ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00086

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 11 del 18/11/2022
Firmatari
Primo firmatario: SOTTANELLI GIULIO CESARE
Gruppo: AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
Data firma: 17/11/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 17/11/2022
Stato iter:
16/01/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/01/2023
NORDIO CARLO MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 16/01/2023

CONCLUSO IL 16/01/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00086
presentato da
SOTTANELLI Giulio Cesare
testo di
Venerdì 18 novembre 2022, seduta n. 11

   SOTTANELLI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   in data 17 novembre 2022 le sigle sindacali provinciali Sappe, Sinappe, Uspp, Uilpa, Cisl e Cgil del corpo di polizia penitenziaria hanno inviato una missiva volta a sottolineare la gravissima situazione nella quale versa la Casa circondariale di Teramo;

   nella lettera, indirizzata al Ministro interrogato, al Sottosegretario Del Mastro Delle Vedove, a numerosi parlamentari – tra i quali il firmatario del presente atto – nonché a svariate autorità, locali e nazionali, le predette organizzazioni hanno lamentato che negli ultimi anni nell'istituto – gravato da un sovraffollamento che si attesta al 150 per cento – si sono registrate innumerevoli aggressioni, insulti e minacce nei confronti del personale di polizia penitenziaria e di tutti gli altri operatori (ad oggi circa 1.600 eventi «critici», a fronte di 800 dello scorso anno);

   inoltre, nella propria lettera le organizzazioni sindacali hanno altresì evidenziato che il personale non risulta «debitamente formato per fronteggiare eventi critici, con scarso equipaggiamento e senza protocolli operativi»;

   all'assenza di formazione si aggiunge, inoltre, la sistematica e strutturale carenza di personale, mancando ad oggi un funzionario, nove ispettori, diciotto sovrintendenti e ben ventidue agenti. Nonostante questo – sempre secondo quanto riferito nella missiva – si sarebbe proceduto al trasferimento di tre neo ispettori teramani «in istituti del nord, anziché assegnarli a Teramo», depotenziando il già fragile organico della struttura;

   i problemi interessano anche le figure dirigenziali dell'istituto: pur necessitando di tutto l'impegno possibile, infatti, il competente Prap (Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria) ha disposto che l'attuale Direttore assumesse la reggenza di un altro importante istituto della regione, con il rischio di dispersione di quelle competenze ed energie che, al contrario, dovrebbero essere canalizzate per risolvere le numerose criticità dell'istituto;

   le problematiche di cui si è detto si riverberano inevitabilmente sugli operatori penitenziari, provocando una grave compromissione dei diritti dei lavoratori, dell'ordine e della sicurezza dell'Istituto teramano nonché delle relazioni sindacali, queste ultime – secondo quanto riferito nella lettera – caratterizzate «dalla mancata attuazione degli accordi pattizi da parte della Direzione e dai mancati riscontri alle numerose note sindacali»;

   alla luce della oggettiva impossibilità di garantire il regolare svolgimento delle attività, le organizzazioni sindacali hanno proceduto ad indire lo stato di agitazione del personale di polizia penitenziaria e l'interruzione delle relazioni sindacali con la direzione –:

   se il Ministro sia a conoscenza della situazione descritta in premessa e quali urgenti iniziative, anche di carattere normativo ed attivandosi in ogni possibile sede istituzionale, intenda adottare per porre rimedio alla gravissima situazione nella quale versa la casa circondariale di Teramo, anche mediante l'immediato rafforzamento dell'organico del penitenziario.
(4-00086)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 16 gennaio 2023
nell'allegato B della seduta n. 36
4-00086
presentata da
SOTTANELLI Giulio Cesare

