ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00823

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 676 del 12/04/2022
Abbinamenti
Atto 7/00808 abbinato in data 20/04/2022
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00171
Firmatari
Primo firmatario: LATTANZIO PAOLO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/04/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI GIORGI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 12/04/2022
PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO 12/04/2022
PRESTIPINO PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 12/04/2022
NITTI MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 12/04/2022
ROSSI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 12/04/2022
ORFINI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 12/04/2022
CIAMPI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 12/04/2022


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Stato iter:
27/04/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/04/2022
LATTANZIO PAOLO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 27/04/2022
LATTANZIO PAOLO PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE VOTO 27/04/2022
APREA VALENTINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO
RACCHELLA GERMANO LEGA - SALVINI PREMIER
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 27/04/2022
BELOTTI DANIELE LEGA - SALVINI PREMIER
CASA VITTORIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
PARERE GOVERNO 27/04/2022
SASSO ROSSANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 20/04/2022

DISCUSSIONE IL 20/04/2022

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 20/04/2022

DISCUSSIONE IL 27/04/2022

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 27/04/2022

ACCOLTO IL 27/04/2022

PARERE GOVERNO IL 27/04/2022

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 27/04/2022

CONCLUSO IL 27/04/2022

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00823
presentato da
LATTANZIO Paolo
testo presentato
Martedì 12 aprile 2022
modificato
Mercoledì 27 aprile 2022 in Commissione VII (Cultura)

7-00823 Lattanzio: Iniziative per favorire l'integrazione degli studenti profughi ucraini.

NUOVO TESTO DEL RELATORE

   La VII Commissione,

   premesso che:

    l'invasione dell'Ucraina da parte della Federazione Russa rappresenta una violazione di princìpi e norme che regolano la vita della comunità internazionale e, in particolare, il rispetto della indipendenza, sovranità e integrità territoriale di ogni Stato;

    la guerra in Ucraina ha costretto milioni di persone a fuggire e circa la metà degli sfollati sono bambini. Secondo le recenti stime del Ministero dell'interno, sarebbero oltre 81 mila i profughi arrivati in Italia di cui 42.181 donne, 8.285 uomini e 31.273 minori;

    in quella che in Europa è la crisi dei rifugiati in più rapida crescita dalla 2a Guerra Mondiale, i drammatici dati, anche secondo l'ultima relazione dell'Unicef, riportano che i bambini sono le prime vittime della guerra: almeno 131 i bambini uccisi e 191 feriti al 6 aprile, con il numero reale probabilmente drammaticamente più alto, data l'entità di vittime civili nelle aree accessibili;

    le scuole italiane sono da tempo impegnate ad assicurare ai minori stranieri l'assolvimento dell'obbligo formativo, mediante l'applicazione, anche nei loro confronti, degli istituti e delle garanzie in materia di diritto all'istruzione, di accesso ai servizi educativi, di partecipazione alla vita delle comunità scolastiche;

    il testo unico sull'immigrazione (articolo 38 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286) garantisce il diritto allo studio ai minori stranieri presenti sul territorio italiano e prevede per costoro l'applicazione delle disposizioni nazionali in materia. La medesima tutela è garantita ai minori richiedenti protezione internazionale e ai minori figli di richiedenti protezione internazionale (articolo 21 del decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 142), nonché ai minori stranieri non accompagnati per i quali è prevista la predisposizione di progetti specifici che si avvalgano del ricorso o del coordinamento di mediatori culturali (articolo 14 della legge 7 aprile 2017, n. 47);

    il 7 aprile 2022 il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione per richiedere diverse misure per proteggere i minori e i giovani in fuga dalla violenza e per facilitare la loro integrazione nelle comunità del Paese ospitante. Tra i diversi impegni vi è quello di garantire l'accesso all'istruzione e alla sanità per i minori in fuga dall'Ucraina alle stesse condizioni previste per i bambini nei Paesi ospitanti;

    la garanzia europea per l'infanzia è uno strumento dell'Unione europea che mira a prevenire e combattere la povertà e l'esclusione sociale, garantendo ai minori bisognosi l'accesso gratuito ed effettivo a servizi fondamentali quali l'educazione e la cura della prima infanzia, attività educative e scolastiche, l'assistenza sanitaria e almeno un pasto sano per giornata scolastica nonché l'accesso effettivo per tutti i bambini bisognosi a un'alimentazione sana e a un alloggio adeguato; gli obiettivi della garanzia per l'infanzia dovrebbero applicarsi a tutti i minori nell'Unione;

    i figli dei migranti e dei rifugiati rientrano spesso tra le lacune della legislazione nazionale, con la conseguenza che i minori sono lasciati indietro, il che può aggravare il loro sottosviluppo sociale e comportare una precarietà, nonché un maggiore rischio di essere emarginati, maltrattati e vittime di abusi;

    oggi 378 istituti di istruzione secondaria e superiore sono stati distrutti in Ucraina dai bombardamenti russi;

    garantire l'integrazione dei bambini e dei giovani nelle strutture di assistenza e apprendimento dovrebbe rimanere una priorità per l'Unione europea e i suoi Stati membri;

    l'Unione europea e tutti gli Stati membri hanno ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo e sono quindi tenuti a rispettare, proteggere e garantire i diritti ivi sanciti;

