ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00372

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 97 del 04/05/2023
Firmatari
Primo firmatario: SCERRA FILIPPO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/05/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BALDINO VITTORIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/05/2023
CONTE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 04/05/2023
PELLEGRINI MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 04/05/2023
APPENDINO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 04/05/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 04/05/2023
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 04/05/2023
Attuale delegato a rispondere: AFFARI EUROPEI, IL SUD, LE POLITICHE DI COESIONE E IL PNRR delegato in data 08/05/2023
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00372
presentato da
SCERRA Filippo
testo di
Giovedì 4 maggio 2023, seduta n. 97

   SCERRA, BALDINO, CONTE, PELLEGRINI e APPENDINO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   il 3 maggio 2023 il Commissario europeo per il mercato unico, Thierry Breton, ha presentato la proposta di regolamento «Act in Support of Ammunition Production» (ASAP) volta ad incrementare la produzione di armamenti impiegando fondi dell'Unione europea. Si tratterebbe di cinquecento milioni di euro l'anno destinati alla produzione di un milione di munizioni d'artiglieria, munizioni terra-terra e missili;

   in particolare, le risorse menzionate sono a valere per 260 milioni di euro sul Fondo europeo per la difesa (EDF) e per 240 milioni di euro su «European defence industry reinforcement through common procurement act» (Edirpa);

   secondo le dichiarazioni rilasciate dal Commissario Breton, «l'attuale produzione nel settore della difesa dell'Unione è adattata al tempo di pace», sostenendo che l'aggressione russa nei confronti dell'Ucraina «ha cambiato il paradigma» ed ora per le imprese del settore la sfida è «affrontare un aumento della domanda nel settore delle munizioni e dei missili, che richiede loro di produrre di più e più velocemente». Sostanzialmente, a parere degli interroganti, si sta spostando l'asse dell'azione europea dalla promozione della pace, dei suoi valori e del benessere dei suoi cittadini verso un'economia centrata sulla guerra;

   il provvedimento descritto fa seguito al piano messo a punto dall'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, approvato dai Paesi membri il 20 marzo a Bruxelles, che prevede 2 miliardi di euro per aumentare le forniture militari da inviare all'Ucraina e dando, altresì, modo ai Paesi degli Stati membri di poter reintegrare le proprie scorte;

   il Commissario Breton ha inoltre dichiarato, in merito alle risorse a disposizione, che stanno liberando finanziamenti dai fondi di coesione e dai fondi del Recovery and Resilience Facility da destinare agli Stati membri che «desiderano co-finanziare la loro industria della Difesa». Stando a quanto affermato dal Commissario il Recovery fund «è stato specificatamente costruito per tre principali azioni: la transizione verde, la transizione digitale e la resilienza. Intervenire puntualmente per sostenere progetti di industriali che vanno verso la resilienza, compresa la difesa, fa parte di questo terzo pilastro»;

   tale decisione avrebbe anche nefaste conseguenze sulle condizioni di lavoro degli operai del settore dell'industria della difesa. Nell'atto in oggetto, infatti, è prevista la possibilità per gli Stati membri, al fine di accelerare la produzione, di derogare alla direttiva dell'organizzazione dell'orario di lavoro per prolungare i turni e facilitare la continuità della produzione;

   a parere degli interroganti, tale impostazione è completamente fuorviante rispetto al Piano nazionale di ripresa e resilienza, che è lo strumento principale di ripresa e rilancio dell'economia del Paese provato dalla recente pandemia –:

   se non ritengano che la proposta di regolamento descritta in premessa possa mettere a rischio il raggiungimento degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza volti principalmente alla ripresa economica e al rilancio del Paese e se intendano usare realmente tali risorse per la produzione di armamenti.
(3-00372)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rilancio economico

condizioni e organizzazione del lavoro

orario di lavoro