ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00838

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 692 del 11/05/2022
Firmatari
Primo firmatario: MANCA ALBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/05/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 11/05/2022
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 11/05/2022
BILOTTI ANNA MOVIMENTO 5 STELLE 11/05/2022
CADEDDU LUCIANO MOVIMENTO 5 STELLE 11/05/2022
CASSESE GIANPAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 11/05/2022
CILLIS LUCIANO MOVIMENTO 5 STELLE 11/05/2022
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 11/05/2022
MAGLIONE PASQUALE MOVIMENTO 5 STELLE 11/05/2022
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 11/05/2022
PIGNATONE DEDALO COSIMO GAETANO MOVIMENTO 5 STELLE 11/05/2022


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00838
presentato da
MANCA Alberto
testo di
Mercoledì 11 maggio 2022, seduta n. 692

   La XIII Commissione,

   premesso che:

    l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) al fine di individuare la Superficie agricola utilizzata (Sau) ammissibile ai contributi comunitari e nazionali, realizza, attraverso l'effettuazione di rilievi aerofotogrammetrici, una mappatura completa di tutte le superfici presenti sul territorio nazionale;

    l'aggiornamento di tale mappatura avviene con cadenza triennale e i dati, inseriti nel sistema integrato di gestione e controllo (Sigc), consentono ad Agea di individuare gli usi del suolo per ciascuna azienda; si tratta del cosiddetto «progetto refresh» finalizzato alla certificazione preventiva della componente territoriale delle aziende agricole italiane che accedono ai contributi comunitari e nazionali;

    il sistema prevede l'utilizzazione di codici per la classificazione dei terreni a cui possono corrispondere diverse percentuali ammesse ai pagamenti comunitari; ad esempio, un prato permanente senza tare avrà una superficie ammissibile maggiore rispetto ai territori ricompresi nella macchia mediterranea o nel bosco;

    proprio queste due ultime tipologie di terreno, la macchia mediterranea e il bosco, sono quelle che maggiormente evidenziano le criticità del sistema poiché in alcune regioni italiane, e in particolare in Sardegna, sono presenti notevoli estensioni di macchia mediterranea e di pascolo arborato che spesso vengono classificate, dalla lettura delle foto aeree, come bosco e dunque come non ammissibili ai pagamenti diretti, se non parzialmente, quando, al contrario, è noto che l'utilizzo del sottobosco è predominante nell'allevamento di alcune specie rustiche che si alimentano anche delle parti edibili delle essenze arboree/arbustive;

    una tale interpretazione, però, potrebbe non contemplare adeguatamente le cosiddette Plt, Pratiche locali tradizionali di cui all'articolo 7 del regolamento (UE) n. 639/2014, nelle quali le specie arbustive ed arboree sono predominanti rispetto all'erba e alle piante erbacee da foraggio, e sulle quali si basa una buona parte dell'attività agro-pastorale;

    le superfici classificate a bosco, inoltre, e per le quali è stata richiesta una ulteriore valutazione proprio sulla base delle suddette Plt, sono ammesse al pagamento solo per il 30 per cento e tale percentuale è elevata al 50 per cento se sulla superficie insistono comunque piante foraggere non erbacee tradizionalmente pascolate che, unitamente all'erba e alle altre piante erbacee da foraggio, coprono oltre il cinquanta per cento della superficie; ciò non incentiva certamente le aziende zootecniche a continuare l'utilizzo del terreno ma, al contrario, rischia di portare ad un progressivo abbandono delle aree boscate da parte dei pastori che, di fatto, ne sono i primi e più preziosi custodi, ed esporrebbe inoltre il territorio ad un maggiore rischio di incendi incontrollati;

    le Plt sono individuate dalla stessa Agea su indicazione delle regioni e, proprio in base alle particolari caratteristiche di alcuni territori italiani, dovrebbero essere maggiormente contemplate, poiché, come nel caso della regione Sardegna, risultano fondamentali per la corretta classificazione (e conseguente pagamento) del terreno interessato;

    il refresh, pur aggiornandosi, come detto, ogni tre anni, ha un valore retroattivo sulle due campagne precedenti, ma considerando che l'aggiornamento avviene ogni tre anni e che esso è solitamente reso pubblico dopo la presentazione delle domande Pac da parte degli agricoltori, di fatto la retroattività va a coinvolgere tre annualità, con il rischio di perdite molto ingenti per gli agricoltori, in quanto può accadere che l'interpretazione di Agea non coincida con quanto dichiarato nel fascicolo aziendale, creando così delle anomalie (cosiddette eclatanze) che rallentano o addirittura bloccano l'erogazione degli aiuti comunitari alle aziende agricole, anche quando si procede all'allineamento dei dati: esempio un terreno prima classificato pascolo arborato e successivamente bosco;

    gli agricoltori inoltre, a causa di questa sovrapponibilità dei dati, si trovano nella condizione di non conoscere mai esattamente la classificazione del proprio terreno ed incorrere sempre nel rischio di presentare domande errate e non avere quindi riconosciuti i contributi comunitari spettanti;

    specie per quel che riguarda gli allevamenti del sottobosco, la classificazione del refresh, spesso non coincide con i controlli sul campo che vengono effettuati dalle amministrazioni ogni anno, dimostrando che quindi un controllo in campo, anche a campione, potrebbe essere più attendibile della sola mappatura aerofotogrammetrica;

    a tale ultimo proposito appare quanto mai importante la realizzazione di una carta dell'uso dei suoli nazionale che fotografi realmente la destinazione dei terreni, anche contemplando l'esistenza di pratiche locali tradizionali,

impegna il Governo a:

  1) riconsiderare, di concerto con l'Agea e le regioni interessate alle Plt, il sistema refresh e i termini della sua validità, in particolare:

   a) prevedendo maggiori controlli in campo che possano validare i dati aerofotogrammetrici comparandoli con il reale utilizzo del terreno, anche attraverso l'impiego di nuove tecnologie, così da avere nuove e più approfondite interpretazioni e quindi una più equa distribuzione delle risorse;

   b) individuando ulteriori codici per la classificazione delle superfici e conseguentemente percentuali di ammissione al pagamento più adeguate all'apporto foraggero anche per le superfici non agricole sulle quali sono individuate le Plt;

  2) considerare in maniera più stringente l'individuazione delle Plt nella classificazione dei terreni, attraverso una sinergia più efficace con le Regioni maggiormente interessate, così da garantire una corretta classificazione dei terreni in base alla reale utilizzazione agricola e zootecnica;

  3) realizzare una carta dell'utilizzo dei suoli nazionale, che contempli anche i terreni su cui ricadono le Plt al fine di individuare puntualmente le superfici pascolative nelle aree marginali.
(7-00838) «Alberto Manca, Gagnarli, Gallinella, Bilotti, Cadeddu, Cassese, Cillis, L'Abbate, Maglione, Parentela, Pignatone».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

utilizzazione del terreno

tipo di terreno

equilibrio ecologico