ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00130

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 89 del 18/04/2023
Firmatari
Primo firmatario: CIOCCHETTI LUCIANO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 03/04/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY delegato in data 03/04/2023
Stato iter:
23/10/2023
Fasi iter:

SOLLECITO IL 06/07/2023

RITIRATO IL 23/10/2023

CONCLUSO IL 23/10/2023

Atto Camera

Interpellanza 2-00130
presentato da
CIOCCHETTI Luciano
testo di
Martedì 18 aprile 2023, seduta n. 89

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro delle imprese e del made in Italy, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:

   Alitalia Servizi s.p.a. in amministrazione straordinaria è stata una società italiana attiva nel settore del trasporto aereo, occupandosi di manutenzione e revisione di aeromobili, operazioni aeroportuali ed handling, servizi amministrativi, informatici e telecomunicazioni;

   la compagnia nasce il 10 novembre 2004 diventa operativa dal 1° maggio 2005, con la riorganizzazione della holding Alitalia che le conferisce i rami d'azienda relativi ai servizi strumentali e di supporto al volo, quali manutenzione aeronautica, assistenza aeroportuale, information technology, call center, servizi condivisi, servizi di manutenzione e gestione del patrimonio immobiliare, asset valutati circa 315 milioni di euro. Per questo motivo l'impresa era nota anche come AZ Service, entità diversa rispetto ad Alitalia (AZ Fly), a cui rimanevano in capo le operazioni di volo (piloti e assistenti), la gestione della flotta e le attività commerciali;

   Alitalia, per contratto, doveva approvvigionarsi in via esclusiva presso Alitalia Servizi. Ad Alitalia Servizi, invece, era consentito muoversi liberamente sul mercato. Tuttavia, l'84 per cento del fatturato Alitalia Servizi era dovuto ai rapporti con Alitalia;

   secondo la sentenza di primo grado del tribunale di Roma, 28 settembre 2015, le tariffe che Alitalia Servizi applicava ad Alitalia erano superiori a quelle di mercato e comunque la scissione cagionò inefficienze produttive, duplicazioni di funzioni di controllo, conflittualità interna, carenze nei flussi informativi cui sono conseguiti solo diseconomie. Gli imputati, condannati tra le altre cose a risarcire Alitalia Servizi, hanno presentato appello e il processo e ancora in corso;

   l'obiettivo del piano industriale era quello di aprire tali business a nuovi partner industriali insieme ai quali poi condurre le attività, senza successo a causa delle proteste dei sindacati, nonostante fossero stati firmati accordi con Almaviva (call center), Accenture (servizi amministrativi) e Eds (Ict) e create le società veicolo in cui conferire le attività da vendere (Call Center 2006 s.r.l., Servizi Condivisi 2006 s.r.l., Servizi Informatici 2006 s.r.l.);

   nel novembre 2005 Alitalia cede il 49 per cento delle azioni a Fintecna, per 167 milioni di euro; nel 2007 Fintecna versa altri 43 milioni per ricapitalizzare l'azienda. Nel 2009 viene rilevata da Alitalia – Compagnia Aerea Italiana al prezzo di 57 milioni di euro. Ad oggi, formalmente, è ancora esistente, sottoposta a procedura di amministrazione straordinaria;

   la procedura commissariale di Alitalia Servizi ha avuto inizio nel 2008; con l'autorizzazione del tribunale fallimentare, ha effettuato un primo piano di ripartizione parziale dei crediti nel 2013;

   un secondo piano di ripartizione dei crediti autorizzati dal tribunale fallimentare è stato depositato nella cancelleria del tribunale stesso, nel mese di agosto 2020;

   questo secondo piano di ripartizione, che prevede il pagamento del 100 per cento dei creditori ammessi con privilegio ex articolo 2751-bis, n. 1 del codice civile e con privilegio ex articolo 2751-bis, n. 2 del codice civile, dopo 26 mesi non era ancora stato dichiarato esecutivo dal giudice delegato della quattordicesima Sezione civile fallimentare;

   la procedura ha confermato, formalmente, la presenza di un'opposizione al riparto di un solo creditore rispetto agli altri 6000 creditori riconosciuti dal tribunale fallimentare come aventi diritto. Il nuovo piano di ripartizione, è stato redatto dai commissari in data 4 aprile 2022 ed il giudice delegato, Dottoressa Francesca Vitale (Tribunale di Roma Sezione fallimentare amministrazione straordinaria n. 4/2008 – Alitalia Servizi s.p.a.) ha ordinato il deposito in cancelleria il 30 maggio 2022, inoltre, ha ordinato di darne avviso a tutti i creditori. L'importo per onorare i crediti riconosciuti dal tribunale è disponibile ed accantonato dai commissari. Dopo 7 mesi, a fronte di ripetute richieste tramite Pec alla struttura commissariale circa l'esecutività del piano di ripartizione è stato risposto, sempre via Pec, che il giudice delegato non ha ancora reso esecutivo il piano di ripartizione, senza ulteriori informazioni sulle ragioni della mancata esecutività;

   circa 6000 (seimila) creditori sono in attesa dal 2008 –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto rappresentato in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, intendano adottare per salvaguardare gli interessi legittimi di seimila creditori.
(2-00130) «Ciocchetti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

firma di accordo

politica industriale

sicurezza aerea