ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE CONCLUSIVA DI DIBATTITO 8/00016

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: del 13/02/2019
Risoluzione conclusiva di dibattito su
Atto numero: 7/00001
Atto numero: 7/00029
Atto numero: 7/00033
Atto numero: 7/00049
Firmatari
Primo firmatario: VIANELLO GIOVANNI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/02/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'ATTIS MAURO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/02/2019
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 13/02/2019
ANDREUZZA GIORGIA LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2019
LABRIOLA VINCENZA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/02/2019
VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 13/02/2019
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 13/02/2019
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 13/02/2019
DEIANA PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 13/02/2019
D'IPPOLITO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 13/02/2019
FEDERICO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 13/02/2019
FONTANA ILARIA MOVIMENTO 5 STELLE 13/02/2019
LICATINI CATERINA MOVIMENTO 5 STELLE 13/02/2019
MANCA ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 13/02/2019
RICCIARDI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 13/02/2019
ROSPI GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 13/02/2019
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 13/02/2019
TRAVERSI ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 13/02/2019
VARRICA ADRIANO MOVIMENTO 5 STELLE 13/02/2019
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 13/02/2019
CASSESE GIANPAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 13/02/2019
LUCCHINI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2019
BINELLI DIEGO LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2019
BAZZARO ALEX LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2019
DARA ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2019
PIASTRA CARLO LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2019
PATASSINI TULLIO LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2019
PETTAZZI LINO LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2019
COLLA JARI LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2019
BADOLE MIRCO LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2019
GOBBATO CLAUDIA LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2019
PAROLO UGO LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2019
D'ERAMO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2019
RAFFAELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2019
VALBUSA VANIA LEGA - SALVINI PREMIER 13/02/2019
DEL BASSO DE CARO UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 13/02/2019
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 13/02/2019
MORGONI MARIO PARTITO DEMOCRATICO 13/02/2019
ORLANDO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 13/02/2019
PELLICANI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO 13/02/2019
PEZZOPANE STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO 13/02/2019
MORETTO SARA PARTITO DEMOCRATICO 13/02/2019
POLIDORI CATIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/02/2019
GIACOMETTO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/02/2019
PORCHIETTO CLAUDIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/02/2019
MAZZETTI ERICA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/02/2019


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Stato iter:
13/02/2019
Fasi iter:

COLLEGA (RISCON) IL 13/02/2019

APPROVATO IL 13/02/2019

CONCLUSO IL 13/02/2019

Atto Camera

Risoluzione conclusiva 8-00016
presentato da
VIANELLO Giovanni
testo di
Mercoledì 13 febbraio 2019 in

7-00001 Labriola, 7-00029 Vianello, 7-00033 Andreuzza e 7-00049 Braga: Iniziative per il recupero ambientale e lo sviluppo produttivo dell'area di Taranto.

