CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 7 febbraio 2019
139.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-01412 Cillis: Sul protocollo Italia-Cina per il trasporto aereo degli agrumi.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli colleghi, come noto, lo scorso gennaio il Ministro Centinaio ha siglato il nuovo protocollo per l'esportazione di agrumi a Pechino e, in occasione dell'incontro, le Autorità cinesi hanno confermato che, nelle more della firma, l'intesa su export agrumi per via aerea è già provvisoriamente applicabile ed i nostri produttori possono cominciare ad esportare.
  Ricordo che ad agosto 2018, attraverso la nostra Ambasciata a Pechino, le Autorità cinesi hanno comunicato di voler applicare il protocollo in questione esclusivamente ai limoni e alle varietà di arance rosse Tarocco, Sanguinelle e Moro.
  La problematica è stata ampiamente discussa a seguito di un'attenta disamina del testo in cui venivano chiaramente identificati i prodotti oggetto dell'accordo, vale a dire i frutti freschi di agrumi, incluse le varietà di arance a polpa rossa e i limoni prodotti nelle regioni italiane.
  D'altro canto, l'esclusione delle varietà di arance a polpa bionda dal protocollo non trova alcuna giustificazione di carattere tecnico, in quanto appartenenti alla stessa. Specie di quelle a polpa rossa, Citrus sinensis, quindi caratterizzate dagli stessi rischi fitosanitari.
  Ciò premesso, nonostante gli sforzi profusi per superare le resistenze da parte delle Autorità cinesi, il problema non è stato superato; si è quindi deciso di sottoscrivere comunque il protocollo per non pregiudicare le possibilità di esportazione delle varietà autorizzate già dall'attuale campagna commerciale e di promuovere un ulteriore confronto tecnico, volto a rimuovere al più presto il vincolo nei confronti delle varietà di arance non ancora autorizzate.
  Il settore agroalimentare ha un'importanza crescente nel quadro dei nostri rapporti con la Cina, e la firma di questo Accordo consentirà alla nostra agricoltura di approcciare un mercato dalle grandi potenzialità per le nostre esportazioni come quello cinese.

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-01413 Incerti: Sulle misure a sostegno delle aziende agricole e del settore agroalimentare della regione Emilia Romagna per i danni causati dall'ondata di gelo dello scorso inverno.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli colleghi, ricordo in premessa che la vigente normativa sul fondo di solidarietà nazionale di cui al decreto legislativo n. 102 del 2004 dispone espressamente, all'articolo 1, comma 3, che i relativi interventi compensativi possono essere attivati esclusivamente nel caso di danni a produzioni, strutture e impianti produttivi non inseriti nel piano assicurativo agricolo annuale.
  Gli eventi che hanno provocato ingenti danni alle produzioni e alle strutture aziendali tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo dello scorso anno nei territori della regione Emilia Romagna, così come in altre regioni del territorio nazionale, rientrano tra quelli per i quali era possibile sottoscrivere polizze assicurative agevolate da contributo pubblico fino al 70 per cento della spesa premi sostenuta dagli agricoltori.
  Tuttavia, il Ministero sta valutando le possibili soluzioni per andare incontro alle esigenze delle aziende ubicate nei territori colpiti.
  È evidente che l'adozione di possibili soluzioni deve necessariamente tenere conto della rilevanza dei danni subiti e dell'impatto di questi sull'economia delle zone colpite.

