ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00123

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 15 del 29/11/2022
Firmatari
Primo firmatario: SCERRA FILIPPO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/11/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AGRICOLTURA, DELLA SOVRANITÀ ALIMENTARE E DELLE FORESTE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/11/2022
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/11/2022
Attuale delegato a rispondere: PROTEZIONE CIVILE E LE POLITICHE DEL MARE delegato in data 30/11/2022
Stato iter:
12/06/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/06/2023
MUSUMECI NELLO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (PROTEZIONE CIVILE E LE POLITICHE DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 12/06/2023

CONCLUSO IL 12/06/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00123
presentato da
SCERRA Filippo
testo di
Martedì 29 novembre 2022, seduta n. 15

   SCERRA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   in questi giorni la Sicilia è stata colpita da una devastante ondata di maltempo che ha interessato numerosi comuni, per i quali il governo siciliano ha esteso lo stato di crisi e di emergenza, già dichiarato il 24 ottobre 2022 per numerose zone dell'isola a causa dei danni provocati nei giorni 25, 26, 30 settembre e 1o, 9 e 13 ottobre;

   tali eventi hanno provocato ingenti danni, intere famiglie si sono ritrovate senza tetto, alberi caduti, voli dirottati, collegamenti marittimi interrotti, milioni persi all'agricoltura, torrenti esondati;

   si sono altresì verificati danni alle infrastrutture a Siracusa e provincia, dove sono state compromesse reti elettriche e idriche, con conseguenti disagi per la popolazione. Anche la strada provinciale 39 lato nord, arteria della zona montana di Siracusa, è stata chiusa e a Pachino gli allagamenti hanno danneggiato strade, case ed aziende agricole. Nella città di Augusta, invece, le mareggiate hanno ingenerato forti preoccupazioni nella cittadinanza;

   non meno allarmante la situazione nel ragusano dove l'agricoltura è stata tra i settori più colpiti dall'alluvione: violente raffiche di vento hanno spazzato via diverse serre e gli imprenditori, nonostante il pericolo, si sono recati nei propri appezzamenti per salvare le produzioni;

   un articolo di giornale del 21 novembre 2022 riporta dati dell'ultimo rapporto dell'osservatorio «Città Clima» di Legambiente dai quali, purtroppo, emerge il triste primato in Italia per allagamenti, frane, trombe d'aria della Sicilia: «negli ultimi 12 anni si contano 175 eventi climatici estremi in Sicilia [...] Nella Sicilia orientale 44 eventi gravi, tra cui 21 allagamenti e nove casi di danni alle infrastrutture da piogge intense. A Palermo 21 eventi importanti, di cui 11 allagamenti da piogge intense. Sulla costa agrigentina 42 eventi, di cui 32 ad Agrigento con 15 casi di allagamenti da piogge intense e quattro esondazioni fluviali a Sciacca [...]. Dal 1970 i tratti di litorale soggetti a erosione sono triplicati e ad oggi ne soffre il 46 per cento delle coste sabbiose [...]. In Sicilia sono a rischio le spiagge di Granelli (Siracusa), Noto (Siracusa), Pantano Logarini (Ragusa) e le aree di Trapani e Marsala» –:

   se e quali urgenti iniziative di competenza, anche di natura infrastrutturale, il Governo intenda porre in essere per sostenere il settore agricolo, anche in considerazione dell'attuale stato di emergenza, e quante risorse di ristoro e per interventi manutentivi valuti stanziare per le popolazioni duramente colpite in questi giorni;

   se peraltro non si valuti opportuno, visti gli eventi meteorologici e il grave dissesto territoriale verificatosi nella zona Sud del siracusano e ragusano che ha colpito in particolare il settore agricolo, includere la zona territoriale siciliana nell'ambito delle misure di sostegno che saranno intraprese per l'isola di Ischia.
(4-00123)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 12 giugno 2023
nell'allegato B della seduta n. 118
4-00123
presentata da
SCERRA Filippo

