ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00020

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 4 del 25/10/2022
Firmatari
Primo firmatario: MACCANTI ELENA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 25/10/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COIN DIMITRI LEGA - SALVINI PREMIER 25/10/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 25/10/2022
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00020
presentato da
MACCANTI Elena
testo di
Martedì 25 ottobre 2022, seduta n. 4

   MACCANTI e COIN. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   lo scorso fine settimana le giornaliste Carmela Giglio e Sandra Cecchi, tramite i propri canali social, hanno commentato l'elezione dei nuovi presidenti delle Camere con commenti ingiuriosi;

   nella seduta del 9 ottobre 2019, la Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi ha approvato una risoluzione su principi e linee guida sull'utilizzo dei social media da parte dei dipendenti e collaboratori della Rai, volte a regolare la gestione e l'utilizzo dei social network (quali facebook, twitter blog, chat, forum di discussione e strumenti similari) da parte del personale e dei collaboratori dell'azienda, in considerazione della rilevanza di tale mezzo di comunicazione, dell'impatto reputazionale che può avere sull'azienda e dell'effetto che può esercitare sugli utenti la comunicazione espressa da un dipendente del servizio pubblico;

   le linee guida, in particolare, specificano l'assimilabilità della diffusione del pensiero a mezzo dei social network alle dichiarazioni rese attraverso i tradizionali strumenti di comunicazione di massa (giornali, radio, televisione) e richiamano i giornalisti alla ferma applicazione delle condotte poste in essere, del «Testo unico dei doveri del giornalista» che, all'articolo 2, lettera g), prevede l'osservanza dei principi deontologici nell'uso di tutti gli strumenti di comunicazione, ivi compresi i social network;

   le medesime, inoltre, raccomandano al personale e ai collaboratori di adottare ogni cautela affinché i pensieri espressi, i toni utilizzati e i contenuti condivisi sui social network – anche se provenienti da terzi – siano rispettosi dei principi di cui al Contratto nazionale di servizio quali l'imparzialità, l'indipendenza, il pluralismo, il principio di legalità, il divieto di discriminazione, il rispetto della dignità della persona, il contrasto ad ogni forma di violenza;

   il Codice etico del gruppo Rai prescrive ai dipendenti, collaboratori, consulenti, fornitori e partner di adeguare le proprie azioni e i propri comportamenti ai princìpi, obiettivi ed impegni in esso previsti e determina che ogni sua violazione «comporterà l'adozione di provvedimenti disciplinari, proporzionati in relazione alla gravità e/o recidività della mancanza o al grado della colpa» (articolo 13), nel rispetto del «Regolamento di Disciplina» redatto ai sensi dell'articolo 7 della legge 20 maggio 1970, n. 300 e delle disposizioni contenute nei Ccnl di lavoro applicabili;

   la Rai deve sempre garantire il rigore, la considerazione e il rispetto da parte dei suoi giornalisti, degli operatori del servizio pubblico e dei propri ospiti se non altro per il rispetto che si deve alla pluralità del pubblico televisivo e, nel caso specifico, dei telespettatori che contribuiscono, al mantenimento della Rai attraverso il pagamento del canone –:

   se il Ministro interrogato, per quanto di competenza, non ritenga opportuno valutare la possibilità di inserire nel prossimo contratto nazionale di servizio tra il Ministero dello sviluppo economico e la Rai disposizioni puntuali volte ad evitare il ripetersi di fatti quali quelli esposti in premessa.
(4-00020)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

risoluzione

elezioni presidenziali

lotta contro la discriminazione