ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE CONCLUSIVA DI DIBATTITO 8/00005

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: del 08/11/2018
Risoluzione conclusiva di dibattito su
Atto numero: 7/00016
Atto numero: 7/00063
Firmatari
Primo firmatario: COSTANZO JESSICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 08/11/2018
SERRACCHIANI DEBORA PARTITO DEMOCRATICO 08/11/2018
CANTONE CARLA PARTITO DEMOCRATICO 08/11/2018
LACARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 08/11/2018
LEPRI STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 08/11/2018
MURA ROMINA PARTITO DEMOCRATICO 08/11/2018
VISCOMI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 08/11/2018
ZAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 08/11/2018
MIGLIORE GENNARO PARTITO DEMOCRATICO 08/11/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Stato iter:
08/11/2018
Fasi iter:

COLLEGA (RISCON) IL 08/11/2018

APPROVATO IL 08/11/2018

CONCLUSO IL 08/11/2018

Atto Camera

Risoluzione conclusiva 8-00005
presentato da
COSTANZO Jessica
testo di
Giovedì 8 novembre 2018 in Commissione XI (Lavoro)

7-00016 Costanzo e 7-00063 Gribaudo: Iniziative volte a garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali presso l'azienda Comdata S.p.a.

TESTO UNIFICATO DELLE RISOLUZIONI APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XI Commissione,
   premesso che:
    Comdata group, azienda fondata a Torino nel 1987, è oggi una multinazionale che offre servizi di assistenza clienti, back office e gestione del credito, specializzata in Italia nel settore della telefonia fissa e mobile; opera in 26 Paesi nel mondo, con oltre 42.000 dipendenti, 7.200 dei quali in dieci sedi italiane, di cui l'80 per cento a tempo indeterminato, il 10 per cento con contratto di somministrazione e il 10 per cento con contratti a progetto;
    ai propri collaboratori, Comdata applica prevalentemente il contratto collettivo nazionale delle telecomunicazioni;
    nel 2007, l'azienda acquisisce la struttura assistenza clienti di Vodafone, con la clausola di mantenere per dieci anni la commessa di servizio e di assicurare la permanenza dei lavoratori ex Vodafone, con lo stesso contratto e nelle medesime sedi;
    in data 27 novembre 2017, le sigle sindacali presenti sul territorio piemontese hanno illustrato, durante un'audizione presso il Comune di Torino, le condizioni dei lavoratori nell'azienda. Nello specifico, hanno posto l'attenzione sul crescente utilizzo di lavoratori somministrati, con impatti negativi sugli orari di lavoro del restante personale, sulla formazione «a gettone» fuori dall'orario lavorativo per i lavoratori assunti a tempo indeterminato, sul ricorso unilaterale da parte dell'azienda allo smaltimento di ferie e permessi in caso di mancanza di lavoro, sui licenziamenti incentivati e sull'introduzione di software, nei computer aziendali, atti a misurare la lunghezza delle pause lavorative;
    come evidenziato dalle sigle sindacali, la formazione cosiddetta «a gettone» e il ricorso unilaterale da parte dell'azienda allo smaltimento di ferie e permessi in caso di mancanza di lavoro non risultano previsti né dal contratto collettivo nazionale di riferimento, né da nessuna contrattazione di secondo livello;
    le criticità segnalate all'amministrazione comunale di Torino hanno fatto sì che i vertici aziendali fossero convocati in consiglio comunale in data 22 gennaio 2018 dalla giunta torinese;
    nel corso di tale incontro, Comdata S.p.a. ha dichiarato buone condizioni di salute dei siti del territorio e la volontà di mantenere in Piemonte il perimetro delle sedi, presenti, oltre che a Ivrea, anche a Torino e Asti;
    il 1o marzo 2018 è apparso su «Il Sole 24 ore» un articolo in cui si prospettava un'eventuale cessione di Comdata da parte del maggiore azionista di Comdata Group, il fondo americano Carlyle, nella seconda parte dell'anno;
    il processo di riorganizzazione e razionalizzazione della sede di Ivrea ha avuto inizio a febbraio 2018, con l'improvvisa interruzione di 170 contratti di somministrazione interinali, ai quali hanno fatto seguito altri 60 contratti sospesi nelle settimane successive, per un totale di 230 contratti interrotti;
    nel mese di marzo 2018 è stato imposto ai dipendenti di esaurire tutte le ferie e i permessi retribuiti precedentemente al gennaio 2018 per far fronte al dimezzamento di attività della commessa Tim, la principale per il sito di Ivrea;
    il 23 marzo 2018, nonostante l'accettazione da parte dei lavoratori delle condizioni citate, la società Comdata S.p.a. ha annunciato per iscritto la volontà di ricorrere con urgenza all'intervento del fondo di integrazione salariale (FIS), ammortizzatore sociale destinato a chi non fruisce della cassa integrazione, per 363 lavoratori e per 13 settimane a zero ore, a causa di una contrazione temporanea dei volumi di lavoro su un'importante commessa del comparto Telecomunicazioni nella propria sede di Ivrea;
