ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00708

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 552 del 02/08/2021
Abbinamenti
Atto 7/00700 abbinato in data 04/08/2021
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00133
Firmatari
Primo firmatario: QUARTAPELLE PROCOPIO LIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 02/08/2021


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Stato iter:
04/08/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 04/08/2021
SERENI MARINA VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 04/08/2021
OLGIATI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 04/08/2021

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 04/08/2021

ACCOLTO IL 04/08/2021

PARERE GOVERNO IL 04/08/2021

DISCUSSIONE IL 04/08/2021

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 04/08/2021

CONCLUSO IL 04/08/2021

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00708
presentato da
QUARTAPELLE PROCOPIO Lia
testo di
Lunedì 2 agosto 2021, seduta n. 552

   La III Commissione,

   premesso che:

    nell'ultimo periodo, in Nicaragua, il presidente Ortega – che nel mese di novembre 2021 si candiderà nuovamente alle elezioni presidenziali – ha fatto arrestare almeno 21 membri dell'opposizione democratica, tra cui sei pre-candidati alle elezioni presidenziali e vari leader sindacali e politici, sulla base di accuse penali ambigue e costruite a scopi politici. Inoltre, le autorità hanno sciolto due partiti politici – Partido de Restauración Democràtica e Partido Conservador – senza un giusto processo, utilizzando metodi contrari alle norme internazionali dall'inizio del giugno 2021;

    in ultimo, la Polizia nazionale del Nicaragua ha arrestato, questo sabato 24 luglio, il settimo candidato alla presidenza, Noel José Vidaurre Arguello, «accusato di aver compiuto atti contro lo Stato». Oltre a Vidaurre, è stato arrestato anche il commentatore politico Jaime José Arellano Arana. Secondo quanto riportato dalla Polizia, entrambi sono stati incolpati di «aver ricevuto finanziamenti da diverse potenze straniere con lo scopo di destabilizzare il Nicaragua e di proporre e gestire attività economiche, commerciali contro il Paese e le sue istituzioni»;

    Ortega aveva governato il Nicaragua tra il 1985 e il 1990 ed era tornato al potere in seguito alle elezioni del 2007. Il presidente sta ora puntando alla sua rielezione per il quarto mandato presidenziale consecutivo. Intanto però, il Governo nicaraguense si sta avviando verso un'ulteriore deriva autoritaria che non lascia spazio alla democrazia e che ostacola manifestamente lo svolgimento di elezioni libere ed eque il 7 novembre 2021. Difatti, sono state adottate leggi sempre più restrittive, quali la legge per la regolamentazione degli agenti stranieri, la legge speciale contro la criminalità informatica, la legge contro i reati generati dall'odio, la legge in difesa del diritto del popolo all'indipendenza, alla sovranità e all'autodeterminazione per la pace, il cui scopo dichiarato era quello di respingere le interferenze straniere negli affari interni. Il 4 maggio 2021 l'Assemblea nazionale del Nicaragua ha approvato una riforma della legge elettorale 331, che incorpora leggi punitive adottate di recente; tale riforma introduce anche norme che restringono la competizione elettorale e l'esercizio dei diritti politici;

    come rilevato anche dal parlamento europeo, la situazione dei diritti umani e della democrazia in Nicaragua si è ulteriormente e gravemente deteriorata in seguito alla violenta repressione delle proteste civili nell'aprile 2018; da allora, almeno 130 persone sono state private della libertà per motivi politici, mentre gli oppositori del governo e i loro familiari sono esposti alla costante minaccia di vessazioni, sia fisiche che online, da parte della polizia e di sostenitori del Governo; la detenzione arbitraria è stata sempre più utilizzata, dopo le proteste del 2018, come strumento per punire gli attivisti e i dissidenti; gli attivisti sono particolarmente a rischio di subire violenze, compresa la violenza sessuale e di genere; i detenuti subiscono maltrattamenti in carcere, si vedono negare le cure mediche e l'accesso agli avvocati e sono vittima di attacchi e aggressioni sessuali, mentre le persone che protestano contro il Governo sono rinchiuse in celle di massima sicurezza, dove devono far fronte a una maggiore sorveglianza, a perquisizioni e all'isolamento; desta particolare preoccupazione la situazione delle donne e degli anziani che sono privati della libertà;

    a causa della situazione attuale, dal 2018 oltre 108.000 nicaraguensi sono stati costretti a fuggire e a chiedere asilo nei Paesi limitrofi, tre quarti dei quali hanno chiesto protezione in Costa Rica;

    gli Stati Uniti hanno ritirato i visti a 100 funzionari nicaraguensi con l'accusa di essere coinvolti nella «crescente repressione» attuata dal presidente latino-americano, Daniel Ortega, nei confronti dei suoi oppositori politici. Le restrizioni hanno interessato membri dell'assemblea e del sistema giudiziario nicaraguense, inclusi pubblici ministeri e giudici, nonché alcuni dei loro familiari;

    è necessario sostenere in tutti i consessi internazionali la richiesta di concedere l'immediata estradizione in Italia di Alessio Casimirri, che continua a vivere a Managua sotto la protezione del Governo nicaraguense e che deve scontare in Italia sei ergastoli, cui è stato condannato in via definitiva per il suo comprovato coinvolgimento nel sequestro e nell'uccisione di Aldo Moro,

impegna il Governo:

   a condannare fermamente le misure repressive poste in essere dalle autorità nicaraguensi nei confronti dei membri dei partiti di opposizione e a chiederne l'immediato rilascio;

   a continuare a monitorare la situazione in Nicaragua e a insistere, specie in ambito europeo e multilaterale, affinché nel Paese vengano ristabiliti gli standard minimi di tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali e siano ripristinate condizioni basilari di credibilità democratica per le prossime elezioni;

   ad insistere con le autorità nicaraguensi per consentire il libero accesso nel Paese ad organismi internazionali, quali tra gli altri, all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr), alla Commissione interamericana dei diritti dell'uomo (Iachr) e al suo Gruppo interdisciplinare di esperti indipendenti (Giei), al meccanismo speciale di monitoraggio per il Nicaragua (Meseni), alle organizzazioni internazionali della società civile e alle istituzioni dell'Unione europea, al fine di garantire il rispetto dei diritti umani in Nicaragua.
(7-00708) «Quartapelle Procopio».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritti umani

condizione della donna

organizzazione elettorale