ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00124

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 89 del 18/04/2023
Firmatari
Primo firmatario: FOTI TOMMASO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 18/04/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CALOVINI GIANGIACOMO FRATELLI D'ITALIA 18/04/2023
TREMONTI GIULIO FRATELLI D'ITALIA 18/04/2023
CAIATA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 18/04/2023
GARDINI ELISABETTA FRATELLI D'ITALIA 18/04/2023
DI GIUSEPPE ANDREA FRATELLI D'ITALIA 18/04/2023
LOPERFIDO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 18/04/2023
MURA FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 18/04/2023
POZZOLO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 18/04/2023


Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Mozione 1-00124
presentato da
FOTI Tommaso
testo di
Martedì 18 aprile 2023, seduta n. 89

   La Camera,

   premesso che:

    ogni anno, il quarto sabato del mese di novembre, in Ucraina si commemorano le vittime dell'Holodomor, lo «sterminio per fame» di milioni di ucraini;

    il termine Holodomor proviene dalla espressione ucraina moryty holodom, dalla combinazione delle parole ucraine holod (carestia) e moryty (uccidere), a indicare la volontà di infliggere la morte per fame;

    anche a seguito della collettivizzazione agraria attuata dal dittatore sovietico Stalin – al fine di liquidare anche i kulaki, ossia i contadini più agiati, come coltivatori diretti e piccoli proprietari terrieri – la carestia cominciò a manifestarsi già nel 1932;

    tale situazione fu volutamente e ulteriormente aggravata da una dura politica di requisizione del raccolto e di gravi limitazioni alla mobilità per coloro che intendevano spostarsi verso la città in cerca di cibo, associata alla deportazione massiccia dei kulaki, che comportò un ulteriore drastico calo della produzione e innescando rivolte contadine in varie zone dell'Ucraina;

    l'Holodomor determinò, nel periodo gennaio-giugno 1933 circa quattro milioni di vittime rispetto alle 200.000 del 1932, distruggendo una parte significativa della popolazione della Repubblica sovietica ucraina. Si stima che un quarto della popolazione rurale, tra uomini, donne e bambini sia stata sterminata;

    l'Holodomor pertanto ebbe luogo in un contesto dominato dalla volontà di Stalin di punire con la fame e con il terrore un certo numero di gruppi nazionali ed etnico-sociali ritenuti pericolosi o potenzialmente tali e che, come tutti gli indicatori quantitativi dimostrano, tanto la punizione che il terrore toccarono, per le ragioni precedentemente elencate, il loro culmine in Ucraina, dove si trasformarono in un fenomeno qualitativamente differente da una pur tragica carestia;

    il 29 novembre 2006 il Presidente ucraino ha firmato la legge votata dalla Verchovna Rada (Parlamento ucraino) che definisce l'Holodomor un evento provocato da precise e deliberate scelte politiche, riconoscendo il quarto sabato di novembre Giorno del ricordo per commemorarne le vittime. Nel 2008 è stato aperto in Ucraina il Museo nazionale del Genocidio dell'Holodomor;

    nel recente G20 svoltosi a Bali, il Presidente dell'Ucraina, intervenendo in videocollegamento, ha proposto di estendere sine die l'accordo che consente le esportazioni del grano ucraino. Un annuncio che arriva proprio in concomitanza dell'anniversario dell'Holodomor;

    come recita la risoluzione 2019/2819(RSP) del Parlamento europeo del 19 settembre 2019 sull'importanza della memoria europea per il futuro dell'Europa «la memoria delle vittime dei regimi totalitari, il riconoscimento del retaggio europeo comune dei crimini commessi dalla dittatura comunista, nazista e di altro tipo, nonché la sensibilizzazione a tale riguardo, sono di vitale importanza per l'unità dell'Europa e dei suoi cittadini e per costruire la resilienza europea alle moderne minacce esterne»;

    il ricordo del tragico passato che accomuna gli europei è strumento concreto per onorare le vittime e avviare un reale percorso di riappacificazione basato su verità oggettive e incontrovertibili;

    in tale prospettiva anche il riconoscimento dell'Holodomor come genocidio è elemento fondamentale dell'identità nazionale ucraina dopo lo scioglimento dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, un'identità basata sulla sofferenza e che ha perciò respinto possibili derive oppressive e favorito l'affermarsi dei valori dello Stato di diritto, della democrazia e dell'aspirazione a entrare a far parte dell'Unione europea;

    nel corso degli anni, numerosi sono stati gli atti adottati da diversi organismi, al duplice fine di rendere noto all'opinione pubblica quanto successo al popolo ucraino nello scorso secolo per volontà del dittatore comunista Stalin e di sottrarre l'Holodomor all'inevitabile oblio. Nello specifico è opportuno evidenziare i seguenti:

     a) la Convenzione delle Nazioni Unite per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio, che mette al bando il genocidio e obbliga gli Stati ad implementare l'applicazione di tale divieto;

     b) la legge ucraina concernente «l'Holodomor del 1932-1933 in Ucraina», adottata il 28 novembre 2006 che commemora ufficialmente il genocidio subito dal popolo ucraino;

     c) la raccomandazione del Parlamento europeo del 20 novembre 2007 destinata al Consiglio sul riconoscimento dell'Holodomor, la carestia artificiale del 1932 in Ucraina, come genocidio contro il popolo ucraino;

     d) la risoluzione del Parlamento europeo del 23 ottobre 2008 sulla commemorazione dell'Holodomor, la carestia artificiale del 1932-1933 in Ucraina che ha riconosciuto «l'Holodomor quale spaventoso crimine contro il popolo ucraino e contro l'umanità»;

     e) la dichiarazione del Presidente del Parlamento europeo del 21 novembre 2007, che ha segnato l'inizio della commemorazione del 75° anniversario della grande carestia Holodomor in Ucraina;

     f) la dichiarazione finale e le raccomandazioni della decima riunione del comitato parlamentare di cooperazione Unione europea-Ucraina, adottate il 27 febbraio 2008, che riconoscono l'Holodomor come spaventoso genocidio ai danni degli ucraini e contro l'umanità e che condannano tali atti connotati dall'annientamento di massa e dalla violazione dei diritti umani;

     g) la «risoluzione sull'Holodomor del 1932-1933 in Ucraina» approvata dall'assemblea parlamentare dell'OSCE nella sessione annuale di Astana del 29 giugno-3 luglio 2008 e trasmessa alla Camera dei deputati il 24 luglio 2008;

     h) la dichiarazione comune di condanna resa durante la 58a sessione plenaria dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite in occasione del 70° anniversario dell'Holodomor in Ucraina, sostenuta da 63 Stati, inclusi tutti gli Stati membri dell'allora Unione europea a 25;

    la molteplicità degli atti sopracitati e adottati a livello internazionale, rende evidente la necessità di promuovere ogni opportuna iniziativa al fine di non dimenticare il genocidio subito dal popolo ucraino,

impegna il Governo

1) a riconoscere ufficialmente e con ogni atto di competenza l'Holodomor come genocidio, adottando ogni conseguente iniziativa, d'intesa con il Parlamento della Repubblica italiana e con le istituzioni multilaterali di cui l'Italia è parte, per la promozione in Italia e all'estero della consapevolezza e del ricordo di quella tragedia.
(1-00124) «Foti, Calovini, Tremonti, Caiata, Gardini, Di Giuseppe, Loperfido, Mura, Pozzolo».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

omicidio

risoluzione

crimine contro l'umanita'