    il 27 marzo 2018 è stato siglato un accordo tra azienda e sindacati: il Fondo di integrazione salariale è stato richiesto a zero ore fino al 2 luglio 2018, con un accordo verbale al 50 per cento per il solo mese di aprile 2018;
    ad aprile 2018, l'azienda acquisisce la francese Cca International, con l'obiettivo di raggiungere nell'anno la soglia di 1 miliardo di euro di fatturato a livello globale, dimostrando la salute del gruppo e le possibilità di investimento; il bilancio positivo di Comdata non motiva decisioni di taglio del costo del lavoro;
    nel 2018, Comdata ha fatto inoltre il suo ingresso nel mercato albanese, attraverso l'acquisizione di Intercom Data Service (IDS), We Web e CC Tirana, con la prospettiva di assumere 3000 nuovi dipendenti nei prossimi anni, con potenziale arrivo a 10.000 unità;
    in data 4 maggio 2018, l'azienda Comdata S.p.a. ha annunciato un piano di riorganizzazione e di razionalizzazione; la riorganizzazione aziendale si sostanzia nella necessità di porre in essere interventi volti a fronteggiare inefficienze della struttura gestionale, commerciale o produttiva del datore di lavoro nell'ambito di un programma finalizzato in ogni caso a un consistente recupero occupazionale;
    successivamente, Comdata ha presentato ai sindacati un piano di consolidamento che, alla fine dell'estate, avrebbe portato il gruppo a una crescita di 220 dipendenti, con la creazione di posti di lavoro nelle sedi di Cagliari e Lecce come conseguenza di un accordo con Fastweb sulla re-internalizzazione di parte del lavoro attualmente svolto in una sede estera;
    il medesimo piano di consolidamento ha tuttavia previsto la chiusura dei siti produttivi di Padova e Pozzuoli, con l'apertura delle procedure di licenziamento per 264 lavoratori, affermando in particolare per la sede campana l'impossibilità di equilibrio economico a causa del costo del lavoro; la decisione arriva alla scadenza dei dieci anni di garanzie legate alla cessione della struttura Vodafone;
    una delegazione di lavoratori della sede di Ivrea è stata ricevuta nella mattinata di martedì 15 maggio 2018 in regione Piemonte per un confronto con le istituzioni locali volto a illustrare le preoccupazioni per il futuro occupazionale dell'azienda; durante l'audizione, una lavoratrice ha spiegato come Comdata abbia motivato il fondo integrativo salariale per 13 settimane a causa del dimezzamento della commessa di Telecom;
    lo scorso 30 luglio, la procedura di licenziamento collettivo è stata definita positivamente con un accordo firmato presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, che riduce, da 225 a 100, i lavoratori in esubero; l'intesa sottoscritta dalle parti prevede, altresì, che la risoluzione dei rapporti di lavoro avvenga secondo l'esclusivo criterio della non opposizione del lavoratore al licenziamento stesso con tempistiche diverse per i due siti: in particolare, a far data dal 2 agosto 2018 ed entro il termine massimo del 31 luglio 2019 per la sede di Padova ed entro il 31 marzo 2019 per la sede di Pozzuoli; la società si è, inoltre, dichiarata disponibile a corrispondere ai lavoratori che non si opporranno al licenziamento misure di incentivo all'esodo;
    al fine di ridurre il numero degli esuberi la medesima società ha, altresì, offerto ai lavoratori interessati trasferimenti presso le altre unità produttive aziendali dove vi sia possibilità di utile ricollocazione, oltre a un servizio di outplacement fornito da società specializzata;
    congiuntamente agli strumenti per la gestione degli esuberi anzidetti, la società, le organizzazioni sindacali e le R.S.U. hanno concordato sulla necessità di richiedere per le due diverse sedi distinti strumenti di sostegno al reddito:
   per la sede di Padova, l'intervento del Fondo di Integrazione Salariale (FIS) nella forma dell'assegno di solidarietà per la durata di 12 mesi a decorrere dal 2 agosto 2018;
   per la sede di Pozzuoli, l'intervento del FIS, nella forma dell'assegno ordinario in relazione alla causale di crisi aziendale, a far data dal 1o ottobre 2018 e fino al 31 marzo 2019;
   il 24 settembre 2018, al ritorno dal fine-settimana, i lavoratori di Pozzuoli hanno trovato la sede dell'azienda svuotata delle postazioni di lavoro, smontate e portate via in loro assenza;
   con lo smantellamento anticipato della sede campana, appare grave da parte di Comdata il comportamento nei confronti dei lavoratori, che, a giudizio dei firmatari del presente atto, prefigura un mancato rispetto dell'accordo firmato presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nonché la volontà di disattendere totalmente l'impegno a ricercare una nuova sede nell'area per portarvi nuove commesse al termine del periodo di FIS;
   per la sede di Pozzuoli, la Regione Campania ha reso noto che l'assessorato regionale al lavoro ha incontrato, il 26 settembre e il 1o ottobre, le rappresentanze sindacali e l'azienda,

