ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00131

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 89 del 18/04/2023
Firmatari
Primo firmatario: BARZOTTI VALENTINA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/04/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 16/04/2023
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-00131
presentato da
BARZOTTI Valentina
testo di
Martedì 18 aprile 2023, seduta n. 89

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:

   v'è una problematica diffusa in provincia di Cremona, che riguarda centinaia di lavoratori assunti dalle cooperative accreditate presso l'Azienda speciale consortile per i servizi alla persona dell'ambito territoriale Cremasco (Comunità Sociale Cremasca a.s.c., indicata d'ora in poi con CSC a.s.c.);

   la problematica riguarda la figura degli educatori professionali che, pur essendo laureati e/o pur essendo in possesso dei titoli per svolgere le mansioni di educatori professionali in base alla legge nazionale (legge Iori n. 205 del 2017) o a quella regionale (all. A deliberazione XI 6443 regione Lombardia seduta 31 maggio 2022), e pur svolgendo tali mansioni, in violazione dell'articolo 47 del Ccnl, vengono inquadrati illegittimamente dalle cooperative accreditate da CSC a.s.c. al livello D1 anziché al livello D2, con un significativo danno economico (più di 80,00 euro mensili) e non solo;

   tale condotta illegittima è confermata dai dati forniti dal consorzio cremasco in data 9 luglio 2021;

   è il caso degli educatori che si occupano di assistenza domiciliare ai minori. Essi devono essere per legge «Educatori professionali» e dunque essere inquadrati al livello D2 del Ccnl. Tale requisito è ritenuto essenziale anche dal consorzio cremasco approvato dall'assemblea dei sindaci di Crema in data 24 settembre 2013. Dai dati forniti dal consorzio nel luglio 2021 emerge, invece, che su n. 46 educatori professionali impiegati in ADM 42 sono stati inquadrati al livello D1 anziché al livello D2;

   il fenomeno del sotto-inquadramento degli educatori professionali da parte delle cooperative accreditate da CSC a.s.c. riguarda anche gli educatori che lavorano nel Servizio assistenza per l'autonomia personale degli alunni disabili. Nel 2021 su n. 88 educatori impiegati da una sola cooperativa del cremasco nel servizio SAAP solo 2 sono stati inquadrati al livello D2 mentre 86 sono inquadrati al livello D1;

   la necessità di essere inquadrati come D2 al posto di D1 è comprovata anche dalla cosiddetta «indennità di mansione» presente nella busta paga dei lavoratori, mantenendo loro comunque l'inquadramento errato in D1; i lavoratori svolgono infatti l'attività di educatori professionali in maniera effettiva e continuativa;

   di tale situazione il consorzio dei comuni del cremasco è stato portato a conoscenza da tempo con più atti e comunicazioni formali, ma nulla ha fatto fino ad ora, giustificandosi erroneamente di non essere competente ad intervenire;

   diverse richieste di intervento a tutela dei lavoratori sono state avanzate anche all'Ispettorato del lavoro di Crema, accompagnate da copiosa documentazione, tanto da consiglieri comunali regionali eletti, tanto da un'organizzazione sindacale. Queste comunicazioni, tuttavia, non hanno sortito alcun effetto poiché l'Ispettorato chiede – anche solo per partire – la denuncia dei lavoratori attraverso uno specifico modulo di segnalazione individuale ovvero Mod. INL31;

   è evidente, però, che i lavoratori possono essere frenati dalla paura di subire ritorsioni e di perdita del posto di lavoro nonché dalle difficoltà di reperirne un altro dal momento che il fenomeno riguarda l'intero territorio del Cremasco;

   pertanto, l'intervento dell'Ispettorato non può essere confinato negli angusti limiti di una risposta alla richiesta di segnalazioni individuali, essendovi un obbligo giuridico di attivazione una volta che l'Ufficio sia venuto a conoscenza di fatti gravi e diffusi territorialmente. Limitare l'attività dell'Ispettorato a mera risposta su impulso del lavoratore significa perlomeno mortificare le funzioni ed il ruolo dell'ufficio;

   è recentissima notizia – comunicata formalmente ai lavoratori il giorno 11 aprile 2023 da parte di una cooperativa accreditata presso CSC – l'adeguamento dei livelli contrattuali dei lavoratori, con il passaggio, dovuto per legge da tempo, da D1 a D2, con decorrenza dal 1° febbraio 2023;

   se siano i Ministri interpellati a conoscenza della problematica esposta e se la condividano, e quali iniziative, per quanto di competenza, intendano intraprendere per: a) accertare l'estensione del fenomeno denunciato nel territorio Cremasco attraverso l'ispettorato del lavoro con controlli specifici sul corretto inquadramento contrattuale di tutti i lavoratori (di tutte le cooperative accreditate presso CSC) e le relative mansioni, b) sanare nel più breve tempo possibile questo grave vulnus ai diritti dei cittadini e dei lavoratori; c) stabilire, per tutti i lavoratori interessati delle cooperative accreditate, il corretto inquadramento nel livello D2; d) di prevedere i corretti e dovuti indennizzi per tutto il tempo di sotto inquadramento in D1.
(2-00131) «Barzotti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

contratto di lavoro

conseguenza economica