ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00028

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 5 del 26/10/2022
Firmatari
Primo firmatario: GHIRRA FRANCESCA
Gruppo: MISTO-ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Data firma: 26/10/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • POLITICHE DEL MARE E SUD
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 26/10/2022
Stato iter:
10/03/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 10/03/2023
FERRO WANDA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 10/03/2023

CONCLUSO IL 10/03/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00028
presentato da
GHIRRA Francesca
testo di
Mercoledì 26 ottobre 2022, seduta n. 5

   GHIRRA. — Al Ministro dell'interno, al Ministro delle politiche del mare e il sud, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 1, comma 534, della Legge 30 dicembre 2021 n. 234, cosiddetta Legge di Bilancio per il 2022 dispone: «Al fine di favorire gli investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, sono assegnati ai comuni di cui al comma 535 contributi per investimenti nel limite complessivo di 300 milioni di euro per l'anno 2022»;

   il disposto di cui all'articolo 1, comma 535 prevede che: «possono richiedere i contributi di cui al comma 534: a) i comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti che, in forma associata, presentano una popolazione superiore a 15.000 abitanti, nel limite massimo di 5.000.000 di euro. La domanda è presentata dal comune capofila; b) i comuni che non risultano beneficiari delle risorse attribuite con il decreto del Ministero dell'interno (...) nel limite massimo della differenza tra gli importi previsti dall'articolo 2, comma 2, del medesimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri e le risorse attribuite dal predetto decreto del Ministero dell'interno»;

   il comma 536 individua le tipologie di intervento nonché i contenuti essenziali della richiesta di contributo;

   con il decreto interministeriale del 30 dicembre 2021 è stata definita la modalità di presentazione della certificazione informatizzata, da utilizzare ai fini della richiesta;

   il decreto 19 ottobre 2022 del Ministero dell'interno, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, ha individuato i comuni beneficiari del contributo;

   fra gli enti locali beneficiari della misura non figura nessun comune sardo;

   il presidente dell'Anci Sardegna ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio pro tempore, al Ministro per il Sud pro tempore, al Presidente di Anci «esprimendo in relazione alla completa esclusione dei comuni sardi dall'elenco dei Comuni beneficiari del contributo sconcerto, delusione e indignazione»;

   la Regione autonoma della Sardegna presenta un numero di 361 comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti (il 97,6 per cento del totale dei comuni sardi); di questi 350 hanno presentato istanza di finanziamento attraverso aggregazione di comuni, dimostrando una straordinaria capacità progettuale e di iniziativa;

   è indubitabile la gravità dei dati relativi a spopolamento e isolamento dei territori sardi, problematiche che i progetti di rigenerazione urbana avrebbero contribuito ad attenuare in modo significativo;

   il metodo scelto per la selezione dei beneficiari – in particolare il parametro cosiddetto Indice di vulnerabilità sociale e materiale (Ivsm) – è un criterio implementato dall'Istat, costituito da «un indicatore composito costruito attraverso la sintesi di sette indicatori riferiti alle dimensioni della vulnerabilità sociale e materiale ritenute più rilevanti» che avrebbe dovuto condurre a una semplificazione dell'analisi di fenomeni socio-economici in serie storica e territoriale, ma che è risultato del tutto inadeguato a cogliere specifiche criticità dei territori più marginali;

   è risultato particolarmente punitivo nei confronti della Sardegna, così come verso altre regioni del tutto escluse dalla graduatoria dei beneficiari –:

   se i Ministri interrogati per quanto di propria competenza, non ritengano opportuno integrare la misura già disposta con altra similare, che selezioni i comuni beneficiari attraverso indici che meglio evidenzino le criticità specifiche dei territori periferici;

   quali iniziative intendano intraprendere al fine di integrare le risorse disponibili per investimenti in progetti di rigenerazione urbana con l'obiettivo di finanziare tutti i progetti ammissibili valutati secondo nuovi e diversi parametri che tengano conto della effettiva marginalità dei territori sardi;

   se non ritengano opportuno stabilire criteri differenti rispetto all'utilizzo del solo Ivsm per la formazione delle graduatorie di ripartizione dei finanziamenti previsti dai bandi del Pnrr, garantendo opportunità di sviluppo a tutti i Comuni italiani.
(4-00028)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 10 marzo 2023
nell'allegato B della seduta n. 66
4-00028
presentata da
GHIRRA Francesca

