ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00811

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 659 del 17/03/2022
Firmatari
Primo firmatario: CARETTA MARIA CRISTINA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 17/03/2022


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00811
presentato da
CARETTA Maria Cristina
testo di
Giovedì 17 marzo 2022, seduta n. 659

   La XIII Commissione,

   premesso che:

    come noto, l'invasione dell'Ucraina da parte delle forze armate della Federazione russa ha provocato il rincaro di numerose materie prime e materie essenziali per tutti processi produttivi della filiera agroalimentare;

    negli ultimi dieci mesi il costo dei fertilizzanti è cresciuto di oltre il 135 per cento e quello dei mangimi di oltre il 45 per cento, con picchi anche molto più elevati nel caso di determinati prodotti come soia e mais;

    la Federazione russa è uno dei principali esportatori di grano e di materie prime essenziali per la produzione di fertilizzanti e per l'avvio di numerosi processi produttivi nelle filiere agricole;

    tale rincaro e la spirale inflattiva stanno comportando una situazione di costante ed imperante crisi e di insostenibilità economica per tutte le attività alimentari ad ogni livello di filiera, da quella agricola a quella ittica a quella zootecnica;

    la programmazione della Politica agricola comune (Pac) 2021-2027 prevede, a seguito del regime transitorio degli anni 2021 e 2022, l'eliminazione dei contributi ai seminativi di mais e frumento entro il 2026, materie adesso ritenute di primaria importanza ed in condizione di scarsità a livello nazionale;

    non disponendo l'Italia della necessaria sovranità alimentare, essa ha sempre fatto ricorso ad approvvigionamenti esteri, con la conseguenza che in questa robusta crisi delle catene di fornitura, l'intero sistema produttivo è andato rapidamente in crisi, non potendo le imprese assicurarsi i dovuti prodotti secondo il proprio fabbisogno;

    nel caso di specie, la mancanza di coltivazioni nella filiera agroalimentare significa una futura mancanza di mangime per la filiera zootecnica ed ulteriori ripercussioni economiche che si aggiungono a quelle sin qui delineate;

    come noto, infatti, dall'estero arrivano proprio la metà circa del mais necessario all'alimentazione del bestiame, il 35 per cento del grano duro per la produzione di pasta e il 64 per cento del grano tenero per la panificazione;

    i bassi compensi riconosciuti ai coltivatori hanno portato ad una contrazione di un terzo della produzione di mais negli ultimi dieci anni;

    l'attuale contingenza economica vede prezzi di vendita ben al di sotto dei costi di produzione, fenomeno aggravatosi nel corso degli ultimi due anni, e richiede una mediazione politica in seno alle autorità italiane ed europee;

    l'attuale programmazione della Pac prevede che il 5 per cento dei terreni sia lasciato a riposo (meccanismo cosiddetto Set-aside), disposizione che necessita di essere quantomeno derogata per rispondere alle necessità di approvvigionamento strategico di materie prime in agricoltura da parte del comparto nazionale;

    sempre l'attuale programmazione della Pac prevede anche una riserva di crisi con dotazione di 450 milioni di euro annui (a prezzi correnti), per sostenere gli agricoltori in caso di instabilità del mercato;

    nel caso della programmazione 2014-2020, la riserva di crisi non è mai stata utilizzata, sebbene al momento attuale ricorrano tutte le condizioni necessarie per l'utilizzo di tale strumento,

impegna il Governo:

   ad attivare, presso le competenti istituzioni europee, l'immediato accesso alla riserva di crisi della Politica agricola comune (Pac) per fornire misure di sostegno economico immediato a tutto il comparto agroalimentare nazionale italiano;

   a richiedere, presso tutti i competenti tavoli europei, una deroga quanto più completa, per almeno un anno, della normativa europea in materia di aiuti di Stato per agevolare le imprese del comparto agroalimentare, mutuando l'esperienza del quadro temporaneo degli aiuti di Stato disposto in conseguenza della crisi da COVID-19;

   ad adottare iniziative per incentivare operazioni di ristrutturazione e rinegoziazione del debito bancario delle imprese agricole;

   a promuovere misure finalizzate alla creazione di filiere produttive strategiche a livello nazionale per conseguire la piena sovranità alimentare, con riferimento anche alla produzione di fertilizzanti ed all'approvvigionamento di gasolio agricolo;

   ad adottare le iniziative di competenza, anche in sede europea, per procedere in deroga rispetto a tutte le disposizioni vigenti nel quadro della programmazione Pac 2021-2027 e di ogni altro quadro strategico europeo ed interno che vadano a provocare una contrazione della domanda interna, nonché danno alle produzioni nazionali colpite dalla crisi in atto;

   a richiedere una deroga del meccanismo del «set-aside» della Pac in modo da garantire la massima disponibilità di superficie coltivabile tale da permettere ai produttori nazionali di compensare le mancate importazioni di prodotti agroalimentari da Russia e Ucraina;

  ad adottare iniziative di stimolo alla domanda interna per garantire la sostenibilità economica delle aziende attive nel settore agroalimentare.
(7-00811) «Caretta».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica agricola comune

conseguenza economica

industria dei fertilizzanti