ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00695

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 538 del 12/07/2021
Abbinamenti
Atto 7/00702 abbinato in data 03/08/2021
Firmatari
Primo firmatario: MURA ROMINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/07/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CANTONE CARLA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/07/2021
MURA ROMINA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 14/07/2021
VISCOMI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 03/08/2021
MURA ROMINA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 24/05/2022
MURA ROMINA PARTITO DEMOCRATICO
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/07/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 14/07/2021

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 03/08/2021

DISCUSSIONE IL 03/08/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 03/08/2021

AUDIZIONE INFORMALE IL 13/10/2021

AUDIZIONE INFORMALE IL 27/10/2021

AUDIZIONE INFORMALE IL 23/02/2022

AUDIZIONE INFORMALE IL 01/03/2022

AUDIZIONE INFORMALE IL 15/03/2022

AUDIZIONE INFORMALE IL 24/03/2022

AUDIZIONE INFORMALE IL 30/03/2022

AUDIZIONE INFORMALE IL 26/04/2022

AUDIZIONE INFORMALE IL 04/05/2022

DISCUSSIONE IL 24/05/2022

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/05/2022

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00695
presentato da
MURA Romina
testo di
Lunedì 12 luglio 2021, seduta n. 538

   La XI Commissione,

   premesso che:

    il settore della logistica rappresenta il 9 per cento del nostro Pil e vi operano complessivamente oltre 110.000 imprese con circa 970.000 addetti, la gran parte dei quali opera nel settore del trasporto terrestre di merci (stradale e ferroviario), che assorbe quasi 418.000 addetti, e nel settore del magazzinaggio e delle attività di supporto ai trasporti, nel quale sono impiegati 402.000 addetti;

    soprattutto nel periodo di pandemia, i lavoratori dell'autotrasporto, al pari del personale sanitario, sono stati una colonna portante del Paese, portando avanti la loro attività con grande senso del dovere e responsabilità, come è stato riconosciuto anche dal Governo nazionale;

    come evidenziato dall'Osservatorio del politecnico di Milano, il comparto è stato uno dei settori più sollecitati dall'emergenza Coronavirus; da un lato, per il 2020 si stima una contrazione del mercato della contract logistics del 9,3 per cento, a fronte di una riduzione delle esportazioni e del traffico merci per le restrizioni imposte (-9,7 per cento delle esportazioni e -12,8 per cento per le esportazioni, con una riduzione di circa 60 milioni di tonnellate di merci movimentate), e un fatturato che toccherà 77,8 miliardi di euro, contro gli 84 miliardi di euro raggiunti nel 2019, in gran parte per effetto delle perduranti chiusure di attività commerciali, ricettive, turistico ricreative e della ristorazione, oltre ai cinquantanove giorni di lockdown totale del periodo marzo-aprile 2020, con il conseguente ridimensionamento degli scambi commerciali tra aziende (Business-to-business – b2b); a tale andamento ha fatto da contraltare un'ulteriore poderosa crescita dell'eCommerce e delle consegne ai clienti finali (business-to-consumer – 2c);

    l'emergenza COVID-19 ha messo a dura prova i sistemi logistici di committenti e fornitori di servizi logistici, provocando un forte calo del fatturato non completamente compensato dalla robusta ripresa estiva, ma ha anche riportato la logistica al centro delle strategie aziendali, spingendo all'innovazione e alla digitalizzazione dei processi distributivi;

    la logistica è, tuttavia, anche un settore che, come i recenti e drammatici fatti di cronaca di Novara, Lodi e San Giuliano Milanese hanno dimostrato, unisce grande innovazione organizzativa e gestionale con condizioni, troppo spesso, di arcaico sfruttamento dei lavoratori – in particolare i più fragili, come gli stranieri –, di scatole cinesi aziendali, di finte cooperative, di appalti e subappalti, di contratti «pirata» o, addirittura, di applicazione di regolamenti interni, con turni massacranti ed evasione contributiva e fiscale;

    secondo l'ultimo Rapporto annuale delle attività di tutela e vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale dell'ispettorato nazionale del lavoro, su 4.212 ispezioni definite nel 2020, relative, al settore trasporto e magazzinaggio, ben 3.010, pari ad oltre il 71 per cento, hanno evidenziato irregolarità, uno dei tassi di irregolarità più alti, superato solo da quello dei settori attività servizi alloggio e ristorazione e servizi supporto alle imprese e altro, con tassi di irregolarità rispettivamente del 73,74 e del 72,31 per cento;

    il 18 maggio 2021 è stato sottoscritto il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore «Logistica, trasporto merci e spedizioni» da parte delle principali sigle sindacali e di ventiquattro organizzazioni di rappresentanza datoriale, evento che non si verificava da ben 11 anni: tale rinnovo, tenuto conto della situazione emergenziale, si è concentrato sulla parte economica, riconoscendo ai lavoratori un importo medio a regime di 104 euro mensili, cui va ad aggiungersi una somma una tantum di 230 euro per il periodo di vacanza contrattuale; fanno parte dell'intesa gli avvisi comuni sottoscritti il 3 dicembre per sollecitare politiche governative su una serie di temi strategici per il settore, tra cui costo del lavoro, infrastrutture, legalità, ruolo centrale del Ccnl sostenuto da un intervento legislativo volto ad arginare forme di dumping contrattuale e l'impegno delle parti, da oggi al prossimo rinnovo, a modernizzare il contratto per allinearlo ai cambiamenti in atto all'interno della filiera;