  Risposta. — Con l'atto di sindacato ispettivo in esame, l'interrogante riferisce del contenuto di una nota stilata da numerose sigle sindacali che denunziano le forti criticità riscontrabili nel carcere di Teramo in tema di organico, sovraffollamento, reiterate aggressioni in danno degli operatori penitenziari, assenza di adeguata formazione degli appartenenti alla polizia penitenziaria ad affrontare eventi critici nonché scarso equipaggiamento, avanzando quesiti circa gli intendimenti che si intendano adottare.
  Orbene, le criticità evidenziate sono certamente sintomo di sofferenza e va assicurato il massimo sforzo dell'Amministrazione volto al loro superamento, pur consci dei vincoli di bilancio, che fortemente limitano i concreti spazi di intervento.
  È indubbio che la tutela psicofisica degli agenti della polizia penitenziaria, unitamente a quella degli operatori tutti e, naturalmente, dei ristretti in carcere, è dovere primario dell'Amministrazione, perseguito costantemente con impegno.
  Ciò precisato, alla data del 12 dicembre 2022, presso la casa circondariale di Teramo risultano presenti un totale di n. 412 detenuti, rispetto a una capienza regolamentare pari a n. 255 posti disponibili, rilevandosi una percentuale di affollamento pari al 161,57 per cento.
  Nonostante l'evidente criticità si evidenzia che nessun detenuto è comunque allocato in difformità dei parametri previsti dalla C.E.D.U..
  Sul punto, invero, proprio allo scopo di evitare restrizioni violative dei parametri comunitari, già dal 2014 è stato concepito apposito applicativo informatico, nel tempo costantemente implementato, che consente di monitorare in sostanziale tempo reale il numero dei detenuti presenti nei singoli istituti, ma anche la loro corretta collocazione all'interno di ogni istituto (camere di pernottamento) e io spazio disponibile per ciascun individuo.
  Applicativo reso doverosamente accessibile alla magistratura di sorveglianza, poiché istituzionalmente preposta a vigilare sulla esecuzione della pena nel rispetto dei diritti dei detenuti e degli internati.
  In relazione agli eventi critici citati, si riferisce che nel periodo gennaio 2022/novembre 2022, all'interno del carcere di Teramo risultano essersi verificate n. 10 aggressioni fisiche al personale della Polizia penitenziaria, 4 in danno del personale amministrativo e 91 casi di aggressioni verbali.
  L'Amministrazione, al fine di garantire maggiori livelli di sicurezza agli operatori penitenziari ha, da ultimo, adottato la circolare 31 marzo 2021, n. 3691/6141, a mezzo della quale si sensibilizzano i provveditori regionali, i direttori di istituto e i comandanti di reparto, ciascuno nell'ambito di rispettiva competenza, alla più stretta e scrupolosa osservanza delle disposizioni già vigenti in materia.
  Inoltre risultano ripresi i lavori dell'apposito gruppo istituito il 25 giugno 2020, di natura prettamente operativa, che già si è occupato di ridefinire il regime detentivo dei detenuti ascritti al circuito media sicurezza.
  Da ultimo, atteso il persistere e l'aumento del verificarsi di eventi critici, anche di particolare gravità, all'interno degli istituti, concretizzatisi in atti di violenza nei confronti di appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria e operatori appartenenti ad altri ruoli, in data 10 agosto 2022 è stato istituito il gruppo di analisi permanente sulle aggressioni, con il precipuo compito di analizzare quotidianamente, in tempi rapidi, i dati relativi ai fatti di specie e condurre un'istruttoria completa su ogni vicenda, anche attraverso il contatto per le vie brevi con le articolazioni territoriali coinvolte.
  Subito dopo la conclusione dell'istruttoria, l'operatore incaricato presenterà il caso al direttore generale dei detenuti e del trattamento e al vice capo del dipartimento, affinché siano valutati tutti i possibili provvedimenti urgenti sia nei confronti dei detenuti coinvolti sia nei riguardi delle vittime di aggressione, oltre che adottate tutte le ulteriori utili iniziative per le quali coinvolgere i competenti uffici.
  Sono inoltre state attivate specifiche iniziative di formazione, dirette a definire modelli operativi condivisi sia nella ordinaria attività della Polizia penitenziaria, sia nelle situazioni di criticità nella gestione della popolazione detenuta, ispirati alla logica della prevenzione come migliore strategia per evitare le emergenze, contemperando la componente relazionale e quella tecnico-operativa.
  E ciò, con riferimento:
