ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00130

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 24 del 13/12/2022
Firmatari
Primo firmatario: MEROLA VIRGINIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 13/12/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'ALFONSO LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 13/12/2022
RICCIARDI TONI PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 13/12/2022
STEFANAZZI CLAUDIO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 13/12/2022
TABACCI BRUNO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 13/12/2022
SIMIANI MARCO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 13/12/2022


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 13/12/2022
Stato iter:
14/12/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/12/2022
Resoconto MEROLA VIRGINIO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
 
RISPOSTA GOVERNO 14/12/2022
Resoconto FRENI FEDERICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 14/12/2022
Resoconto MEROLA VIRGINIO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/12/2022

SVOLTO IL 14/12/2022

CONCLUSO IL 14/12/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00130
presentato da
MEROLA Virginio
testo di
Martedì 13 dicembre 2022, seduta n. 24

   MEROLA, D'ALFONSO, TONI RICCIARDI, STEFANAZZI, TABACCI e SIMIANI.— Al Ministro dell'economia e delle finanze.— Per sapere – premesso che:

   l'articolo 22 del decreto-legge n. 124 del 2019 ha istituito un credito d'imposta del 30 per cento delle commissioni sui pagamenti, effettuati a decorrere dal 1° luglio 2020, con strumenti di pagamento tracciabili, in relazione a cessioni di beni e prestazioni di servizi rese nei confronti di consumatori finali, a condizione che i ricavi e compensi relativi all'anno d'imposta precedente non superino i 400.000 euro;

   l'articolo 11-bis, comma 10, del decreto-legge n. 73 del 2021 ha innalzato il credito d'imposta al 100 per cento delle commissioni maturate nel periodo dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2022 per gli esercenti attività di impresa, arte o professioni, che adottano strumenti tecnologici che garantiscano l'inalterabilità e la sicurezza dei dati e assolvono all'obbligo di memorizzazione elettronica e di trasmissione telematica all'Agenzia dei corrispettivi giornalieri;

   la misura introdotta dal precedente Governo rientra, insieme alle misure di riduzione del tetto dell'uso del contante e alle sanzioni per la mancata accettazione del pagamento elettronico, nel cosiddetto piano cashless per incentivare l'uso di carte di pagamento, al fine di modernizzare il Paese e favorire lo sviluppo di un sistema più digitale, veloce, semplice e trasparente;

   è di tutta evidenza che l'attuale Governo si starebbe muovendo in una direzione opposta favorendo l'uso del contante;

   la Banca d'Italia ha sottolineato come l'incentivazione all'uso del contante alternativo alla moneta elettronica rischia di entrare in contrasto con la spinta alla modernizzazione del Paese che anima il Piano nazionale di ripresa e resilienza e con l'esigenza di continuare a ridurre l'evasione fiscale;

   limiti all'uso del contante, pur non fornendo un impedimento assoluto alla realizzazione di condotte illecite, rappresentano un ostacolo per diverse forme di criminalità ed evasione;

   a giudizio degli interroganti il ripristino della compensazione al 100 per cento delle commissioni bancarie sostenute sui mezzi di pagamento elettronici sarebbe di grande aiuto ai commercianti in particolare in questo momento di crisi economica e di rialzo generalizzato dei prezzi –:

   se intenda adottare le iniziative di competenza volte a ripristinare la disposizione che prevede la compensazione totale delle commissioni sui pagamenti elettronici per sostenere i piccoli esercenti, a tal fine anche istituendo un tavolo di confronto con le parti per definire regole generali volte ad assicurare una riduzione delle commissioni a carico degli esercenti, tenuto conto della necessità di salvaguardare trasparenza e chiarezza dei costi nonché di promuovere l'efficienza economica nel rispetto delle regole di concorrenza.
(5-00130)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 14 dicembre 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-00130

  Con il documento in esame gli Onorevoli interroganti richiamano in premessa le disposizioni di cui all'articolo 22 del decreto-legge n. 124 del 2019 il quale ha introdotto a decorrere dal 1° luglio 2020, in favore degli imprenditori o lavoratori autonomi per i quali risultino nell'anno precedente ricavi e compensi inferiori ai 400.000 euro, un credito d'imposta pari al 30 per cento delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate con privati consumatori mediante strumenti di pagamento tracciabili.
  Il beneficio in argomento è stato successivamente innalzato al 100 per cento delle commissioni maturate dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2022 per gli esercenti attività di impresa, arte o professione, che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi nei confronti di consumatori finali e che adottano strumenti di pagamento elettronico.
  Gli Interroganti rilevano, quindi, come, contrariamente alle misure introdotte dal precedente Governo volte a disincentivare l'uso del contante anche al fine di contrastare diverse forme di criminalità ed evasione, l'attuale Governo si starebbe muovendo in una direzione opposta con ciò non solo frenando la spinta alla modernizzazione del Paese ma andando in contrasto con l'esigenza di continuare a ridurre l'evasione fiscale.
  Tanto premesso, chiedono di sapere «se si intenda ripristinare la disposizione che prevede la compensazione totale delle commissioni sui pagamenti elettronici per sostenere i piccoli esercenti, a tal fine anche istituendo un tavolo di confronto con le parti per definire regole generali volte ad assicurare una riduzione delle commissioni a carico degli esercenti, tenuto conto della necessità di salvaguardare trasparenza e chiarezza dei costi nonché di promuovere l'efficienza economica nel rispetto delle regole di concorrenza».
  Al riguardo, sentiti i competenti Uffici dell'Amministrazione finanziaria, si rappresenta quanto segue.
  La misura del credito d'imposta del 30 per cento delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate con mezzi di pagamenti elettronici è stata introdotta dall'articolo 22 del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157 in favore degli esercenti di piccole dimensioni al fine di compensare gli oneri connessi all'obbligo di accettazioni di pagamenti elettronici di cui all'articolo 15, comma 4, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221.
  Inoltre, il comma 1-ter del citato articolo 22 prevedeva, per le commissioni maturate nel periodo dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2022, che il credito d'imposta fosse incrementato al 100 per cento delle commissioni, nel caso in cui gli esercenti adottassero strumenti di pagamento elettronico di carattere evoluto (cosiddetto «smart POS»). Tale ulteriore agevolazione era stata prevista come misura a sostegno dell'innovazione digitale nel settore dei pagamenti e, per l'effetto, non come una misura avente carattere strutturale, ma una tantum.
  Tanto premesso, con riferimento alla richiesta degli Onorevoli interroganti circa il ripristino della misura in argomento, si rappresenta che un eventuale intervento normativo nella direzione, auspicata, dovrà necessariamente essere predisposta compatibilmente con i vincoli imposti dal rispetto dei saldi di finanza pubblica e dal rispetto delle previsioni unionali in tema di aiuti di Stato.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aumento dei prezzi

norme giuridiche sulla concorrenza

prestazione di servizi