ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00710

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 553 del 03/08/2021
Firmatari
Primo firmatario: D'UVA FRANCESCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 03/08/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SAITTA EUGENIO MOVIMENTO 5 STELLE 03/08/2021
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 03/08/2021
ARESTA GIOVANNI LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 03/08/2021


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00710
presentato da
D'UVA Francesco
testo di
Martedì 3 agosto 2021, seduta n. 553

   Le Commissioni II e IV,

   premesso che:

    i dati riportati dal Ministero dell'interno, relativi alla campagna estiva 2020 contro gli incendi boschivi, riferiscono che i vigili del fuoco hanno effettuato 21.240 interventi per spegnere incendi di vegetazione: boschi, sterpaglie e colture. Il numero complessivo degli interventi registrati nello stesso periodo sono: 2019 (26.168), 2017 (39.138) e (29.261) nel 2016. I roghi sono divampati soprattutto nelle regioni Sicilia (5.494), Puglia (4.866), Lazio (2.891), Campania (2.212) e Calabria (1.837);

    dal 15 giugno ad oggi sono stati oltre 800 gli interventi svolti dai vigili del fuoco per incendi boschivi: 250 in Sicilia, 130 in Puglia e Calabria, 90 nel Lazio e 70 in Campania e nuovi focolai si sono sviluppati in molte zone del Paese. Come dichiarato dal Capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, gli incendi «troppo spesso sono causati da comportamenti superficiali o, spesso, dolosi»;

    in particolare, in Sicilia, già nei primi giorni di luglio 2021, si sono registrati 34 roghi che hanno distrutto decine di ettari di bosco e macchia mediterranea. Nelle operazioni sono stati impegnati centinaia di volontari della protezione civile, 4 «Canadair» e 2 elicotteri coordinati dal Corpo Forestale della ragione e a supporto delle azioni di spegnimento dei vigili del fuoco e della stessa Forestale. Il Governo della regione Siciliana ha chiesto l'intervento dei militari dell'esercito nelle aree rurali e una riunione urgente della Unità di crisi nazionale della Protezione civile per far fronte alla difficile situazione creatasi nell'isola in questi giorni, su due diversi fronti: la incessante caduta di cenere vulcanica sui centri etnei e i numerosi incendi, quasi tutti di origine dolosa;

    il Corpo forestale della regione Siciliana (Cfrs) e stato istituito con legge regionale 5 aprile 1972 n. 24 per svolgere, nell'ambito del territorio regionale, le funzioni e i compiti attribuiti in campo nazionale al già Corpo forestale dello Stato, ora Comando carabinieri per la tutela ambientale e la transizione ecologica;

    il Corpo forestale regionale è la struttura operativa di riferimento per la prevenzione e la lotta agli incendi boschivi che condizionano da tempo tutta l'attività forestale. Gli incendi, infatti, limitano l'azione di ampliamento e di miglioramento del patrimonio boschivo e hanno finito per determinarne la struttura, lo stato vegetativo e, in alcuni casi, perfino la sopravvivenza, con ripercussioni negative per l'ecosistema e sulla stabilità dei suoli;

    con decreto legislativo n. 177 del 2016 recante «Disposizioni in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato», è stato istituito il Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari, dal quale dipendono reparti dedicati all'espletamento di compiti particolari e di elevata specializzazione in materia di tutela dell'ambiente, del territorio e delle acque, nonché nel campo della sicurezza e dei controlli nel settore agroalimentare, a sostegno o con il supporto dell'organizzazione territoriale;

    l'articolo 174-bis del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, Codice dell'ordinamento militare, disciplina l'organizzazione per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare nel Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dell'Arma dei carabinieri. I commi 2-bis e 2-ter del suddetto articolo stabiliscono i rispettivi reparti in Comando carabinieri per la tutela ambientale e la transizione ecologica, Comando carabinieri per la tutela agroalimentare, il Comando carabinieri per la tutela forestale e il Comando carabinieri per la tutela della biodiversità e dei parchi;

    in particolare, il Comando Carabinieri per la tutela forestale ha, alle dipendenze, il Nucleo informativo antincendio boschivo. In Sicilia, i Carabinieri forestali sono presenti con tre Centri anticrimine natura a Palermo, Catania e Agrigento da cui dipendono i Nuclei investigativi di polizia ambientale agroalimentare e forestale, (Nipaaf), che si occupano di tutte le indagini di polizia giudiziaria per perseguire i reati ambientali, tra cui gli incendi boschivi, sia di iniziativa, che su delega della magistratura;

    attraverso il Nucleo informativo antincendio boschivo (N.i.a.b.) e per dipendenza gerarchica dai centri anticrimine, vengono raccolti i dati in grado di evidenziare la natura colposa degli incendi. In caso d'incendio, infatti, il N.i.a.b. territoriale interviene immediatamente sul luogo dell'evento, avvalendosi dei propri repertatori per effettuare un'attività di ricognizione dell'area percorsa dal fuoco e risalire all'area di innesco dell'incendio al fine di deferire all'autorità giudiziaria i responsabili;

    come riportato dalla testata web Palermo Today del 30 gennaio 2021, il Centro anticrimine natura dei Carabinieri di Palermo, nel corso dell'anno 2020, avrebbe effettuato circa 1.400 controlli nei confronti di 1.132 persone e 166 veicoli, 185 denunce per varie violazioni ambientali, 5 arresti e 71 sequestri eseguiti. E ancora 163 illeciti amministrativi riscontrati e sanzionati per un totale di circa 190 mila euro di multe elevate al fine di prevenire, contrastare e reprimere tutte le forme di aggressione all'ambiente e alla biodiversità;

    appare evidente come una maggiore presenza sul territorio regionale di capacità investigative proprie delle forze di polizia, come quelle raggiunte dai Carabinieri e nello specifico di quelle appartenenti ai Carabinieri forestali, potrebbe determinare maggiore efficacia nel perseguimento dei reati collegabili alla distruzione del territorio boschivo siciliano per atti dolosi;

impegnano il Governo:

   ad adottare le opportune iniziative volte a implementare la presenza dei Carabinieri per la tutela forestale nella regione Siciliana e, più in generale, nelle regioni più colpite, attraverso il potenziamento delle dotazioni organiche e strumentali dei reparti presenti nell'isola, al fine di rafforzare le attività di polizia giudiziaria volte ad individuare e reprimere i reati dolosi e la natura colposa degli incendi;

   a valutare l'adozione di ulteriori iniziative di competenza, anche normative, volte a favorire l'efficacia delle attività investigative utili al perseguimento dei reati ambientali, rafforzando il contrasto alle attività illecite e criminali afferenti ai medesimi reati ambientali.
(7-00710) «D'Uva, Saitta, Rizzo, Aresta».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

incendio

protezione forestale

guardia forestale