    ogni Paese è tenuto ad assumere l'impegno di trattare ogni minore richiedente asilo innanzitutto come un bambino, a prescindere dalla sua origine sociale o etnica, dal genere, dall'orientamento sessuale, dall'abilità, dalla nazionalità o dallo status di migrante;

    si condivide, come anticipato dal Ministro Bianchi in sede di audizione in Commissione Cultura, l'urgenza di avviare azioni di integrazione scolastica degli studenti in fuga dalla guerra, al fine di evitare ogni forma di isolamento e facilitare il percorso di integrazione, tenendo conto della particolare condizione di fragilità dei minori accolti;

    nell'accogliere i bambini e i ragazzi a scuola si dovrà fare riferimento alle molteplici esperienze di peer education e peer tutoring, in particolare nelle fasi iniziali di approccio, come anche all'utilizzo sperimentato di materiali didattici bilingue o nella lingua madre;

    la gravità degli eventi non possono non aver determinato, soprattutto sui più piccoli, ricadute traumatiche che necessitano di adeguato supporto psicologico;

    la barriera linguistica costituisce il primo ostacolo all'azione educativa che la scuola è chiamata a svolgere in particolare nella fase di accoglienza, supporto e socializzazione;

    si apprezza l'impegno dell'Esecutivo di avviare progetti finalizzati ad affiancare il personale scolastico da mediatori linguistici e culturali che favoriscano l'interazione e la comunicazione interpersonale;

    quale primo sostegno alle istituzioni scolastiche nel delicato compito di accoglienza ed integrazione, risulta già reperito, in via d'urgenza, un primo stanziamento pari ad euro 1.000.000 da destinare alle istituzioni scolastiche coinvolte in attività di accoglienza;

    da dichiarazioni ufficiali si apprende dell'attuazione di un «Piano estate» ad hoc, che consentirà una proposta educativa di consolidamento dell'apprendimento della lingua italiana L2 in un percorso condiviso con i pari, nonché attività di socializzazione, culturali, artistiche e sportive;

    si ritiene al contempo urgente l'avvio di programmi di formazione per il personale scolastico necessario già per l'anno scolastico in corso, per i programmi del piano estate e per la programmazione dell'avvio del nuovo anno,

impegna il Governo:

   nell'avvio dei progetti di accoglienza scolastica, ad adottare iniziative per dare rilievo alla collaborazione attiva tra istituzioni scolastiche, società civile e gli enti del terzo settore già impegnati sul territorio;

   a monitorare affinché le iniziative messe in campo, anche economiche, vengano realizzate sulla base delle esigenze rappresentate dagli uffici scolastici territoriali, in ragione delle concrete necessità correlate all'accoglienza scolare e all'alfabetizzazione degli studenti in arrivo dall'Ucraina;

   ad adottare iniziative per integrare rapidamente i minori accolti di qualsiasi età nei principali programmi di apprendimento formale, informale e non formale e per fornire sostegno educativo specializzato a coloro che hanno esigenze supplementari, anche attraverso il sostegno di corsi di lingua specifici e altri programmi speciali per l'assunzione di insegnanti ucraini, nonché di insegnanti che parlano l'ucraino e/o lingue minoritarie pertinenti;

   ad adottare iniziative per destinare risorse adeguate ad avviare percorsi di formazione per i docenti coinvolti dell'accoglienza dei minori;

   ad adottare iniziative per censire le professionalità dei profughi adulti beneficiari del sistema di accoglienza, al fine di individuare figure con competenze socio-educative da coinvolgere a supporto dei docenti italiani nei piani di integrazione scolastica;

   come già sancito in occasione dell'emergenza sanitaria, a considerare ai fini dell'integrazione scolastica, i libri quali beni di prima necessità, anche attraverso il coinvolgimento della filiera editoriale, altresì, a adottare, entro l'avvio del prossimo anno scolastico, per i minori accolti, i testi scolastici anche in lingua ucraina;

   a predisporre e fornire, anche avvalendosi di progetti pilota costruiti da realtà del terzo settore quali ad esempio Unicef e Save the children, kit di benvenuto educativo;

   a prevedere un coinvolgimento del Ministero ucraino competente, al fine di offrire ai minori accolti presso i nostri istituti scolastici un programma scolastico coerente con i programmi da loro già svolti e una continuità didattica;

   a valutare l'opportunità di creare un database ministeriale con le buone pratiche di accoglienza educativa e mediazione culturale sviluppate dalle scuole e dal privato sociale con riferimento esplicito all'accoglienza dei bambini ucraini;

   al fine di migliorare il benessere mentale e a instaurare legami con le comunità di accoglienza, ad avviare iniziative volte a porre il ruolo dello sport e della musica nel processo di integrazione dei bambini e dei giovani ucraini, agevolando l'accesso alle attività e alle manifestazioni sportive nonché a quelle musicali;

   a predisporre un monitoraggio settimanale dei minori accolti nelle nostre istituzioni scolastiche, al fine di garantire un adeguato supporto in ragione delle concrete esigenze che possono variare in base al numero delle accoglienze.
(7-00823) «Lattanzio, Di Giorgi, Piccoli Nardelli, Prestipino, Nitti, Rossi, Orfini, Ciampi».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

adattamento scolastico

formazione professionale

prestazione di servizi