ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00817

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 85 del 12/04/2023
Firmatari
Primo firmatario: CATTOI VANESSA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 12/04/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAVANDOLI LAURA LEGA - SALVINI PREMIER 12/04/2023
BOF GIANANGELO LEGA - SALVINI PREMIER 12/04/2023
BRUZZONE FRANCESCO LEGA - SALVINI PREMIER 12/04/2023
ZINZI GIANPIERO LEGA - SALVINI PREMIER 12/04/2023
PIZZIMENTI GRAZIANO LEGA - SALVINI PREMIER 13/04/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA delegato in data 12/04/2023
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 13/04/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00817
presentato da
CATTOI Vanessa
testo presentato
Mercoledì 12 aprile 2023
modificato
Giovedì 13 aprile 2023, seduta n. 86

   CATTOI, CAVANDOLI, BOF, BRUZZONE, ZINZI, PIZZIMENTI. — Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. — Per sapere – premesso che:

   tra il 5 e il 6 aprile 2023 un runner trentino di 26 anni è stato aggredito mortalmente da un orso nei boschi di Caldes, in provincia di Trento e solo un mese prima, il 5 marzo, un uomo di 38 anni aveva subito un'aggressione da parte di un orso mentre passeggiava con il proprio cane in val di Rabbi, a pochi chilometri da Caldes, rimanendo ferito alla testa e al braccio;

   nei nostri territori, in particolare sulle montagne del territorio alpino e prealpino, stiamo assistendo da anni ad un proliferare incontrollato da parte dei grandi carnivori, quali lupi e orsi, introdotti da misure di ripopolamento faunistico ma che, senza l'opportuna attività di monitoraggio e controllo, stanno creando condizioni di pericolo per la cittadinanza e per gli allevamenti;

   lo stesso progetto Life Ursus aveva previsto la reintroduzione di una cinquantina di orsi, sulla base di un ampio areale di distribuzione che doveva andare oltre i confini del Trentino, ma che ha portato alla situazione attuale di oltre 100 esemplari concentrati in un'area zona piuttosto ridotta generando una forte densità di individui stanziali in un'area fortemente antropizzata;

   tale situazione rende di fatto sempre più difficile il rapporto con il nostro territorio da parte di cittadini e turisti, che si sentono sempre più minacciati, incidendo in maniera significativa anche sul fenomeno dello spopolamento delle zone di montagna e sull'abbandono dei pascoli d'alpeggio, traducendosi quindi in riduzione della cura del territorio;

   da tempo le regioni attendono un piano di gestione dei grandi carnivori da parte del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, con il supporto dell'Ispra, adeguato a una realtà che veda in significativa espansione il numero di lupi e di orsi, tale da creare situazioni oggettive di pericolo, anche in prossimità dei centri abitati e delle aree turistiche;

   purtroppo l'Ispra continua a mantenere una posizione, ad avviso degli interroganti, rigida e ideologica, non dando seguito alle richieste delle regioni interessate ad attivare azioni condivise di prevenzione, gestione e prelievo dei grandi carnivori, al fine di contrastare le condizioni che fanno venire meno la sicurezza della popolazione e costituiscono un danno costante per le attività economiche;

   si ritengono infatti necessarie azioni mirate a livello regionale, quali un periodico censimento degli individui, la definizione, sulla base di indagini scientifiche e in linea con la normativa comunitaria, dei livelli minimi di presenza dei grandi carnivori necessari alla salvaguardia delle specie, e la redazione di piani d'intervento per il contenimento del numero di esemplari presenti nei rispettivi territori;

   in particolare, la provincia autonoma di Trento è da tempo che chiede di poter intervenire con urgenza nei confronti dei grandi carnivori problematici, evidenziando la necessità di realizzare al più presto un piano di contenimento degli orsi specifico per la loro realtà, visto il numero di individui diventato ormai eccessivo rispetto alla morfologia del territorio, e quindi la creazione di condizioni di estremo pericolo, come dimostrato purtroppo dai recenti fatti di cronaca –:

   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno adottare urgenti iniziative di competenza al fine di dare una risposta concreta alle necessità dei territori alpini e prealpini, attraverso un intervento normativo che consenta di conferire alle regioni e province autonome la facoltà di intervenire con misure di contrasto mirato nei confronti di situazioni e di animali che possano risultare pericolosi alla salute umana, affinché cittadini e turisti possano continuare a fruire in totale sicurezza e tranquillità delle bellezze uniche dei nostri territori.
(4-00817)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica comunitaria dell'ambiente

protezione dell'ambiente

regione montana