TESTO UNIFICATO DELLE RISOLUZIONI APPROVATO DALLE COMMISSIONI

  Le Commissioni VIII e X,
   premesso che:
    il territorio della provincia di Taranto (comprendente i comuni di Taranto, Crispiano, Massafra, Montemesola) è dichiarato «area ad elevato rischio di crisi ambientale» a seguito di una pluralità di provvedimenti, non attuativi degli obiettivi di riqualificazione, diversificazione economica e risanamento ambientale, per cui si impone un'azione strategica che protegga e valorizzi l'area delle isole Cheradi e del Mar Piccolo;
    i biotopi presenti comprendono zone umide, aree rupestri e boschive, tratti di corsi d'acqua, isole e tratti di costa sia di natura sabbiosa che rocciosa. Di particolare interesse sono le aree del Mar Piccolo, le saline, le isole Cheradi e la zona delle gravine. Le isole citate costituiscono un arcipelago che chiude a sud-ovest la darsena del Mar Grande di Taranto, parte del demanio militare, aperto alla balneazione, nel contesto di una ricca vegetazione tipicamente mediterranea, con peculiarità del tutto preziose e rare. L'area all'esterno della rada è compresa nel sito di interesse comunitario marino «IT9130008 – Posidonieto Isola di San Pietro – Torre Canneto». La parte marina è caratterizzata da fondali sabbiosi, detritico e roccia nuda, coralligeno e vaste praterie di zostera, cymodocea e posidonia. Si segnala una massiccia presenza di alghe, Pinne Nobilis, banchi di avannotti, molluschi e spugne, celenterati, vermi, tunicati, ricci, stelle marine, pesci di svariate specie e tartarughe caretta caretta. È nota la presenza di mammiferi quali il delfino, la stenella striata, il grampo, la balenottera e il capodoglio;
    il Mar Piccolo si connota per la presenza di siti di importanza comunitaria (Sic) terrestri come quello denominato «Mar piccolo» (IT9130004) e quello di «Masseria Torre Bianca» (IT9130002). A sud del secondo seno del Mar Piccolo in parziale sovrapposizione con l'oasi del Wwf e il SIC IT9130004 si estende la riserva regionale orientata «Palude La Vela» istituita con la legge regionale 15 maggio 2006, n. 11;
    già il decreto del Presidente della Repubblica del 23 aprile 1998, recante l'approvazione del piano di disinquinamento per il risanamento del territorio della provincia di Taranto, disponeva, con l'obiettivo di protezione e valorizzazione di aree ad elevato pregio ambientale, l'istituzione di «una riserva naturale dell'area delle Isole Cheradi comprendente le isole (riserva naturale) ed i fondali prospicienti (riserva marina)». Il citato disposto, tuttavia, è rimasto a tutt'oggi disatteso;
    il 20 dicembre 2017 è stato sottoscritto un protocollo d'intesa che prevede interventi per 40 milioni di euro per il risanamento ambientale di Taranto, dal mar Piccolo al quartiere Tamburi: nello specifico, 34 milioni di euro sono destinati a finanziare il primo e il secondo stralcio degli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione del bacino del mar Piccolo;
    l'inerzia e la noncuranza verso queste aree, che presentano indubbie peculiarità ecosistemiche, hanno prodotto ingenti danni sia ambientali che alle attività economiche della zona;
    viene in rilievo innanzitutto la grave situazione sofferta dal comparto della mitilicoltura in Puglia. Negli ultimi anni, a fronte di un notevole incremento della capacità produttiva del nostro Paese, si è assistito ad una progressiva diminuzione sia della redditività di impresa – a causa in primo luogo del vertiginoso aumento del carburante – sia del valore della produzione a livello regionale, in quanto il prezzo di vendita è rimasto pressoché invariato, o si è addirittura livellato verso il basso, fino a raggiungere anche 0,38 euro al chilogrammo. I costi di produzione però sono aumentati anche per la necessità di adeguarsi all'avvento delle nuove tecniche produttive e per gli oneri derivanti dall'osservanza delle norme di carattere igienico-sanitario. Il settore è inoltre danneggiato da criticità ambientali e da forme di abusivismo;
    gli addetti del settore sono fortemente in calo dal 2011: attualmente sono circa 500/600 fra regolari e abusivi (questi ultimi per circa il 40/50 per cento operativi nel secondo seno), mentre fino a qualche anno fa si contavano circa 1.500 addetti. Le 80 licenze concesse sono state rilasciare ad aziende con lavoratori da 3 a 10 unità. Purtroppo, da fonti di stampa si apprende della persistenza di illecite coltivazioni di mitili da parte degli abusivi, pronti per la commercializzazione ed il consumo, oggetto di sequestro, mettendo a serio rischio la salute delle persone e certificando la normalizzazione dell'illegalità;
    il commissario straordinario per la bonifica di Taranto, Vera Corbelli, sta affrontando nel suo insieme e nella sua complessità le molte criticità del Mar Piccolo attraverso una efficace azione sinergica che coinvolge le associazioni e gli operatori del settore con l'obiettivo della valorizzazione ambientale e anche del sistema socio-economico e produttivo. Ha altresì avviato un'intesa, coinvolgendo anche gli operatori del settore, al fine di istituire un osservatorio, denominato «Galene», per la ricerca e la conoscenza delle biodiversità e la promozione e valorizzazione del Mar Piccolo e delle attività di pesca e della mitilicoltura tarantina. Osservatorio, questo, che tuttavia non ha trovato finora formale istituzione;
    l'impatto della descritta situazione ambientale lo si evince anche dai dati economici del 2017 sulle presenze turistiche nella provincia di Taranto: i vari osservatori ci confermano come, a fronte di una percentuale regionale di esercizi dell'11 per cento, con un aumento del 12 per cento rispetto all'anno precedente, si contrapponga una riduzione dei posti letto dello 0,7 per cento, portando la quota provinciale al 7,4 per cento;
    un'analisi sul turismo nei parchi nazionali italiani, svolta dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in collaborazione con Federparchi, Fondazione per lo sviluppo sostenibile e Unioncamere, evidenzia il prezioso patrimonio naturale e culturale che i parchi nazionali possiedono nella prospettiva di migliorare la promozione dei territori e rafforzare la governance per una più efficace gestione della fruizione turistica. A livello internazionale, un importante richiamo agli obiettivi di sostenibilità per il settore turistico sono riportati nell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. In Italia, nel 2017, i «turisti green» hanno visto una crescita media del 4 per cento, spinto soprattutto dagli arrivi internazionali, ed in particolare sono i parchi e le aree protette ad attrarre di più. Dal 2007 a oggi le presenze nelle strutture ricettive vicine alle aree protette sono aumentate del 7 per cento, con un fatturato in crescita del 21 per cento;
    la risorsa «mare» dovrebbe rappresentare il volano per patrocinare e sostenere una visione economica sostenibile per il futuro di Taranto a cominciare dal turismo green legato alla presenza di parchi e aree protette, ovvero a produzioni sempre più sostenibili;

