ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00858

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 90 del 19/04/2023
Trasformazioni
Trasformato il 26/02/2024 in 3/01016
Firmatari
Primo firmatario: CARAMIELLO ALESSANDRO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/04/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MORFINO DANIELA MOVIMENTO 5 STELLE 18/04/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA CULTURA
  • SPORT E GIOVANI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 19/04/2023
Stato iter:
26/02/2024
Fasi iter:

TRASFORMA IL 26/02/2024

TRASFORMATO IL 26/02/2024

CONCLUSO IL 26/02/2024

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00858
presentato da
CARAMIELLO Alessandro
testo di
Mercoledì 19 aprile 2023, seduta n. 90

   CARAMIELLO e MORFINO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della cultura, al Ministro per lo sport e i giovani. — Per sapere – premesso che:

   la problematica del razzismo negli stadi è un fenomeno molto serio che affligge il mondo del calcio e dello sport in generale: nonostante le politiche e le campagne istituzionali, i comportamenti discriminatori continuano ad essere un problema diffuso;

   il razzismo negli stadi può manifestarsi in diverse forme, come gli insulti razzisti, le espressioni di odio, le aggressioni fisiche e le discriminazioni in base alla razza o all'etnia, il che rappresenta una grave violazione dei diritti umani. Dunque, è necessario che gli stadi siano luoghi di inclusione, dove la diversità sia rispettata e celebrata, e non oggetto di discriminazione e odio. Pertanto, è importante che i tifosi, gli atleti, le autorità sportive e le istituzioni lavorino insieme per creare un ambiente di gioco sicuro e accogliente per tutti, indipendentemente dalla loro razza o etnia;

   in particolare, è importante educare i giovani e le nuove generazioni al rispetto della diversità e dell'uguaglianza, in modo da prevenire comportamenti discriminatori e razzisti fin dall'infanzia. Le scuole e gli istituti educativi possono svolgere un ruolo fondamentale nella promozione di valori come la tolleranza, l'inclusione e il rispetto delle differenze;

   per combattere il razzismo negli stadi, dunque, sono stati adottati diversi provvedimenti, come l'introduzione di sanzioni disciplinari più severe, la promozione di campagne di sensibilizzazione e l'adozione di politiche di tolleranza zero. Tuttavia, questi sforzi non sono ancora sufficienti per eliminare completamente il problema;

   anche in Italia, purtroppo, questo fenomeno è diffuso e coinvolge non solo i calciatori e i tifosi provenienti da Stati stranieri ma anche i cittadini che provengono dal Mezzogiorno d'Italia, spesso etichettati – in senso dispregiativo – col termine «terroni»;

   da ultimo, in occasione della gara di Champions League Milan-Napoli, disputatasi in data 12 aprile 2023 e trasmessa in mondovisione, alcuni tifosi milanisti hanno esposto uno striscione recante «via Raffaele Stasi 40/46 – Na», un messaggio all'apparenza criptico e insignificante. Tuttavia, il riferimento è ad un civico dov'è ubicato un negozio di una società italiana operante nella grande distribuzione organizzata di saponi: chiaro il messaggio razzista, un esplicito riferimento ad un vecchio coro ingiurioso contro i napoletani, definiti «colerosi e terremotati che col sapone non si sono mai lavati»;

   la gravità del gesto è amplificata dal fatto che si tratta di una gara valevole per una competizione internazionale, il che getta ombre su un episodio che va affrontato dalle istituzioni italiane, al netto dell'appartenenza politica. I regolamenti della Uefa e della Figc prevedono il pugno duro contro gli striscioni, le scritte, i simboli e i cori di discriminazione per motivi di razza, colore, religione, lingua, sesso, nazionalità, origine territoriale o etnica. Eppure, a livello italiano, si è intervenuti raramente per punire episodi di discriminazione legati alla provenienza regionale o macroregionale e, quasi sempre (giustamente) per motivi attinenti al colore della pelle;

   ciò premesso, è fondamentale che le autorità sportive, le forze dell'ordine e tutti gli attori preposti all'ordine pubblico, anche sulla scorta dell'ultimo episodio avvenuto in occasione della partita Milan-Napoli, siano pronte ad agire con determinazione e immediatezza anche in caso di comportamenti razzisti che non devono essere fatti passare come «sfottò» negli stadi, onde evitare di alimentare stereotipi e atteggiamenti denigratori tra italiani. Sotto questo profilo, la mancanza di intervento può essere interpretata come un'approvazione tacita del comportamento, e questo può incoraggiare ulteriori atti di discriminazione –:

   come si intenda intervenire per contrastare, all'interno degli stadi, i fenomeni di discriminazione aventi ad oggetto tifosi e atleti nati nel Mezzogiorno o in altre parti d'Italia.
(4-00858)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

attrezzatura sportiva

razzismo

aggressione fisica