a) alle procedure da eseguire in sicurezza nelle ordinarie operazioni di polizia (perquisizioni, controlli, comunicazioni, spostamenti e trasferimenti eccetera); b) alle strategie di prevenzione e alle modalità di intervento negli eventi critici; c) alle tecniche per gestire situazioni derivanti da disturbo o disagio comportamentale delle persone detenute e per prevenire/contenere comportamenti violenti e aggressivi; d) ai modelli di intervento e alle procedure di sicurezza per l'uso legittimo della forza; e) alle strategie per evitare forme di emulazione di atti violenti o aggressivi e per la gestione della risonanza degli eventi critici nella popolazione detenuta e nel personale.
  Detta attività formativa dovrà riguardare sia la formazione iniziale per l'immissione nei ruoli del Corpo e per l'avanzamento, sia l'aggiornamento professionale per il personale in servizio presso le sezioni detentive degli istituti penitenziari, da realizzare nelle sedi decentrate per permettere una diffusione capillare secondo modalità omogenee, con la previsione, altresì, di moduli specifici presso la Scuola superiore di esecuzione penale rivolti a dirigenti e funzionari del corpo e/o a ruoli di coordinamento.
  Quanto agli equipaggiamenti e alle dotazioni strumentali in uso al Corpo di polizia penitenziaria, è opportuno rammentare che in ambiente detentivo e in condizioni ordinarie, l'operatore di Polizia penitenziaria svolge il proprio servizio indossando la sola uniforme, mentre in condizioni straordinarie e previa autorizzazione, indossa equipaggiamenti protettivi quali caso, scudo, manganello e
kit di protezione.
  Nel corso degli ultimi tre anni il DAP ha intensificato le attività propedeutiche fondamentali all'avvio di procedure di gara per la fornitura di dotazioni che, in alcuni, casi aumentano le quantità e, in altri casi, sostituiscono quelle non più adeguante a garantire i livelli di efficienza richiesti.
  Massimo impegno è stato profuso verso una più attenta programmazione a lungo termine, al fine di risolvere le problematiche che negli anni si sono registrate nelle procedure di gara, legate in particolare ai lunghi tempi tra avvio e consegna della fornitura, passando anche attraverso una politica di registrazione del fabbisogno territoriale che consenta di tenere in debita considerazione le esigenze più ricorrenti e pregnanti, migliorando il rapporto con il territorio attraverso la creazione di una rete più capillare che avvicini la periferia agli organi centrali.
  Numerose sono le attività poste in essere dalla preposta Direzione generale del personale e delle risorse, finalizzate a implementare e ammodernare mezzi, strumentazioni ed equipaggiamenti a supporto, in particolare, del lavoro del personale del Corpo di polizia penitenziaria.
  Le procedure di gara avviate a livello centrale per l'acquisizione dei beni e dei servizi necessari al corretto ed efficiente funzionamento dell'Amministrazione riguardano gli ambiti delle telecomunicazioni, dell'equipaggiamento, del vestiario, degli armamenti e degli automezzi.
  Particolare menzione merita il nuovo progetto di video sorveglianza in mobilità cosiddetta
body cam), avviato dal DAP, quale dotazione strumentale per il personale di Polizia penitenziaria che opera nel contesto penitenziario per adulti, minori e in esecuzione penale esterna.
  Si tratta di un insieme di apparati di registrazione audio-video portatili che consente al personale di Polizia penitenziaria di dotarsi di uno strumento funzionale per la documentazione di eventi critici e situazioni straordinarie, occorsi durante le attività di servizio dirette alla tutela dell'ordine e della sicurezza penitenziaria e pubblica.
  L'utilizzazione delle
body cam, raccomandata anche dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, rappresenta uno degli strumenti che, nel rispetto dei fondamentali princìpi di trasparenza, documentazione e controllo, assicurano la tutela dell'ordine e della sicurezza penitenziaria, anche a garanzia del personale di Polizia penitenziaria e dei diritti delle persone detenute.
  Il progetto iniziale di video sorveglianza in questione (sistemi
Scout ed Explorer), risalente ormai negli anni, non è andato a regime per questioni di natura tecnica.
  Ad ogni modo, il relativo disciplinare operativo, in quella occasione elaborato, fu trasmesso nel 2018 all'Autorità garante per la protezione dei dati personali per le valutazioni di competenza e ricevette il nulla osta, subordinatamente al recepimento di alcune osservazioni.
  L'Amministrazione penitenziaria, su tale precedente esperienza, ha ritenuto di avviare un nuovo progetto di sistemi di video sorveglianza in mobilità in uso al personale della Polizia penitenziaria, dapprima, in via sperimentale, presso i Provveditorati regionali per il Lazio, l'Abruzzo e il Molise e per la Campania, e, in prospettiva, al termine della menzionata sperimentazione e sulla scorta dei risultati della stessa, all'intero territorio nazionale.
