ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00085

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 11 del 18/11/2022
Firmatari
Primo firmatario: ASCARI STEFANIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/11/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
AMATO GAETANO MOVIMENTO 5 STELLE 10/11/2022
QUARTINI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 10/11/2022
SPORTIELLO GILDA MOVIMENTO 5 STELLE 10/11/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA 18/11/2022
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 21/12/2022
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00085
presentato da
ASCARI Stefania
testo di
Venerdì 18 novembre 2022, seduta n. 11

   ASCARI, AMATO, QUARTINI e SPORTIELLO. — Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   a distanza di quasi 40 anni dalla pianificazione dell'opera, la bretella cosiddetta Campogalliano-Sassuolo, l'infrastruttura autostradale che dovrebbe costituire il nuovo collegamento tra l'A22 in corrispondenza dell'intersezione con l'A1 e la strada statale 467 Pedemontana (lungo la direttrice nord-sud) e tra la tangenziale di Modena e la strada statale 9 via Emilia (lungo la direttrice est-ovest), non è stata ancora realizzata, grazie anche alla richiesta della Autocs spa, titolare della concessione, di rivedere il piano economico finanziario a causa della riduzione del traffico;

   da molto tempo, attraverso comitati ed associazioni di rappresentanza, i cittadini e le associazioni ambientaliste si sono opposti alla realizzazione dell'opera evidenziandone l'inutilità, il mutato contesto economico e sociale e le esigenze del territorio radicalmente cambiate, senza al momento essere stati ascoltati, nonostante la messa a disposizione di ipotesi progettuali alternative, quali l'utilizzo della superstrada già esistente Modena-Fiorano, la realizzazione di un collegamento Modena-Reggio Emilia a nord della ferrovia dell'Alta Velocità in alternativa alla tangenziale di Rubiera, in parte già esistente e soprattutto il trasferimento su ferro di gran parte della produzione di ceramica a destinazione internazionale attraverso la realizzazione del collegamento ferroviario Dinazzano-Marzaglia e la realizzazione di un polo logistico intermodale a Marzaglia;

   alla contrarietà all'opera si è aggiunto un forte disagio della popolazione che lavora o vive nelle porzioni di territorio coinvolte nella realizzazione della bretella, causando gravi e importanti danni a livello economico e di vivibilità;

   il progetto esecutivo dell'opera non darebbe, inoltre, alcuna garanzia sul suo impatto ambientale, oltreché sociale, in particolare sulle acque sotterranee (in primis la tutela delle falde acquifere che alimentano, tra l'altro, l'acquedotto di Modena) e sulla qualità dell'aria (si ricorda la recente condanna della Corte europea nei confronti dell'Italia per le sue inadempienze in materia di inquinamento atmosferico);

   il nuovo comma 3 dell'articolo 9 della Costituzione, nel prevedere che la Repubblica (dunque, tutti gli enti della Repubblica) «Tutela l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni», detta un criterio generale di azione dei pubblici poteri improntato alla protezione dell'ambiente, vincolando direttamente le istituzioni nazionali e ribadendo sul piano interno il principio di integrazione delle esigenze ambientali nelle scelte pubbliche, già espresso dall'articolo 11 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea;

   recentemente la realizzazione dell'opera è stata inserita in un pacchetto di opere da realizzare nella forma del partenariato pubblico-privato che prevede anche il rinnovo della concessione autostradale della A22. Numerose associazioni di cittadini hanno presentato un esposto alla Commissione Ue ritenendo illegittimo questo percorso per vari motivi;

   è inaccettabile, ad avviso dell'interrogante, che non si sappia, a fronte dello stravolgimento delle vite della comunità e del territorio interessate dalla realizzazione della bretella, se e quando la costruzione dell'opera avrà inizio o se si abbandonerà definitivamente il progetto a favore di interventi più sostenibili, tenuto conto anche delle indicazioni europee che intendono, spostare il trasporto merci su ferrovia, come una bretella ferroviaria a collegamento dell'esistente nodo ferroviario di Dinazzano (Reggio Emilia) con lo scalo merci di Marzaglia (Modena), o se si abbandonerà definitivamente il progetto –:

   se i Ministri interrogati, nell'ambito della propria competenza, siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa;

   se si ritenga che la realizzazione dell'opera sia in linea coi nuovi dettami dell'articolo 9 della Costituzione, a maggior presidio della tutela dell'ambiente;

   se intendano valutare le proposte alternative avanzate dai comitati di cittadini assai meno ambientalmente impattanti, meno costose ed altrettanto efficaci trasportisticamente;

   se non intendano sospendere il percorso del partenariato pubblico-privato in attesa del parere della Commissione Ue in ordine all'esposto presentato;

   se siano stati rivalutati i costi e benefici dell'opera e la sua sostenibilità ambientale ed economica in seguito al forte cambiamento economico e sociale degli ultimi anni e in seguito alla condanna della Corte europea dell'Italia per il suo inquinamento atmosferico di cui gran parte è dovuto al traffico veicolare.
(4-00085)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

partenariato pubblico-privato

protezione dell'ambiente

rete stradale