impegna il Governo:
   ad assumere tutte le iniziative di competenza affinché Comdata S.p.a. garantisca i livelli occupazionali attualmente presenti nei siti italiani e il pieno rispetto dell'accordo siglato il 30 luglio 2018 presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali da parte di Comdata, con particolare attenzione per le sedi di Padova e Pozzuoli, situata quest'ultima in un'area di forte crisi occupazionale;
   a favorire esclusivamente iniziative di outplacement volte a permettere la riconversione occupazionale dei lavoratori verso impieghi con reale prospettiva di continuità;
   a predisporre iniziative, anche di carattere normativo, affinché le aziende che ricevono finanziamenti pubblici siano tenute a perseguire l'obiettivo di mantenere la loro attività sul suolo italiano, evitando di delocalizzare stabilimenti all'estero;
   a promuovere il più celermente possibile incontri istituzionali volti a ricevere informazioni più precise rispetto agli obiettivi del gruppo Comdata e a definire strategie volte a offrire garanzie occupazionali ai lavoratori interessati dalle misure di razionalizzazione e di riorganizzazione poste in essere dalla società;
   a verificare l'uso dei finanziamenti pubblici ricevuti dall'azienda Comdata S.p.a. e la tipologia di formazione effettuata con fondi pubblici;
   ad assumere le opportune iniziative di competenza affinché, anche in considerazione dell'ottimo stato di salute dell'azienda, siano riviste le decisioni in merito all'attivazione da parte del gruppo Comdata S.p.a. degli ammortizzatori sociali per un terzo della sua forza lavoro sul sito di Ivrea, anche promuovendo presso l'azienda Comdata S.p.a. lo sviluppo di una strategia che contempli l'innovazione e la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali.
(8-00005) «Costanzo, Gribaudo, Serracchiani, Carla Cantone, Lacarra, Lepri, Mura, Viscomi, Zan, Migliore».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

conservazione del posto di lavoro

licenziamento collettivo