Legislatura: 19Seduta di annuncio: 16 del 30/11/2022
Primo firmatario: RUBANO FRANCESCO MARIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Data firma: 30/11/2022
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA CULTURA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA CULTURA delegato in data 30/11/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 09/05/2023 SGARBI VITTORIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (CULTURA)
RISPOSTA PUBBLICATA IL 09/05/2023
CONCLUSO IL 09/05/2023
RUBANO. — Al Ministro della cultura. — Per sapere – premesso che:
il decreto del Ministero per i beni culturali e ambientali del 21 settembre 1984 ha stabilito che sono vincolati sotto il profilo paesaggistico i territori costieri e lacustri compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, oltre alla battigia stessa, le montagne per la parte eccedente 1.800 metri sul livello del mare i boschi e le foreste, i fiumi, i torrenti e i corsi d'acqua classificabili pubblici e le relative ripe per una fascia di 150 metri ciascuna, i parchi e le riserve, i ghiacciai ed i circhi glaciali;
il comune di Dugenta è situato a 55 metri sul livello del mare, non fa parte della comunità montana del Taburno e sul suo territorio non sono presenti beni e luoghi da vincolare ai sensi del suddetto decreto ministeriale 21 settembre 1984;
tuttavia, come si rileva dal Piano paesistico della regione Campania (http://www.sito.regione.campania.it/) con decreto ministeriale 28 marzo 1985 una parte rilevante del territorio comunale di Dugenta viene dichiarato di notevole interesse pubblico, sottoponendo lo stesso a tutte le disposizioni restrittive del codice dei beni culturali (decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42);
i cittadini di Dugenta, per costruire, per ristrutturare, comunque per intervenire sulle loro abitazioni devono ottenere l'autorizzazione da parte della Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Caserta;
la presenza del vincolo paesistico ambientale non permette a Dugenta di attrarre sul proprio territorio ogni sorta di imprese che, di conseguenza, preferiscono insediarsi nei comuni limitrofi a Dugenta (esempio Limatola, Amorosi, Puglianello) che hanno tempi burocratici – autorizzativi ridotti;
è ampiamente condivisa nell'opinione pubblica locale la necessità di chiedere la rimozione di tale vincolo paesaggistico in quanto non sussistono i presupposti per il regime vincolistico –:
se non ritenga opportuno adottare le iniziative di competenza al fine di riconsiderare il regime vincolistico paesaggistico ambientale apposto sul comune di Dugenta, in considerazione del fatto che esso crea inaccettabili limitazioni alla vita civile e allo sviluppo produttivo locale in forza dell'eccessivo prolungamento degli iter burocratici che ostacolano l'edilizia privata, soprattutto per quel che riguarda l'accesso ai benefici dei bonus edilizi e l'insediamento delle attività produttive, nonché l'accesso ai fondi pubblici stanziati dallo Stato per le imprese.
(4-00131)
Risposta. — Con il presente atto di sindacato ispettivo l'interrogante ha chiesto al Ministro della cultura le opportune iniziative di competenza da adottare «al fine di riconsiderare il regime vincolistico paesaggistico ambientale apposto sul comune di Dugenta, in considerazione del fatto che esso crea inaccettabili limitazioni alla vita civile e allo sviluppo produttivo locale in forza dell'eccessivo prolungamento degli iter burocratici che ostacolano l'edilizia privata, soprattutto per quel che riguarda l'accesso ai benefici dei bonus edilizi e l'insediamento delle attività produttive, nonché l'accesso ai fondi pubblici stanziati dallo Stato per le imprese.».
Il territorio del comune di Dugenta è parte del più ampio complesso di interesse paesistico denominato «Gruppo Montuoso del Taburno».
Il complesso è patrimonio ambientale di particolare valore perché assieme ai territori comunali limitrofi, Bonea, Bucciano, Frasso, Moiano, S. Agata dei Goti, Solopaca, Cautano, Vitulano, Campoli del Monte Taburno, Foglianise Melizzano, Montesarchio, Paupisi, Torrecuso, compone un insieme di quadri naturali di incomparabile suggestività e di notevole interesse pubblico, nonché un insieme di cose immobili avente valore estetico e tradizionale.
