ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00380

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 47 del 01/02/2023
Firmatari
Primo firmatario: VOLPI ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 31/01/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MICHELOTTI FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 31/01/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'INTERNO 31/01/2023
MINISTERO DELL'INTERNO 01/02/2023
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 08/02/2023
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00380
presentato da
VOLPI Andrea
testo di
Mercoledì 1 febbraio 2023, seduta n. 47

   VOLPI e MICHELOTTI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   sempre più spesso gli enti locali sono costretti a ricorrere ad esternalizzare parte dei servizi relativi alla gestione delle entrate tributarie, in particolar modo, i piccoli comuni si avvalgono spesso di società esterne per i servizi di accertamento e riscossione, nella forma della concessione o della prestazione di servizi di supporto alle attività propedeutiche;

   le attività di liquidazione, accertamento e riscossione dei tributi e di altre entrate di province e comuni, possono essere gestite solo da soggetti abilitati, in possesso dei requisiti previsti per l'iscrizione all'albo appositamente istituito e gestito dal Ministero dell'economia e delle finanze ai sensi dell'articolo 53, comma 1, decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446;

   a quanto risulta agli interroganti, nel corso degli ultimi anni sono state diverse le denunce delle cosiddette «cartelle pazze» inviate da queste società ai contribuenti e successivamente oggetto di annullamento o rettifica, riportanti debiti tributari inesistenti o eccedenti l'importo dovuto, anche in misura considerevole;

   il caso più recente, risalente al giugno 2022, riguarda il comune di Pachino, in provincia di Siracusa, dove a seguito di una denuncia per una cartella esattoriale di 11mila euro intestata a un bambino di 3 anni, la Guardia di finanza ha scoperto oltre 25mila «cartelle pazze», inviate dalla ditta incaricata dal comune, per un danno erariale di più di 6,5 milioni di euro;

   un altro episodio avvenuto nel comune di Sezze in provincia di Latina, ha evidenziato come la società incaricata dal Comune della riscossione dei tributi, che stando a quando dichiarato dalla stessa società avrebbe avuto diritto a un aggio pari al 22 per cento degli incassi derivanti dall'attività accertamento, avrebbe recapitato ai cittadini setini avvisi di accertamento con importi errati e maggiorati;

   stando a quanto si apprende dai mezzi di informazione, analoghe situazioni si sarebbero riscontrate anche nei comuni di Barcellona Pozzo di Gotto, Piana degli Albanesi, Lucca, Marina di Gioiosa Ionica, Bagni di Lucca, Raffadali, Siderno, Siena, Borgetto, Massa Lubrense, Labico, Casal di Principe e Bacoli. In tutti questi episodi la società incaricata dei servizi di accertamento e riscossione avrebbe richiesto un aggio molto più alto del previsto sulla base delle eccessive somme richieste ai cittadini;

   tali condotte, che recano forti disagi ai cittadini colpiti ledendo l'immagine della pubblica amministrazione, determinano rischi di instabilità dei bilanci comunali per l'iscrizione di residui attivi che si rivelano poi inconsistenti e incidono di fatto in maniera pesante sui conti pubblici con conseguente rischio di default per le amministrazioni comunali, spesso coinvolte in importanti e lunghissimi contenziosi;

   il controllo del mantenimento dei requisiti per il permanere nell'albo dei gestori dell'accertamento e della riscossione dei tributi locali deve essere sempre più rigido e frequente dato che tali società, da parte dei cittadini e delle imprese, vengono vissute come un «organo indiretto» della pubblica amministrazione che agiscono come incaricate di un pubblico servizio e non sono, nei loro confronti, assimilabili a semplici prestatori di un servizio per gli enti locali –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti sopra esposti e quali siano le loro considerazioni in merito;

   se non ritengano opportuno, per quanto di competenza, intraprendere un percorso di riforma per quanto concerne la disciplina dell'albo dei soggetti abilitati attraverso una revisione dei requisiti per l'accesso e la permanenza, nonché stabilire un sistema di controlli più rigido delle condotte tenute da tali soggetti nello svolgimento dei servizi affidati, anche attraverso il coinvolgimento delle istituzioni comunali, per evitare che si ripetano situazioni come quelle sopra indicate.
(4-00380)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prestazione di servizi

comune

debito