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo n. 4-00123, l'interrogante ha chiesto al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di sapere «se e quali urgenti iniziative di competenza, anche di natura infrastrutturale, il Governo intenda porre in essere per sostenere il settore agricolo, anche in considerazione dell'attuale stato di emergenza, e quante risorse di ristoro e per interventi manutentivi valuti stanziare per le popolazioni duramente colpite in questi giorni; se peraltro non si valuti opportuno, visti gli eventi meteorologici e il grave dissesto territoriale verificatosi nella zona Sud del siracusano e ragusano che ha colpito in particolare il settore agricolo, includere la zona territoriale siciliana nell'ambito delle misure di sostegno che saranno intraprese per l'isola di Ischia».
  In particolare, l'atto di sindacato ispettivo in parola richiama l'ondata di maltempo che ha interessato numerosi comuni della Regione siciliana, per i quali il governo siciliano ha esteso lo stato di crisi e di emergenza, già dichiarato il 24 ottobre 2022 per numerose zone dell'isola a causa dei danni provocati nei giorni 25, 26, 30 settembre e 1°, 9 e 13 ottobre.
  Sulla scorta degli elementi forniti dagli uffici, si rappresenta quanto segue.
  Ai sensi della normativa vigente in materia, il dipartimento della protezione civile è legittimato a intervenire solo a seguito di specifica e dettagliata richiesta da parte della regione interessata, al verificarsi di calamità naturali o connesse con l'attività dell'uomo, nell'ipotesi in cui le stesse, in ragione della loro intensità ed estensione debbano, con immediatezza di intervento, essere fronteggiate con mezzi e poteri straordinari (articolo 7, comma 1, lettera
c), del decreto legislativo 2 gennaio 2018, numero 1). Pertanto, lo stato di emergenza nazionale può essere dichiarato solo quando una determinata situazione richieda l'adozione di misure che superano le capacità operative e finanziarie degli enti competenti in via ordinaria.
  A fronte di tale quadro normativo, si informa che, con delibera di giunta regionale n. 119 del 21 marzo 2023 «decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1 “Codice della protezione civile” – Art. 24 – Richiesta di deliberazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale per gli eventi meteo avversi che hanno interessato il territorio della Regione Siciliana nei giorni 25, 26, 30 settembre 2022, 1° ottobre 2022 e nei giorni fra il 9 e il 13 ottobre 2022», la giunta della Regione siciliana ha deliberato la richiesta della dichiarazione dello stato di emergenza per gli eventi in questione.
  Tale delibera di giunta regionale risulta trasmessa dal presidente della Regione siciliana con la nota n. 961 del 24 marzo 2022 ed acquisita al protocollo del dipartimento della protezione civile in pari data. Allo stato, è in corso la prevista istruttoria sulla documentazione trasmessa.
  Con specifico riferimento al settore agricolo, si fa presente che, per la copertura dei danni da avversità atmosferiche gli agricoltori possono stipulare polizze assicurative agevolate da contributi dell'Unione europea cofinanziati con risorse nazionali fino al 70 per cento della spesa premi sostenuta per gli eventi.
  Le assicurazioni agricole agevolate, cui sono stati destinati finanziamenti superiori a 2,1 miliardi di euro per il periodo 2015 – 2022, rappresentano infatti il principale strumento di intervento messo in campo dallo Stato per fronteggiare le pesanti perdite di reddito a cui vanno incontro le imprese agricole in caso di avversità atmosferiche e calamità naturali. Al riguardo, si pone se mai la problematica se importanti distretti produttivi del nostro Paese e territori utilizzino appieno le opportunità messe a disposizione.
  A tal proposito si consideri che, nell'ambito del piano strategico nazionale finanziato con le risorse dell'Unione europea, a partire dal corrente anno è stata prevista l'attivazione di un nuovo strumento di intervento «
ex ante» sotto forma di fondo di mutualizzazione nazionale, cui possono accedere tutte le imprese agricole, per fronteggiare i danni a carico delle colture in caso di eventi catastrofali. L'intervento viene finanziato esclusivamente da risorse unionali, senza alcun esborso per gli agricoltori, grazie alla possibilità di finanziare con le risorse Pac la quota del 30 per cento a carico dell'agricoltore e coprendo il restante 70 per cento con le risorse Feasr.
  Tutto ciò premesso, con riguardo agli eventi segnalati, si fa presente che gli interventi compensativi «
