ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00946

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 97 del 04/05/2023
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Data firma: 03/05/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • AFFARI EUROPEI, IL SUD, LE POLITICHE DI COESIONE E IL PNRR
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 03/05/2023
Stato iter:
21/07/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/07/2023
SILLI GIORGIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 21/07/2023

CONCLUSO IL 21/07/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00946
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Giovedì 4 maggio 2023, seduta n. 97

   FRATOIANNI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR. — Per sapere – premesso che:

   il 25 aprile 2023, a tre settimane dalle elezioni presidenziali e parlamentari che potrebbero rappresentare uno snodo cruciale nella storia della Turchia, una maxi retata della polizia turca ha portato all'arresto di buona parte dell'opposizione di sinistra nel Sud e nell'Est a maggioranza curda del Paese;

   gli arresti effettuati sarebbero 126 e fanno parte di una lunghissima lista di mandati di detenzione, almeno 216, in 21 province da Diyarbakir, la più colpita, a Van, da Smirne a Urfa;

   sono state effettuate perquisizioni e confische di computer e documenti in 186 tra uffici e abitazioni private e come riporta Human Rights Watch Europe, il fascicolo dell'inchiesta per terrorismo, coordinata dalla procura di Diyarbakir, non è accessibile;

   Emma Sinclair-Webb, direttrice di Human Rights Watch per l'Europa e l'Asia centrale ha definito tale operazione come un «chiaro abuso di potere e una tattica intimidatoria prima del voto»;

   tra gli arrestati figurano 25 avvocati, una decina di artisti, almeno dieci giornalisti di diverse testate, politici e amministratori locali legati al Partito della Sinistra verde e all'Hdp, quel Partito democratico dei Popoli, il cui leader Demirtas è ingiustamente in carcere dal 2016, che vede uniti da anni i movimenti di sinistra e gli ecologisti turchi e curdi;

   secondo l'Hdp non sono stati arrestati solo rappresentanti del partito, ma anche «gli avvocati che proteggeranno le urne elettorali e i giornalisti che informeranno il pubblico»;

   l'interrogante auspica che le prossime elezioni in Turchia possano segnare una svolta democratica per il Paese dopo anni di repressione, operazioni di polizia e arresti arbitrari operati dal regime di Erdogan;

   quello che da anni accade in Turchia contro l'opposizione democratica e parlamentare è inaccettabile e l'Italia non può rimanere inerte e silente di fronte al continuo disprezzo ed oltraggio dei valori democratici, dei diritti umani e del Parlamento di quel Paese;

   il Governo italiano ha il dovere di rendersi protagonista nell'impegno per il rispetto dei diritti umani –:

   quali iniziative di competenza intenda assumere, sia in modo unilaterale che presso le sedi degli organismi europei e internazionali, per esigere dalla Turchia il rispetto dei diritti umani e della democrazia nonché l'immediata cessazione di ogni attività repressiva nei confronti delle forze di opposizione.
(4-00946)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 21 luglio 2023
nell'allegato B della seduta n. 144
4-00946
presentata da
FRATOIANNI Nicola

  Risposta. — Il Governo italiano, attraverso l'ambasciata d'Italia ad Ankara, ha seguito con attenzione le vicende connesse allo svolgimento delle elezioni presidenziali e legislative in Turchia.
  In linea con la posizione dell'Unione europea, il Governo italiano ha costantemente segnalato, in ogni occasione di incontro con le autorità turche, la necessità che la Turchia, Paese candidato all'adesione all'Unione europea e stato membro del Consiglio d'Europa, assicuri in ogni occasione i più alti
standard dei diritti umani e dello stato di diritto, in linea con gli obblighi internazionali assunti. Analoghe aspettative vengono anche espresse alla controparte turca nel più ampio contesto multilaterale delle Nazioni unite, a partire dagli interventi che l'Unione europea pronuncia a nome dei 27 Stati membri nei dibattiti con l'Alto commissario per i diritti umani, in seno al Consiglio diritti umani ONU a Ginevra (da ultimo, il 19 giugno scorso, durante la 53a sessione). L'Italia ha partecipato attivamente al coordinamento in ambito europeo sulle questioni afferenti i diritti umani e lo stato di diritto in Turchia.
  La nostra ambasciata, nel quadro dell'attività di monitoraggio e analisi della situazione politica e dei diritti umani nel Paese, mantiene da anni contatti con il partito HDP.
  Al pari di numerose altre rappresentanze di Paesi UE e G7, l'ambasciata ha garantito la propria presenza al congresso dell'HDP nel luglio 2022, oltre ad aver in passato monitorato alcune sedute dei processi a carico dell'organizzazione.
  L'Italia ha assicurato pieno sostegno al mandato delle missioni di osservazione elettorale, ivi compresa quella per le elezioni presidenziali e parlamentari.
  In particolare, l'Italia ha partecipato alla missione organizzata dall'ufficio dell'Osce per le istituzioni democratiche e i diritti umani (Odihr), finanziando le spese necessarie per la partecipazione di due osservatori elettorali di lungo periodo e sei di breve periodo, per un totale di 48.250 euro, più un ulteriore finanziamento di 34.250 euro per il turno di ballottaggio.
  Secondo quanto emerso in occasione del
briefing congiunto dell'ufficio Osce per le istituzioni democratiche e i diritti umani e delle assemblee parlamentari presso Osce e Consiglio d'Europa, e come evidenziato dai rapporti preliminari che l'Osce/Odihr ha pubblicato in esito ai due scrutini del 14 e del 28 maggio 2023, le operazioni elettorali si sono svolte in maniera regolare, efficiente e rispettosa della normativa vigente, a fronte di un elevatissima affluenza (87 per cento al primo turno ed 84 per cento al secondo). Nei due turni, si sono verificati sporadici momenti di tensione, con notizie di alterchi e pressioni in alcuni seggi tra rappresentanti di opposti partiti e minacce di riconteggi, che però non hanno costituito problematiche macroscopiche. I parlamentari italiani e gli altri membri delle delegazioni di monitoraggio elettorale, con cui l'ambasciata si è mantenuta in costante contatto, non hanno segnalato criticità particolari.
  L'Odihr non ha peraltro mancato di rilevare alcune criticità sistemiche, quale ad esempio il limitato accesso ai mezzi di informazione da parte dei partiti di opposizione, la sovraesposizione mediatica dei partiti politici di maggioranza e la tendenziale confusione fra candidato e figura politica in carica, anche se in misura minore rispetto a quanto emerso nel 2018.
  Nelle interlocuzioni con il nuovo Governo turco, il Governo italiano intende quindi continuare a sottolineare, in linea con i consolidati principi che animano il rapporto bilaterale, l'aspettativa che la Turchia garantisca per il futuro elevati
standard in materia di stato di diritto e di salvaguardia dei diritti delle opposizioni.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Giorgio Silli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritti umani

democrazia

diritto alla giustizia