ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00163

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 24 del 13/12/2022
Firmatari
Primo firmatario: PICCOLOTTI ELISABETTA
Gruppo: ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Data firma: 12/12/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 12/12/2022
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00163
presentato da
PICCOLOTTI Elisabetta
testo di
Martedì 13 dicembre 2022, seduta n. 24

   PICCOLOTTI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   nel novembre del 2021, la presidente della regione Umbria e l'assessore alla salute e politiche sociali annunciarono la volontà di intervenire sul problema delle liste d'attesa attraverso un «piano di smaltimento delle prestazioni» che prevedeva l'utilizzo di significative risorse economiche, il coinvolgimento delle aziende ospedaliere, la sinergia tra le Asl, lo svolgimento delle prestazioni anche nelle giornate di sabato e domenica e la possibilità di ricorrere a visite ambulatoriali svolte anche nelle strutture private accreditate;

   ad un anno di distanza l'assessore regionale alla salute e politiche sociali è tornato ad annunciare «una serie di progetti sperimentali», tra i quali spicca il cosiddetto Smart Cup;

   a parere dell'interrogante il predetto progetto Smart Cup, che sostituirebbe l'attuale Centro unico di prenotazione (Cup), appare destinato più che altro a creare ulteriori disagi ai cittadini, non essendo altro che uno strumento utile a recuperare risorse economiche risparmiando sui costi del personale del Cup;

   lo «smart Cup» prevede che il paziente, a seguito della prescrizione di visite o esami diagnostici da parte del suo medico, riceverà un sms che comunica luogo e data dell'appuntamento e quindi il cittadino non deve – o sarebbe meglio affermare non può – più chiamare il Nus o recarsi al Cup o utilizzare il Cup online per la prenotazione, con una conseguente riduzione degli accessi al centro unico di prenotazione e delle risorse dedicate al Cup fisico;

   infatti, dopo la prescrizione da parte del medico, il personale dello Smart Cup procede a prenotare con la prima disponibilità non permettendo più agli utenti di concordare con un operatore il luogo e la data della prestazione più confacente alle proprie esigenze personali e lavorative;

   qualora il cittadino non riuscisse a rispettare l'appuntamento ricevuto secondo le nuove modalità sarebbe costretto a chiedere in farmacia lo spostamento;

   a parere dell'interrogante si è preferito intervenire sulla riduzione dei tempi, peraltro già brevi, che trascorrono tra la prescrizione del medico di famiglia e il momento in cui l'utente effettua la prenotazione anziché agire sui tempi d'attesa che esistono tra la prenotazione e la prestazione, che sono quelli che generano le lunghe liste d'attesa;

   soltanto un reale potenziamento della sanità pubblica e l'assunzione di nuovo personale medico e sanitario può ridurre davvero le liste d'attesa ed evitare al cittadino di doversi rivolgere necessariamente alle strutture private per effettuare esami e visite mediche in tempi ragionevoli o peggio ancora rinunciare del tutto alle cure perché non sostenibili economicamente;

   il suddetto nuovo sistema di assegnazione degli appuntamenti per le visite specialistiche ed esami diagnostici e le lunghe liste d'attesa nella sanità pubblica umbra a parere dell'interrogante rischiano di ledere il diritto alla salute e possono disincentivare la prevenzione, peraltro già seriamente compromessa dalla ripetuta mancata assunzione di personale medico in sostituzione di colleghi andati in pensione, poiché viene reso impossibile al cittadino sia coniugare gli impegni di lavoro e familiari con l'accesso alle cure sia ottenere prestazioni mediche in tempi brevi –:

   quali siano gli orientamenti del Ministro interrogato rispetto ai fatti esposti in premessa e quali iniziative di competenza intenda assumere, considerato che il progetto «smart Cup» della regione Umbria rischia di ledere il diritto alla salute creando un ulteriore ostacolo all'accesso alle cure, rendendo pressoché impraticabile al cittadino una scelta concordata sulle date e i luoghi delle prestazioni specialistiche e diagnostiche.
(4-00163)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

risorsa economica

diritto alla salute

prenotazione