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ALLEGATO 3

Interrogazione n. 5-01414 Caretta: Sulla formazione dei nuovi organi sociali delle associazioni nazionali allevatori (ANA) e sui criteri di assegnazione dei finanziamenti pubblici.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli deputati, premetto che il settore delle Associazioni Allevatori è stato indirizzato verso una riorganizzazione, attraverso la revisione della legge n. 30 del 1991 sulla disciplina della riproduzione animale, portato a termine attraverso il decreto legislativo n. 52 dell'11 maggio 2018.
  Le principali novità introdotte riguardano: il riconoscimento degli «Enti selezionatori» quali soggetti deputati alla realizzazione e gestione di programmi genetici se in possesso di determinati requisiti; il riconoscimento del principio per cui la gestione dei libri genealogici e dei registri anagrafici è un necessario strumento della conservazione della biodiversità animale e della valorizzazione delle razze autoctone e quindi è necessaria l'iscrizione ai libri genealogici per poter vedere riconosciuto un animale di una specifica razza; la specializzazione delle attività e la separazione delle funzioni tra la raccolta dei dati zootecnici nelle aziende zootecniche; e la loro elaborazione, da parte degli Enti selezionatori, ai fini dell'attività di selezione.
  Ulteriormente: la costituzione di una Banca Dati Unica Zootecnica a livello nazionale e la definizione da parte di questo Ministero delle modalità di accesso ai relativi dati, utilizzabili anche per l'erogazione dei servizi di consulenza aziendale; la costituzione di un Comitato nazionale zootecnico (CNZ), che può essere articolata per attitudine produttiva con compiti di regolazione, standardizzazione e di indirizzo dell'attività di raccolta dei dati negli allevamenti.
  Uno degli aspetti cardine della nuova disciplina legislativa è quindi rappresentato dalla specializzazione delle attività, ovvero la separazione dei ruoli tra le Associazioni Nazionali Allevatori (ANA) e l'Associazione Italiana Allevatori (AIA), oltreché l'aggregazione dell'ANA in specifici comparti produttivi.
  Tale riforma legislativa ha inteso dare attuazione anche alla raccomandazione dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato del 10 marzo 2010, introducendo princìpi di concorrenza, terzietà ed indipendenza tra i soggetti che si occupano dei controlli negli allevamenti zootecnici e i soggetti che si utilizzano ai fini di miglioramento genetico del bestiame e tenuta dei libri genealogici.
  Inoltre, al fine di aumentare la concorrenza nel settore, è stato previsto che la raccolta dei dati in allevamento – finalizzata ad alimentare la Banca Dati Unica Zootecnica ed arricchire le informazioni da mettere a disposizione per l'erogazione dei servizi di consulenza aziendale – possa essere svolta senza maggiori oneri per la finanza pubblica anche su iniziativa di soggetti diversi da quelli citati in precedenza e in tal caso, in capo ai predetti soggetti, è stato comunque stabilito il necessario possesso di alcuni specifici requisiti.
  Evidenzio inoltre che le Associazioni Nazionali Allevatori (Enti selezionatori) che intenderanno accedere a contributi pubblici, saranno operativamente riorganizzate e accorpate per comparti produttivi (bovini da latte, bovini da carne, bufalini, equidi, ovi-caprini, suini) e dovranno Pag. 102associare direttamente gli allevatori (associazioni di primo grado) incrementando, in tal modo, la compartecipazione diretta allo svolgimento dei programmi genetici di miglioramento e/o conservazione del patrimonio zootecnico.
  Con riferimento poi al procedimento di ristrutturazione organizzativa avviato dalla Associazione Italiana Allevatori – AIA a mezzo della costituzione della «Federazione delle associazioni di razza» – a seguito di specifici approfondimenti operati dallo scrivente Ministero, per consentire che la citata riorganizzazione fosse in linea con le normative vigenti – sono state impartite precise disposizioni.
  Queste hanno riguardato la necessità di assicurare il carattere di non obbligatorietà della adesione alla citata Federazione, nonché di garantire – in conformità a quanto stabilito dal quadro normativo di riferimento – l'autonomia e l'indipendenza degli Enti selezionatori (ANA), non dovendo l'eventuale adesione alla Federazione da parte dei predetti Enti interferire in alcun modo con le attività dagli stessi espletate. Tale requisito di autonomia e indipendenza rappresenta peraltro condizione necessaria per ottenere il finanziamento delle attività relative alla Sottomisura 10.2 del «Programma di sviluppo rurale nazionale» 2014-2020.
  In ultimo, sono in corso di valutazione, le proposte di Statuto che gli Enti selezionatori (Associazioni nazionali allevatori) hanno avanzato a questo Ministero, ai sensi dell'articolo 6 comma 2 del decreto legislativo n. 52 del 2018 per le quali saranno tenuti nella dovuta considerazione i principi cardine di tutela dell'autonomia e indipendenza della ANA, nonché di tutela del diritto di rappresentanza dei nuovi associati (allevatori).

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ALLEGATO 4

Programma di lavoro della Commissione per il 2019 – Mantenere le promesse e prepararsi al futuro. COM(2018)800 final.

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2019. Doc. LXXXVI, n. 2.

Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1o gennaio 2019-30 giugno 2020) – Portare avanti l'agenda strategica, elaborato dalle future presidenze rumena, finlandese e croata. 14518/18

PROPOSTA DI PARERE DELLA RELATRICE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La XIII Commissione (Agricoltura),
   esaminati congiuntamente per le parti di competenza il Programma di lavoro della Commissione per il 2019 – Mantenere le promesse e prepararsi al futuro (COM(2018) 800 final), la Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2019 (Doc. LXXXVI, n. 2) e il Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1o gennaio 2019-30 giugno 2020) – Portare avanti l'agenda strategica, elaborato dalle future presidenze rumena, finlandese e croata (14518/18);
   preso atto dei contenuti del Programma di lavoro della Commissione per il 2019 e del Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea, elaborato dalle future presidenze rumena, finlandese e croata,
   con riferimento alla Relazione programmatica:
     apprezzato che, in tema di agricoltura, l'impegno primario del Governo sarà volto a perseguire, nel negoziato sul Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 e sulla riforma della PAC, «una ridefinizione degli stanziamenti destinati ai Fondi di coesione e alla Politica agricola comune, così da consentire quantomeno il mantenimento dei livelli di finanziamento, per assicurare una prospettiva di sviluppo dell'agricoltura italiana, considerata la centralità del settore primario nelle sfide della sicurezza alimentare globale e rispetto ai cambiamenti climatici»;
    giudicato con favore che l'Esecutivo abbia individuato tra gli obiettivi primari da perseguire in tale contesto il mantenimento di adeguate risorse finanziarie in grado di assicurare un equo reddito ai produttori agricoli e il perseguimento di azioni idonee a contribuire alla gestione dei rischi legati ai cambiamenti climatici, assicurando un efficace contributo della PAC alle tematiche climatico-ambientali;
    ritenuto opportuno l'impegno del Governo di riservare particolare attenzione ai Piani strategici nazionali, nonché alla normativa forestale e alla normativa sui fondi strutturali, perseguendo l'obiettivo di una decisa semplificazione delle procedure e del sistema di governance;
    valutato positivamente che, nella difesa degli interessi nazionali, il Governo intenda porre particolare attenzione sulla proposta di istituzione della OCM nei settori della carne e del latte, sui pagamenti Pag. 104diretti e gli aiuti accoppiati, sulla revisione della normativa per il settore vitivinicolo e il processo di standardizzazione della normativa internazionale ed europea sulla commercializzazione e i relativi parametri applicabili agli oli di oliva;
    apprezzato, inoltre, che, nell'ambito delle attività connesse all'attuazione del programma nazionale di sviluppo rurale, al fine di garantire l'attivazione completa delle misure, l'Esecutivo intenda dare ulteriore impulso alle azioni infrastrutturali per il razionale uso delle risorse irrigue, agli interventi relativi alla gestione del rischio e alla garanzia della stabilità dei redditi degli agricoltori, nonché agli investimenti relativi alla banda ultra larga;
    giudicato opportuno che il Governo intenda partecipare attivamente alla definizione della posizione dell'Unione nei negoziati internazionali in materia commerciale, garantendo in particolare la tutela dei prodotti agroalimentari italiani, la massima protezione delle indicazioni geografiche e l'abbattimento delle barriere sanitarie e fitosanitarie;
    apprezzato che, in merito all'agricoltura biologica, il Governo intenda contribuire attivamente alla definizione delle norme di secondo livello previste dal nuovo regolamento (UE) n. 848/2018, al fine di garantire il rigore delle norme senza che ciò comporti un appesantimento burocratico per le aziende, con particolare attenzione alle modifiche relative al regime di importazione, alla certificazione di gruppo per le piccole aziende e al tema delle contaminazioni con residui di sostanze non ammesse;
    considerato con estremo favore che, in tema di etichettatura dei prodotti alimentari, il Governo, nell'ottica di garantire maggiore trasparenza ai consumatori europei attraverso l'indicazione obbligatoria in etichetta dell'origine delle materie prime, intenda promuovere iniziative normative che rendano operativo tale obbligo per molti prodotti agricoli e agroalimentari, in linea con quanto previsto dal regolamento (UE) n. 1169/2011, e apprezzato, altresì, il rinnovato impegno dell'Esecutivo nel contrasto delle frodi sul web;
    valutato con favore che, con riguardo al settore della pesca, il Governo intenda proseguire nella concreta attuazione del Programma operativo del Fondo europeo per gli affari marittimi e per la pesca (FEAMP), al fine di assicurare un'ulteriore accelerazione della spesa, contribuire al negoziato sul nuovo regolamento FEAMP per il 2021-2027, puntando a una stabilità delle risorse assegnate e a una complessiva semplificazione del sistema, e che, in relazione al Programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura 2017-2019, nell'annualità in questione, il Governo intenda continuare a dare attuazione, in particolare, alle azioni ivi previste in materia di tutela dell'ecosistema marino e tutela della concorrenza e competitività delle imprese di pesca nazionali,

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PARERE FAVOREVOLE.