ex-post» del fondo di solidarietà nazionale per il sostegno alle imprese agricole colpite da avversità atmosferiche eccezionali, possono essere attivati solo nel caso in cui le suindicate avversità, le colture e le strutture agricole colpite non siano comprese nel piano di gestione dei rischi annuale.
  Al riguardo, si rileva che, su proposta di intervento della Regione siciliana, territorialmente competente per gli eventi segnalati dall'interrogante, ove ricorrano le condizioni di cui sopra, possono essere attivate le misure compensative a favore delle imprese agricole tra cui: contributi in conto capitale fino all'80 per cento del danno sulla produzione lorda vendibile ordinaria, prestiti ad ammortamento quinquennale per le maggiori esigenze di conduzione aziendale nell'anno in cui si è verificato l'evento ed in quello successivo, proroga delle rate delle operazioni di credito in scadenza nell'anno in cui si è verificato l'evento calamitoso, esonero parziale (fino al 50 per cento) dal pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali propri e dei propri dipendenti, contributi in conto capitale per il ripristino delle strutture aziendali danneggiate e per la ricostituzione delle scorte eventualmente compromesse o distrutte.
  Inoltre, compatibilmente con le esigenze primarie delle imprese agricole, possono essere adottate anche misure volte al ripristino delle infrastrutture connesse all'attività agricola, tra cui quelle irrigue e di bonifica, con onere della spesa a carico del fondo di solidarietà nazionale.
  Con particolare riferimento al tema degli interventi infrastrutturali, si rileva, altresì, che con l'articolo 10 decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito dalla legge 11 agosto 2014, n. 116, a decorrere dall'entrata in vigore dello stesso decreto, è stato previsto che «i presidenti delle regioni, di seguito denominati commissari di Governo per il contrasto del dissesto idrogeologico, subentrano relativamente al territorio di competenza nelle funzioni dei commissari straordinari delegati per il sollecito espletamento delle procedure relative alla realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico [...] e nella titolarità delle relative contabilità speciali».
  Il comma 4 dello stesso articolo 10 prevede che per le attività di progettazione degli interventi, per le procedure di affidamento dei lavori, per le attività di direzione dei lavori e di collaudo, nonché per ogni altra attività di carattere tecnico-amministrativo connessa alla progettazione, all'affidamento dei lavori e all'esecuzione dei lavori, ivi inclusi servizi e forniture, il commissario di Governo può avvalersi, tra gli altri, oltre che delle strutture e degli uffici regionali, degli uffici tecnici e amministrativi dei comuni, del provveditorato interregionale alle opere pubbliche, della società Anas s.p.a. dei consorzi di bonifica e delle autorità di distretto, nonché delle strutture commissariali già esistenti, non oltre il 30 giugno 2015.
  Il comma 5 dello stesso articolo 10 prevede che «nell'esercizio delle funzioni di cui al comma 1, il commissario di Governo è titolare dei procedimenti di approvazione e autorizzazione dei progetti e si avvale dei poteri di sostituzione e di deroga di cui all'articolo 17 del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 195, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 26».
  Il comma 2-
ter del citato articolo 10 prevede, infine che «il Presidente della regione può delegare apposito soggetto attuatore il quale opera sulla base di specifiche indicazioni ricevute dal Presidente della regione con i medesimi poteri e le deroghe previsti per il commissario».
  Ciò rilevato sul piano normativo, si osserva che in atto è operante nel territorio della Regione siciliana apposita struttura di supporto al commissario di Governo per il contrasto del dissesto idrogeologico, avente sede a Palermo e diretta dal dottor Maurizio Croce, nominato quale soggetto attuatore con decreto del presidente della Regione siciliana n. 570 del 15 settembre 2017.
  Premesso quanto sopra, seppure il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91 cit. preveda un avvalimento da parte del commissario di Governo delle strutture del provveditorato, in occasione di quanto segnalato, il Provveditorato Interregionale per le opere pubbliche Sicilia-Calabria non è stato investito di alcuna competenza.

Il Ministro per la protezione civile e le politiche del mare: Nello Musumeci.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

settore agricolo

rete stradale

stato d'emergenza