impegna il Governo:

   ad assumere iniziative per l'istituzione di una riserva naturale statale e per l'inclusione fra le aree di reperimento ai sensi della legge 394/1991 per l'istituzione di un'area marina protetta nelle aree terrestre e marina delle Isole Cheradi, previa realizzazione delle azioni di bonifica, laddove necessarie, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 23 aprile 1998, ad eccezione delle aree addestrative e operative in uso alla Marina Militare, al fine di non interferire con le attività d'istituto della Forza Armata;
   ad assumere le necessarie iniziative, affinché, venga fin d'ora valutato l'inserimento nell'area protetta che sarà istituita, della porzione del territorio comprendente le aree che sono Siti di interesse comunitario a terra (riserva naturale) ed i fondali dei due seni del Mar Piccolo (riserva marina), compatibilmente con le attività di mitilicoltura e condizionando le modalità di fruizione agli interventi di bonifica in corso di attuazione;
   ad assumere iniziative, anche per il tramite del Commissario straordinario per la bonifica di Taranto, per completare il risanamento ambientale in modo tale che si producano effetti anche per la tutela della salute dei cittadini, aumentando il controllo da parte delle forze dell'ordine e promuovendo l'Osservatorio sulla sostenibilità del Mar Piccolo, denominato «Galene», già in fase di predisposizione per opera del medesimo commissario;
   ad assumere iniziative, anche di tipo normativo primario e regolamentare, al fine di introdurre semplificazioni amministrative di tipo procedimentale, gestionale ed economico, tese a consentire la realizzazione più celere, nel rispetto dei diritti di accesso, imparzialità, concorrenza e leale collaborazione istituzionale, degli interventi curati dal Commissario per la bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'intera area di Taranto in ossequio ai principi di efficienza, efficacia ed economicità;
   ad assumere iniziative per la pianificazione e lo sviluppo in materia turistica, rafforzando la rete territoriale ed intersettoriale tra operatori di settori ed istituzioni, tramite la pianificazione ed il coordinamento fra le attività del suddetto Commissario e le imprese di zona, instaurando nuove strategie di accordo che possano valorizzare le attività delle piccole e medie imprese del turismo;
   ad assumere iniziative per assicurare la riconversione economica dell'area di Taranto, anche con riferimento alla filiera della mitilicoltura in quanto settore capace di mettere in rete le potenzialità locali, facendo perno sul sistema delle aree naturali protette; l'individuazione delle infrastrutture e dei servizi a terra che prevedano altresì punti di sbarco, bonifica leggera delle fasce litoranee e interventi di riqualificazione;
   ad assumere iniziative per individuare nuove risorse finalizzate ad implementare il plafond finanziario a disposizione degli interventi di riqualificazione ambientale e in particolare a favore del mar Piccolo e delle isole Cheradi per proseguire nell'azione di tutela delle aree in questione.
(8-00016) Vianello, Braga, Andreuzza, Labriola, Vallascas, Vignaroli, Daga, Deiana, D'Ippolito, Federico, Ilaria Fontana, Licatini, Alberto Manca, Ricciardi, Rospi, Terzoni, Traversi, Varrica, Zolezzi, Cassese, Lucchini, Binelli, Bazzaro, Dara, Piastra, Patassini, Pettazzi, Colla, Badole, Gobbato, Parolo, D'Eramo, Raffaelli, Valbusa, Del Basso De Caro, Morassut, Morgoni, Orlando, Pellicani, Pezzopane, Moretto, Polidori, Giacometto, Porchietto, Mazzetti, D'Attis.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

zona protetta

riserva naturale

rischio sanitario