ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00370

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 46 del 31/01/2023
Firmatari
Primo firmatario: PICCOLOTTI ELISABETTA
Gruppo: ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Data firma: 31/01/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 31/01/2023
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00370
presentato da
PICCOLOTTI Elisabetta
testo di
Martedì 31 gennaio 2023, seduta n. 46

   PICCOLOTTI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   il decreto-legge n. 115 del 2022 ha equiparato i dottorandi e gli assegnisti di ricerca ai titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa ai fini della presentazione delle istanze per l'ottenimento della cosiddetta indennità una tantum da 200 euro istituita dall'articolo 32 del decreto-legge n. 50 del 2022;

   i requisiti previsti per l'ottenimento dell'indennità sono: titolarità di una borsa di dottorato ovvero di assegno di ricerca al 18 maggio 2022, iscrizione alla Gestione separata e reddito complessivo derivante da rapporti di lavoro non superiore a 35.000 euro per l'anno 2021;

   il Consiglio nazionale degli studenti universitari, nella mozione del 12 gennaio 2023, denuncia che dal novembre 2022 sono giunte al Consiglio innumerevoli segnalazioni di dottorandi e assegnisti di ricerca che, seppur in possesso dei suddetti requisiti, lamentavano che le istanze per l'indennità, regolarmente presentate attraverso i portali telematici dell'INPS risultavano respinte per l'assenza di uno o più degli stessi requisiti;

   nonostante l'INPS disponga della documentazione attestante la situazione reddituale dei dottorandi, autocertificata in fase di compilazione dell'istanza stessa e della loro iscrizione alla gestione separata, la procedura di verifica sul possesso dei requisiti, avvenuta mediante controlli automatici, come esplicitato dalla stessa INPS con il messaggio n. 4314 del 30 novembre 2022, in molti casi ha dato esito negativo nonostante gli istanti possedessero tutti i requisiti previsti;

   attraverso l'allegato 1 al suddetto messaggio, l'INPS ha richiesto al dottorando e assegnista di produrre documentazione già in possesso dell'INPS, in aperta violazione, secondo l'interrogante, dell'articolo 32, decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 2000, il quale dispone che le pubbliche amministrazioni e i gestori di pubblici servizi sono tenuti ad acquisire d'ufficio le informazioni oggetto delle dichiarazioni sostitutive, nonché tutti i dati e i documenti già in possesso delle pubbliche amministrazioni;

   l'articolo 19 del decreto-legge n. 144 del 2022, ha previsto l'erogazione da parte dell'INPS, a domanda, di una ulteriore indennità una tantum pari a 150 euro ai titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e ai dottorandi e assegnisti di ricerca con contratti attivi alla data di entrata in vigore del decreto-legge n. 50 del 2022 e iscritti alla gestione separata. L'indennità è corrisposta esclusivamente ai soggetti che hanno reddito derivante dai suddetti rapporti non superiore a 20.000 euro per l'anno 2021;

   la circolare 16 novembre 2022, n. 127 dell'INPS afferma che «una ulteriore indennità una tantum di 150 euro, a domanda» è riconosciuta «ai dottorandi e assegnisti di ricerca»;

   a parere dell'interrogante vi è il rischio che per tale ulteriore indennità una tantum l'INPS provveda nuovamente, attraverso strumenti centralizzati automatizzati, al rifiuto ingiustificato e illegittimo delle domande pervenute da dottorandi e assegnisti di ricerca;

   per assegnisti e dottorandi è importante percepire tali indennità anche per fronteggiare il forte peso dell'inflazione e la perdita di valore reale subita dalle borse di dottorato negli ultimi tempi, come peraltro denunciato dal CNSU che, in una mozione chiedeva al Ministro un incremento delle borse per il 2023 proprio per contrastare la tendenza inflazionistica in corso che ha fatto decrescere il potere d'acquisto della borsa di oltre cento euro –:

   se non intendano adottare iniziative, per quanto di competenza, affinché l'INPS provveda al riesame d'ufficio di tutte le domande di accesso all'indennità una tantum finora presentate dai dottorandi di ricerca e dagli assegnisti di ricerca al fine di ovviare all'ingiustificato e illegittimo respingimento delle stesse avutosi fra novembre e dicembre 2022 e contestualmente modifichi i suoi strumenti algoritmici alla luce dei requisiti specifici richiesti ai dottorandi e assegnisti di ricerca per l'ottenimento dell'indennità richiamata in premessa, in ottemperanza alle disposizioni normative e alla luce degli indebiti respingimenti posti in essere dallo stesso istituto previdenziale.
(4-00370)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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