ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00870

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 91 del 20/04/2023
Firmatari
Primo firmatario: ORRICO ANNA LAURA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/04/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 20/04/2023
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00870
presentato da
ORRICO Anna Laura
testo di
Giovedì 20 aprile 2023, seduta n. 91

   ORRICO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   nel 1975 e 1976 furono adottati due decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 1° settembre 1975 e quello del 15 luglio 1976, con cui si introdussero dei tetti alle negoziazioni tra discografici/AIE ed emittenti pubbliche e private;

   a seguito di una segnalazione della Commissione europea, il Comitato consultivo permanente per il diritto d'autore, insieme al Dipartimento per l'editoria, supportò, nel 2015, la revisione dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri che recava la modifica della disciplina sulla determinazione e sulle modalità di ripartizione dei compensi per diritti connessi in campo musicale, destinati ai produttori dei fonogrammi e agli artisti interpreti ed esecutori, sia in relazione agli utilizzatori privati che quelli pubblici;

   l'aggiornamento normativo si rese necessario per scongiurare l'avvio di una procedura di infrazione da parte della Commissione europea, alla luce di una richiesta di informazioni, EU Pilot n. 5167/MARK, del 17 settembre 2013, con cui si evidenziava la contrarietà della normativa italiana alla disciplina comunitaria;

   dopo un lungo e condiviso iter interno alle amministrazioni, sentite le categorie interessate, il nuovo decreto ha aggiornato soltanto il provvedimento decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° settembre 1975 relativo alle emettenti superando il parametro del 2 per cento, oggetto della contestazione da parte delle istituzioni europee ed introducendo, nell'ambito delle attività di negoziazione tra operatori del settore e utilizzatori, princìpi generali che rimandano all'equità e alla ragionevolezza e a generici criteri quali il valore economico dell'effettivo utilizzo dei diritti negoziati e della natura delle opere protette;

   di contro, l'identico decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 1976, riguardante il concessionario pubblico, continua a restare in vigore, usufruendo di un'eccezione rispetto a suddetta procedura di infrazione: lasciando cioè in essere un tetto dell'1.5 per cento dei ricavi per la negoziazione dei diritti connessi. Ovvero, un parametro in contrasto con il diritto dell'Unione europea che penalizza imprese e artisti e agevola solo l'utilizzatore pubblico;

   il Governo pretende che il Gruppo Meta rispetti a pieno i diritti degli autori e musicisti italiani, mentre dall'altro, la Radiotelevisione Italiana S.p.A. (RAI) continua a godere di un eccessivo privilegio nei confronti di artisti, interpreti, esecutori e case discografiche –:

   se il Governo, alla luce delle novità introdotte dal decreto legislativo n. 208 del 2021 e dal decreto legislativo n. 177 del 2021, intenda adeguare i tetti per lo sfruttamento delle opere fonografiche anche per il concessionario pubblico e non creare discriminazioni tra operatori del settore e, soprattutto, agire in tutela di artisti, interpreti ed esecutori.
(4-00870)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

Capo di governo

istituzione dell'Unione europea

procedura CE d'infrazione