  A tal fine, è stato istituito un gruppo di lavoro interdipartimentale, con il coinvolgimento del dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, atteso che i dispositivi troveranno applicazione anche nell'ambito dei servizi minorili e di esecuzione penale esterna.
  Il gruppo di lavoro ha elaborato un nuovo e dettagliato disciplinare operativo, redatto tenendo conto delle osservazioni già formulate dal Garante per la protezione dei dati personali, aggiornandolo al nuovo modello operativo che si intende introdurre.
  Il trattamento in oggetto, che rientra nel campo di applicazione del decreto legislativo 18 maggio 2018, n. 51, per l'uso di nuove tecnologie e per la sua natura, per l'ambito di applicazione, per il contesto e per le finalità, rappresenta un rischio elevato per i diritti e le libertà delle persone fisiche.
  È stato perciò necessario, d'intesa con la responsabile della protezione dei dati del Ministero della giustizia, svolgere una valutazione di impatto sulla protezione dei dati.
  Il disciplinare e il documento di valutazione sono stati trasmessi al Garante della
privacy in data 23 maggio 2022 per il necessario parere, restituito nel mese di agosto 2022 con alcune raccomandazioni, in particolare di natura tecnica.
  Il gruppo di lavoro interdipartimentale ha apportato le necessarie modifiche ed integrazioni e, nel mese di ottobre, sono state avviate interlocuzioni informali con il referente del suddetto Garante per una valutazione preliminare dell'elaborato, al fine di addivenire alla redazione del documento finale.
  Passando all'annosa carenza degli organici, va evidenziato che, allo stato, a fronte di un organico totale di 41.865 unità, il personale del Corpo di polizia penitenziaria amministrato ammonta a n. 36.508 unità.
  L'esigenza dell'incremento delle dotazioni organiche del Corpo di polizia penitenziaria, in specie per la qualifica iniziale degli agenti/assistenti, è stata rappresentata e condivisa sul finire del decorso anno in seno agli organismi interforze e, segnatamente, nell'ambito dell'ufficio di coordinamento e pianificazione delle Forze di polizia.
  Per venire incontro alle richieste di tutte le Forze di polizia è stato istituito – con l'articolo 1, comma 961, della «Legge di bilancio per l'anno 2022» 30 dicembre 2021, n. 234 – nello stato di previsione dei Ministero dell'economia e delle finanze, un Fondo unico per le assunzioni straordinarie e gli incrementi di organico delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
  L'impiego del suddetto Fondo potrà assicurare anche al Corpo di polizia penitenziaria una quota di incremento della propria dotazione organica.
  A ogni modo, con l'obiettivo di riempire completamente l'intera pianta organica del Corpo, nell'arco del quinquennio 2021-2025, è autorizzata, oltre al
turnover, l'assunzione straordinaria di complessive 2.804 unità.
  Inoltre, la legge 29 giugno 2022, n. 79 ha previsto un incremento della dotazione organica del Corpo di polizia penitenziaria e contestuale autorizzazione ad assunzioni straordinarie di n. 270 unità del ruolo agenti-assistenti dal 2022 al 2032.
  Quanto sopra precisato, gli organici della casa circondariale di Teramo evidenziano una presenza di n. 168 unità a fronte delle 216 previste, comprese le unità distaccate in uscita, pari a 6 e quelle in entrata, pari a 3.
  Le carenze maggiori si riscontrano nel ruolo dei funzionari (-1 unità), degli ispettori (-9 unità), dei sovrintendenti (-16 unità) e degli agenti/assistenti (-19 unità).
  In ordine alla carenza di appartenenti alla carriera dei funzionari risulta bandito il concorso pubblico per 120 posti di allievo commissario della carriera dei funzionari del Corpo al cui esito si provvederà alla distribuzione delle risorse sul territorio nazionale, in ragione delle vacanze organiche previste.
  Relativamente alla carenza nel ruolo degli ispettori, si rappresenta che il 16 novembre 2022 si è concluso il VII corso per allievo vice ispettore, relativo al concorso interno, per titoli, a complessivi n. 691 posti.
  Sulla base del piano di mobilità, l'organico della casa circondariale di Teramo è stato incremento di n. 1 unità appartenenti al ruolo ispettori femminile.
  Per completezza, si rappresenta che, con provvedimento del direttore generale del 23 novembre 2022, l'organico della casa circondariale di Teramo è stato ulteriormente incrementato di n. 1 unità maschile e n. 1 unità femminile appartenente al ruolo ispettori, in occasione della mobilità ordinaria collegata alle assegnazioni dei vice ispettori del VII corso di cui sopra del ruolo ispettori maschile.
