del 10 maggio 2001, dal decreto del Ministero per i beni e le attività culturali del 21 novembre 2007 e decreto del Ministero per i beni e le attività culturali del 28 marzo 2008;

   da circa un anno, il montascale dell'ingresso al Museo storico della Liberazione di Via Tasso è fermo perché ormai obsoleto e, quindi, non più riparabile;

   secondo quanto consta all'interrogante, la soprintendenza competente è stata più volte sollecitata dal direttore del museo ma ad oggi non risultano pianificati interventi per ripristinare l'accesso alla struttura –:

   quali iniziative, alla luce dei fatti sopraesposti e per quanto di sua competenza, il Ministro interrogato intenda intraprendere per abbattere le barriere architettoniche che impediscono la fruibilità alle persone con disabilità di un Museo così importante per la memoria storica come il Museo storico della Liberazione di Via Tasso.
(5-00295)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritti umani

convenzione ONU

vittima civile