ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00223

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 34 del 12/01/2023
Firmatari
Primo firmatario: GHIRRA FRANCESCA
Gruppo: ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Data firma: 12/01/2023


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'AGRICOLTURA, DELLA SOVRANITÀ ALIMENTARE E DELLE FORESTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 12/01/2023
Stato iter:
14/03/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/03/2023
Resoconto FERRANTE TULLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 14/03/2023
Resoconto GHIRRA FRANCESCA ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/01/2023

DISCUSSIONE IL 14/03/2023

SVOLTO IL 14/03/2023

CONCLUSO IL 14/03/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00223
presentato da
GHIRRA Francesca
testo di
Giovedì 12 gennaio 2023, seduta n. 34

   GHIRRA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. — Per sapere – premesso che:

   la siccità rappresenta per la Sardegna un problema storico che si acuisce periodicamente e che nell'ultimo secolo è stato affrontato, nel tentativo di limitarlo, attraverso la costruzione di decine di dighe, ideate per creare bacini artificiali dove conservare l'acqua in vista dei periodi più critici;

   attualmente la rete di raccolta è costituita da 37 dighe che creano bacini artificiali per un totale di 1,8 miliardi di metri cubi di acqua, 200 chilometri di canali e 50 impianti di pompaggio;

   ciononostante, negli ultimi anni, anche a causa del cambiamento climatico e delle ultime stagioni estive particolarmente siccitose, si è spesso dovuto ricorrere a provvedimenti di restrizione delle risorse idriche rivolti alle aziende ma anche agli utenti domestici;

   com'è noto, l'ultimo autunno è stato caratterizzato da un clima particolarmente secco e da ridottissime precipitazioni;

   dall'ultima osservazione idraulica effettuata dall'ente Acque della Sardegna è emerso un quadro preoccupante circa le riserve idriche dei bacini della regione;

   emerge infatti che a fine dicembre 2021 gli invasi artificiali dell'Isola risultavano pieni all'83,12 per cento della loro capacità, mentre nel dicembre 2022 il livello è sceso al 60,21 per cento e in particolare, il 5 gennaio 2023, data dell'ultima rilevazione, il grado di riempimento del sistema idrico isolano era del 20 per cento in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno;

   l'ultimo bollettino indica che negli invasi ci sono 1.098 milioni di metri cubi d'acqua, poco più del 60 per cento del loro volume utile autorizzato, dati che hanno condotto alla dichiarazione dello stato di preallarme di siccità, indice di una situazione che rischia di divenire gravissima nei prossimi mesi primaverili ed estivi;

   inoltre, il periodo di siccità prolungato non ha provocato solo l'abbassamento del livello di riempimento degli invasi ma ha avuto un effetto deleterio anche sulle falde acquifere, che risultano essersi ridotte di ben due terzi in cinque anni;

   a causa della situazione di cronica carenza d'acqua, su gran parte del territorio sono in vigore misure restrittive che prevedono limitazioni sull'utilizzo dell'acqua, che arrivano in taluni casi, ad esempio sul territorio servito dall'invaso di Maccheronis, alla chiusura del comparto irriguo, in questo ultimo caso confermate sino a tutto il 2022;

   in particolare, numerosi articoli di stampa locale riportano le dichiarazioni di esperti e responsabili di settore i quali esprimono preoccupazione in merito al fenomeno di decremento delle falde acquifere e dell'insufficiente portata degli invasi esistenti, evidenziando altresì il prevedibile aggravamento della situazione nei prossimi mesi, con evidenti ripercussioni sul tessuto sociale e produttivo dell'Isola;

   a parere dell'interrogante, considerati anche i pesanti disagi riscontrati già negli ultimi anni a causa della siccità e dei correlati provvedimenti di razionamento delle risorse idriche, risulta essere della massima rilevanza proseguire nell'attività di costante monitoraggio della situazione, ma anche e soprattutto l'approntamento di concrete misure dirette da un lato a contrastare il fenomeno della riduzione delle falde acquifere nonché dell'abbassamento del livello degli invasi esistenti, e dall'altro, a migliorare la manutenzione degli invasi esistenti e a sviluppare e realizzare progetti, in molti casi già esistenti, per la realizzazione di nuove infrastrutture che evitino il ricorso a misure restrittive su una risorsa come quella idrica, che è bene primario e fondamentale per tutta la comunità –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto esposto in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, intendano assumere per contrastare il fenomeno della siccità in Sardegna e, in particolare, se non intendano predisporre sin d'ora un piano di interventi infrastrutturali diretti a rendere più efficiente la rete idrica in rapporto alle esigenze del territorio, e a tale proposito, quali e quante risorse provenienti dal PNRR siano destinate a interventi infrastrutturali nel settore idrico in Sardegna.
(5-00223)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 14 marzo 2023
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-00223

  L'emergenza idrica rappresenta una priorità del Governo, come testimoniato dal tavolo interministeriale convocato di recente dal Presidente del Consiglio dei ministri per definire un piano idrico straordinario nazionale e per individuare le priorità di intervento e la loro programmazione. Nelle prossime settimane sarà esaminato dal Consiglio dei ministri il «decreto acqua», che conterrà misure necessarie per far fronte alla situazione di scarsità idrica.
  Per rafforzare la governance e semplificare la realizzazione di investimenti nelle infrastrutture di approvvigionamento idrico, nell'ambito della linea d'investimento del Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza, Missione 2 Componente C4-27 Entrata in vigore della semplificazione normativa per gli interventi nelle infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico, è stata prevista la realizzazione del nuovo Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza nel Settore Idrico (PNISSI). Il 25 ottobre 2022 con decreto interministeriale sono state definite le modalità e i criteri per la redazione e per l'aggiornamento del suddetto Piano. Nelle more della sua adozione, è possibile prevedere con stralci la realizzazione degli interventi più urgenti, tenuto conto del relativo cronoprogramma.
  Per ciò che attiene agli interventi infrastrutturali, la Misura Tutela del territorio e della risorsa idrica prevede una serie articolata di investimenti volti al risparmio della risorsa idrica, alla ottimizzazione delle opere già realizzate, al completamento degli schemi idrici di utilizzo della risorsa e alla salvaguardia nell'uso del suolo, selezionati sulla base dei criteri e dei vincoli progettuali e temporali imposti dal PNRR.
  Al riguardo evidenzio che, per la linea Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico, con decreto MIT n. 517 del 16 dicembre 2022 sono stati finanziati nella regione Sardegna 10 interventi, per un importo pari a circa 148 milioni di euro.
  Per quanto concerne invece la linea di investimento Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti, è stato finanziato all'Ente di Governo dell'Ambito della Sardegna (EGAS) un intervento di importo pari a 50 milioni di euro per la riduzione delle perdite idriche e la distrettualizzazione delle reti idriche in 15 comuni della Sardegna. Nell'ambito delle rimodulazioni del PNRR, è allo studio il rifinanziamento di tale misura.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

desertificazione

clima

acque sotterranee