Per tali motivi la soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento propose al Ministero già nell'oramai lontano 1985, un provvedimento di inibitoria di cui al punto 2 del decreto ministeriale del 21 settembre 1984 (cosiddetto decreto Galasso).
Dalla proposta d'inibitoria si evince che il territorio del comune di Dugenta è considerato patrimonio ambientale di particolare interesse per l'incomparabile suggestività e valore estetico ed è compreso in gran parte nel Demanio statale. La foresta demaniale del Taburno è costituita, in prevalenza, da faggi nonché nelle zone sottostanti da abeti, carpini, ornielli e cerri, oltre ad essere introdotti nel recente periodo anche il pino laricio e il pino silvestre. Per i suoi caratteri di cospicua bellezza panoramica l'intero paesaggio si compone di quadri naturali, dei quali il comune di Dugenta è parte, nell'ambito del gruppo montuoso del Taburno le cui vette più elevate sono il Monte Taburno e il Monte Camposauro e i cui elementi orografici lo rendono un massiccio isolato che si erge ad ovest di Benevento, separato dal Matese a nord dal fiume Calore. Prevalgono i calcari bianchi e grigi del Cretaceo, in parte quelli dolomitici, che formano perciò pendici molto scoscese. Infine, alla base del Massiccio, vi sono diverse scaturigini fra cui la sorgente del Fizzo che alimenta l'acquedotto Carolino.
La variegata e preziosa flora e l'articolata struttura paesaggistica rendono, quindi, peculiare il valore ambientale di tutto l'insieme.
Allo stato attuale il regime vincolistico paesaggistico ambientale del territorio comunale di Dugenta è sottoposto al piano territoriale paesistico «Ambito del Massiccio del Taburno» approvato con decreto ministeriale 30 settembre 1996 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 251 il 25 ottobre 1996.
Il 14 luglio 2016 è stata, inoltre, siglata l'Intesa Istituzionale tra il Ministero della cultura e la regione Campania per l'elaborazione congiunta del piano paesaggistico regionale (PPR) di cui all'articolo 135 del decreto legislativo n. 42 del 2004, Codice dei beni culturali e del paesaggio, relativamente alla ricognizione degli immobili e delle aree dichiarati di notevole interesse pubblico; delle aree tutelate per legge e degli ulteriori immobili od aree di notevole interesse pubblico.
In attuazione di tale intesa di recente è stata conclusa la macroazione 2, come da cronoprogramma delle azioni, relativa alla ricognizione, delimitazione e idonea rappresentazione degli immobili e delle aree dichiarate di notevole interesse pubblico ai sensi dell'articolo 136 del decreto legislativo n. 42 del 2004, validata dal Comitato tecnico ed i cui risultati sono stati successivamente pubblicati con delibera di Giunta regionale n. 620 del 22 novembre 2022.
Attualmente il Comitato tecnico è in attesa di validare i risultati della macroazione n. 3 relativa alla ricognizione dei vincoli ope legis come previsti dall'articolo 142 del Codice dei beni culturali.
Successivamente ci sarà la fase di ricognizione di tutti i piani territoriali paesistici attualmente vigenti nella regione Campania, tra cui si annovera il piano territoriale paesistico «Ambito del Massiccio del Taburno» in cui rientra anche il territorio comunale di Dugenta (macroazione 4 dell'Intesa).
Nelle more della condivisione tra le parti istituzionali del PPR redatto dalla regione Campania congiuntamente con il Ministero della cultura e della sua approvazione definitiva, all'area di Dugenta si applicano le disposizioni vigenti del piano territoriale paesistico «Ambito del Massiccio del Taburno», approvato con decreto ministeriale del 30 settembre 1996.
Sarà cura del Ministero della cultura e, per esso, della competente direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio, vigilare affinché vengano effettivamente individuate nel piano paesaggistico regionale le sole zone effettivamente dotate di caratteri paesaggisticamente meritevoli di protezione.
Il Sottosegretario di Stato per la cultura: Vittorio Sgarbi.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):bene culturale
corso d'acqua
incremento produttivo