  Inoltre, con provvedimento del direttore generale 25 novembre 2021, è stato indetto un concorso pubblico per n. 411 posti per l'accesso alla qualifica iniziale del ruolo degli ispettori del Corpo.
  All'esito della relativa procedura concorsuale, l'Amministrazione terrà nella massima considerazione la situazione di relativa carenza di personale che connota il penitenziario di Teramo, attraverso l'assegnazione di un adeguato numero di unità del ruolo.
  Per quanto riguarda il ruolo dei sovrintendenti, si evidenzia che, con provvedimento del direttore generale del 17 giugno 2021, è stato indetto il concorso interno, per titoli, a complessivi n. 583 posti per la nomina alla qualifica di vice sovrintendente del ruolo maschile e femminile dei sovrintendenti del Corpo di polizia penitenziaria.
  A tal fine, l'Amministrazione ha previsto, indicativamente, l'assegnazione, presso la casa circondariale di Teramo di n. 2 unità del ruolo sovrintendente maschile.
  Per quanto riguarda, da ultimo, il ruolo agenti/assistenti, si rappresenta che l'organico dell'istituto in oggetto, nei mesi di maggio e luglio 2022, è stato incrementato di n. 17 unità maschili e n. 3 unità femminile del ruolo agenti/assistenti, in occasione della mobilità ordinaria collegata alle assegnazioni degli agenti del 179° e 180° corso.
  Infine, si riferisce che è in via di conclusione il concorso pubblico a 1.479 posti di allievo agente del Corpo di polizia penitenziaria, i cui vincitori saranno avviati al prescritto corso di formazione entro l'anno.
  Con riferimento, invece, alla dirigenza e al comparto funzioni centrali, si evidenzia che la direzione dell'istituto penitenziario di Teramo, sede di un posto di funzione dirigenziale, è assicurata da un dirigente, preposto, con provvedimento del locale Provveditorato regionale, anche alla reggenza della casa di reclusione di Sulmona, nella misura di un giorno a settimana.
  La figura dirigenziale, pertanto, è stata distolta in una misura minima per far fronte alla criticità di altro istituto.
  La procedura di interpello di cui al bando 15 giugno 2022, n. 23519 – in corso di svolgimento – relativa al conferimento di incarico di complessivi n. 104 posti di funzione dirigenziale, includendo nell'elenco sedi sia l'istituto di Sulmona che quello di Teramo, lascia ampio margine ad una prossima risoluzione della criticità in essere.
  Per quanto concerne il comparto funzioni centrali, si rileva la presenza complessiva di n. 18 unità, a fronte di un organico tabellare di n. 20 unità.
  Nell'area dei funzionari, si riscontra la presenza in sede – come da previsione – del funzionario dell'organizzazione e delle relazioni e dei due funzionari contabili, assegnati all'istituto.
  I funzionari giuridico-pedagogici sono previsti nella misura di n. 5 unità, a cui corrisponde un'assegnazione di n. 4 unità. Il distacco in entrata di un'unità rende la situazione dell'area trattamentale positiva, con la presenza effettiva in sede delle 5 unità previste in organico.
  Nell'area seconda, con provvedimento 7 giugno 2022, a firma del competente Provveditore, è stata disposta l'assegnazione temporanea della figura del contabile dell'istituto presso la stessa sede provveditoriale.
  Considerato che in tutta l'area di competenza del provveditorato in questione la situazione del profilo si presenta ottimale, con l'esubero di un'unità sia nell'assegnazione che nella presenza effettiva rispetto alla previsione tabellare, risoluzione alla criticità potrà essere trovata in tale ambito di competenza.
  Per la carenza del personale tecnico, si segnala che è in corso una procedura concorsuale, per cui sarà valutata l'implementazione delle due unità previste e non presenti, compatibilmente con le più ampie esigenze nazionali.
  Nel profilo professionale di assistente amministrativo, dalle n. 6 unità assegnate e presenti in sede, a fronte di una previsione di n. 5 unità, scaturisce un esubero di una unità.
  Dai dati sopra riferiti, la situazione dell'organico del comparto funzioni centrali dell'istituto teramano si presenta positiva, resa evidente anche dalla percentuale di scopertura del 10 per cento, inferiore a quella nazionale del 22,78 per cento.
  Infine, un maggiore adeguamento delle funzioni e delle potestà organizzative potrà essere ottenuto con le assunzioni e con l'eventuale aumento della pianta organica.

Il Ministro della giustizia: Carlo Nordio.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

personale carcerario

sindacato

diritto del lavoro