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, relativo al tema dei finanziamenti previsti in favore dei comuni per progetti di rigenerazione urbana, si rappresenta quanto segue.
  Nel richiamare preliminarmente la cornice legislativa di riferimento, si evidenzia che la legge del 27 dicembre 2019, n. 160, ha previsto specifiche linee di finanziamento per i comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, dedicate a progetti di rigenerazione urbana volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale. In particolare, sono stati stanziati 150 milioni di euro per il 2021, 250 per il 2022, 550 milioni per gli anni 2023 e 2024, 700 milioni per ciascuno degli anni dal 2025 al 2034.
  Lo scorso anno l'erogazione dei contributi in questione è stata attuata con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 21 gennaio 2021, a seguito di un'intesa sancita con l'ANCI in sede di Conferenza Stato-città e autonomie locali il 26 novembre del 2020. In quella sede si è convenuto di introdurre, tra i criteri per la selezione dei progetti, quello che fa riferimento all'indice di vulnerabilità sociale e materiale definito dall'Istat (Ivsm), in ragione della necessità di riconoscere una preferenza alle realtà locali più svantaggiate, in coerenza con le finalità dell'intervento legislativo.
  Si rammenta anche che, per corrispondere alle esigenze di ampliare la platea dei beneficiari, il legislatore è intervenuto successivamente con il decreto-legge del 1° marzo 2022, n. 17, grazie al quale sono state stanziate ulteriori risorse pari a 905 milioni di euro, che hanno consentito di finanziare tutte le opere che erano state ammesse alla graduatoria finale.
  Ulteriori interventi in materia sono stati disposti dalla legge del 30 dicembre 2021, n. 234, che, nell'estendere la categoria dei possibili beneficiari dei contributi, ha previsto per l'anno 2022 l'assegnazione di risorse per progetti di rigenerazione urbana pari a 300 milioni di euro in favore dei comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti che, in forma associata, superano detta soglia.
  La legge sopra richiamata prevede che, qualora l'entità delle richieste superi l'ammontare delle risorse, l'attribuzione sia effettuata in favore dei comuni che presentano un valore più elevato dell'indice di vulnerabilità sociale e materiale.
  Con il decreto interministeriale del 19 ottobre 2022 sono stati individuati i comuni beneficiari dei predetti contributi, per un importo complessivo di circa 297 milioni di euro, a fronte di istanze trasmesse da 5.268 enti locali e relative a progetti il cui importo complessivo è risultato ampiamente superiore alle risorse stanziate dalla legge.
  Tanto premesso, si assicura che le criticità segnalate nell'interrogazione sono all'attenzione del Governo. In particolare, il Ministero dell'interno, unitamente al Ministero dell'economia e delle finanze e in collaborazione con l'ANCI, ha valutato la possibilità di recuperare ulteriori risorse da destinare a interventi di rigenerazione urbana.
  Proprio al fine di corrispondere a tale esigenza, con la legge del 13 gennaio 2023, n. 6, in sede di conversione del decreto-legge del 18 novembre 2022, n. 176, è stato introdotto l'articolo 14-
quinquies, che istituisce, nello stato di previsione del Ministero dell'interno, un fondo per investimenti in rigenerazione urbana a favore dei comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, con una dotazione di 115 milioni di euro per l'anno 2025 e di 120 milioni di euro per l'anno 2026.
  I criteri di riparto del predetto fondo saranno individuati con decreto del Ministro dell'interno di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città e autonomie locali, da adottare entro il 30 giugno 2023, assicurando in ogni caso l'attribuzione delle risorse in proporzione al fabbisogno espresso da ciascuna regione, tenendo conto delle risorse assegnate ai sensi dell'articolo 1, comma 534, della legge 30 dicembre 2021 n. 234.
  Sono state anche vagliate possibili soluzioni per individuare un correttivo all'utilizzo del criterio dell'indice di vulnerabilità sociale e materiale, con l'obiettivo di assicurare una più equilibrata distribuzione regionale delle risorse disponibili in relazione alle istanze presentate.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Wanda Ferro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

piano di finanziamento

comune

organizzazione senza fini lucrativi