ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00947

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 97 del 04/05/2023
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Data firma: 04/05/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 04/05/2023
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00947
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Giovedì 4 maggio 2023, seduta n. 97

   FRATOIANNI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   nei giorni scorsi Sea Watch ha denunciato che l'Mrcc di Roma avrebbe imposto al mercantile Grimstad di riportare in Libia 30 naufraghi che aveva salvato da una imbarcazione in difficoltà che tentava di attraversare il Mediterraneo;

   a parere dell'interrogante, il trasbordo avvenuto in alto mare, a 30 miglia dalla costa libica più vicina si può configurare come un respingimento illegale, in violazione del diritto internazionale che impone di condurre i naufraghi in un porto sicuro;

   l'imbarcazione in difficoltà era probabilmente partita da Derna, una città della Libia nord-orientale ed era stata avvistata dall'aereo Seabird, che ha seguito la segnalazione di Alarm Phone;

   le autorità libiche avevano negato il soccorso, sostenendo di non essere l'autorità responsabile delle operazioni di recupero in mare;

   la Ong Sea Watch ha diffuso sui suoi canali social video e audio in cui si sente distintamente il comandante del mercantile riferire dell'ordine ricevuto da Roma;

   Sea Watch, a operazioni ancora in corso, ha ammonito il comandante del mercantile, facendo presente che in base alla convenzione Sar e del trasporto marittimo internazionale (IMO) il trattamento delle persone salvate in mare impone lo sbarco in un porto sicuro, cosa che la Libia non è, perché i migranti finiscono nuovamente detenuti e sottoposti a trattamenti degradanti che ne violano i diritti;

   il Centro nazionale di coordinamento del soccorso (Mrcc), in sostanza, avrebbe delegato un respingimento in Libia inducendo il comandante della Grimstad ad adottare il medesimo comportamento per cui il comandante della Asso28 è stato condannato a un anno di carcere dall'Italia nel 2021, sentenza confermata anche in appello;

   per casi simili, già in passato l'Italia è stata duramente sanzionata dalla Corte europea dei diritti umani;

   il rapporto Onu sulla Libia diffuso poco più di un mese fa documenta «la pratica diffusa di detenzioni arbitrarie, omicidi, torture, stupri, riduzione in schiavitù e sparizioni forzate all'interno del Paese» e sottolinea che «la tratta, la riduzione in schiavitù, il lavoro forzato, la detenzione, l'estorsione e il contrabbando hanno generato entrate economiche significative per individui, gruppi e istituzioni statali»;

   i centri di detenzione presenti in Libia, in cui abusi, violazioni e torture avvengono «in modo sistematico», sono «sotto il controllo effettivo o nominale di diverse entità statali o parastatali come il Directorate for combating illegal migration (Dcim) e la Guardia costiera libica»;

   fra le raccomandazioni rivolte dall'Onu alla comunità internazionale c'è quella di «cessare ogni sostegno diretto e indiretto agli attori libici coinvolti in crimini contro l'umanità e gravi violazioni dei diritti umani contro le persone migranti, come il Directorate for combating illegal migration (DCIM), il Stability support apparatus (SSA) e la Guardia costiera libica» –:

   quali iniziative di competenza intenda assumere affinché venga fatta piena chiarezza rispetto a quanto denunciato dalla Ong Sea Watch e se risponda al vero che l'Mrcc di Roma avrebbe ordinato al comandante del mercantile Grimstad di riportare in Libia 30 naufraghi che aveva salvato da una imbarcazione in difficoltà che tentava di attraversare il Mediterraneo, circostanza che potrebbe configurare una violazione del principio di non respingimento previsto dal diritto internazionale e, in tal caso, quali iniziative, per quanto di competenza, intenderà assumere per individuare i responsabili dell'adozione di comportamenti contrari alle leggi e alle convenzioni internazionali.
(4-00947)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritti umani

nave

diritto alla giustizia