ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00148

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 46 del 31/01/2023
Firmatari
Primo firmatario: TODDE ALESSANDRA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 31/01/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 31/01/2023
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00148
presentato da
TODDE Alessandra
testo di
Martedì 31 gennaio 2023, seduta n. 46

   TODDE. — Al Ministro della giustizia, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il 25 dicembre 2017 avveniva la tragica morte dei fratelli Francesco e Matteo Pintor, rispettivamente di 23 e 16 anni, a causa di un incidente stradale avvenuto nel tratto tra il km 63+700 e il km 64+700 della strada statale 129, cosiddetta «trasversale sarda». La vicenda, oltre che aver suscitato l'attenzione della società civile e dei rappresentanti politici, è stata oggetto di una battaglia civile che, grazie al ruolo svolto da un'associazione non a scopo di lucro costituitasi ad hoc, ha condotto all'approvazione di un progetto di rettifica plano altimetrica del tratto stradale interessato dal suddetto incidente. Infatti, tale modifica del tracciato si è resa necessaria alla luce della non conformità del tratto stradale rispetto al decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 5 novembre 2001;

   il sinistro che ha coinvolto la vettura sulla quale viaggiavano i fratelli Pintor parrebbe imputabile esclusivamente alla conformazione del guard-rail che, sfondando l'abitacolo del veicolo, ha ucciso i due giovani. Alla luce di ciò, le cause dell'incidente, come confermate dalle numerose perizie svolte, sono riconducibili all'omissione, da parte del gestore del tracciato stradale, delle azioni che avrebbero garantito la sicurezza ed evitato la fatalità del sinistro. Infatti, le medesime perizie svolte hanno confermato come «un doppio terminale sovrapposto curvo e concavo al posto di quello dritto non avrebbe reso l'evento così nefasto»;

   come statuito dalla Corte di Cassazione nella sentenza n. 9547 del 2015: «la custodia esercitata dal proprietario o gestore della strada non è limitata alla sola carreggiata, ma si estende anche agli elementi accessori o pertinenze, ivi comprese eventuali barriere laterali, con funzione di contenimento e protezione della sede stradale». Tuttavia, a oggi risulta difficoltoso, in sede penale, dimostrare l'effettiva responsabilità dei soggetti gestori delle reti stradali rispetto alla mancata messa in sicurezza delle stesse;

   la circolare operativa del Ministero dell'interno 300/A/2251/16/124/68, dando informazioni applicative sulla legge 23 marzo 2016, n. 41 (recante l'inserimento nel codice penale dell'articolo 589-bis, rubricato omicidio stradale), prevede al punto 1.1 che: «Il reato può essere commesso da chiunque viola le norme che disciplinano la circolazione stradale, che sono costituite da quelle del codice della strada e delle relative disposizioni complementari. In virtù di tale previsione, il reato ricorre in tutti i casi di omicidio che si sono consumati sulle strade, come definite dall'articolo 2 comma 1, codice della strada, anche se il responsabile non è un conducente di veicolo. Infatti, le norme del codice della strada disciplinano anche comportamenti posti a tutela della sicurezza stradale relativi alla manutenzione e costruzione delle strade e dei veicoli»;

   a tal riguardo, si segnala come il Consiglio di Stato, con la pronuncia n. 567 del 7 marzo 2017 ha dichiarato inammissibile un ricorso dell'Anas contro la predetta circolare attuativa;

   tuttavia, in sede di applicazione giurisdizionale della normativa in materia di omicidio stradale non sembra esserci sufficiente chiarezza circa l'ambito di applicazione soggettiva e oggettiva del suddetto articolo 589-bis, conducendo a una situazione di incertezza e, potenzialmente, di mancata applicazione dell'istituto dell'omicidio stradale nei confronti dei soggetti gestori delle infrastrutture stradali –:

   quali iniziative di carattere normativo intendano adottare i Ministri interrogati al fine di prevedere meccanismi sanzionatori e preventivi di atteggiamenti omissivi dei gestori delle reti stradali che possano condurre alla presenza di elementi di pericolosità oggettiva delle infrastrutture;

   quali iniziative, anche di carattere normativo intendano adottare al fine di garantire piena applicazione dell'articolo 589-bis del codice penale anche nei confronti dei soggetti gestori delle infrastrutture stradali;

   quali iniziative anche di carattere normativo, intendano adottare al fine di prevedere strumenti di prevenzione degli incidenti stradali.
(3-00148)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

infrastruttura dei trasporti

rete stradale

codice della strada