    tuttavia, come sottolineato dallo stesso Ministro del lavoro e delle politiche sociali, stante la situazione di frammentarietà e di diffusa irregolarità che è emersa nelle ultime settimane, potrebbe seriamente esservi il rischio di comportamenti elusivi delle clausole contrattuali;

    anche in tale prospettiva, appare più che condivisibile l'iniziativa dell'istituzione di una specifica task force, con la partecipazione, di Ispettorato nazionale del lavoro, Inps e Agenzia delle entrate e rappresentanti degli altri Ministeri, incaricata di accertare l'evoluzione del settore della logistica, dove fenomeni di sfruttamento sono spesso frequenti, così come emerso nei tragici fatti di queste ultime settimane;

    anche le inchieste giudiziarie, come quella della procura di Milano su DHL Supply Chain Italy e che ha portato al sequestro di 20 milioni di euro, consentendo di tracciare uno «schema-base» delle irregolarità nel settore, fra società fantasma e contributi non versati ai dipendenti, evidenziano che i problemi della regolarità e del rispetto delle clausole della contrattazione nazionale non riguardano solo piccole imprese, ma coinvolgono, non solo indirettamente, anche grandi gruppi committenti;

    a segnalare l'esigenza di una maggiore efficacia degli strumenti di controllo e di rispetto della normativa e dei contenuti della contrattazione nazionale non sono solo i rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, ma anche esponenti della parte datoriale, come nel caso di Confetra e di Conftrasporto-Confcommercio, che, correttamente, evidenziano che siffatte circostanze, oltre a rappresentare evidenti violazioni dei diritti dei lavoratori rappresentano inaccettabili forme di concorrenza sleale nei confronti delle aziende sane che rispettano le regole in materia salariale, contributiva, fiscale e di sicurezza sul lavoro;

    in particolare, si segnala l'esigenza di contrastare il fenomeno delle cooperative spurie, costituite all'occorrenza per accaparrarsi un subappalto e poi sciogliersi subito dopo, sparendo nel nulla; tra gli addetti ai lavori, in analogia con quanto avviene in altri settori, si ipotizza, ad esempio, l'introduzione di una sorta di certificazione di sostenibilità sociale, come il Durc contributivo e fiscale, per distinguere le vere cooperative dalle false;

    altra pratica denunciata sia da parte sindacale, sia da parte datoriale, concerne l'applicazione di contratti diversi rispetto a quello della logistica, quali quello della grande distribuzione che prevede salari più bassi e minori diritti per i lavoratori o quello multiservizi;

    con queste e altre pratiche, aumenta via via la pressione sui lavoratori, stretti da una parte dai meccanismi e dalle logiche dell'automazione e, dall'altra, dal reclutamento di manodopera immigrata sempre meno qualificata o spesso irregolare, tenuto conto che, nell'epoca della digital transformation, permane tuttavia la necessità di figure che fisicamente trasportino prodotti e beni di prima necessità;

    con particolare riferimento al segmento dell'autotrasporto, sono sempre meno i driver disposti a iniziare un lavoro usurante che fornisce una retribuzione non sempre adeguata ai sacrifici richiesti e che registra un impressionante numero di morti sulla strada;

    le aziende di trasporto prevedono che la carenza di driver si intensificherà nel 2021 con la ripresa delle economie e l'aumento della domanda di servizi di trasporto, manifestando un calo del 17 per cento a livello europeo; le condizioni di lavoro sfidanti, ulteriormente aggravate dalla pandemia, inoltre, costituiscono un ostacolo per l'accesso alla professione di giovani e donne, tra le quali si contano circa 10 mila conduttrici di veicoli pesanti, l'1,6 per cento del totale degli autisti professionisti;

    nel quadro complesso del settore dell'autotrasporto si inseriscono la concorrenza sleale e il cabotaggio abusivo, oltre a consistenti problemi di sicurezza;

    stante la complessità delle questioni che condizionano il regolare svolgimento delle prestazioni lavorative nel settore della logistica, appare sempre più urgente attivare forme stabili di confronto con le organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori e della parte datoriale,

impegna il Governo:

   a promuovere e sostenere l'individuazione di un sistema organico di interventi per valorizzare il lavoro di qualità nel settore della logistica e contrastare forme di concorrenza sleale nei confronti delle aziende che rispettano le regole in materia salariale, contributiva, e di sicurezza sul lavoro;

   a predisporre ogni iniziativa utile affinché sia potenziato il sistema dei controlli sulla regolarità dei rapporti di lavoro nel settore della logistica, scongiurando pratiche illegittime o elusive, anche prevedendo la sperimentazione di strumenti innovativi basati su tecnologie informatiche volti ad accertare i carichi di lavoro, la sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché il rispetto del Ccnl di riferimento logistica, trasporto merci e spedizioni;

   ad adottare iniziative di competenza, anche normative, per rendere esplicita la corresponsabilità di tutta la filiera, dal committente al primo appaltante, per le eventuali irregolarità, focalizzando i controlli sul rispetto delle regole sugli appalti con controlli a carico del committente e dell'intera filiera, applicando adeguate sanzioni di carattere fiscale, retributivo e previdenziale;

   ad adottare iniziative normative per una modifica della disciplina in materia di appalti e subappalti tra privati, volta a introdurre norme che, in analogia a quanto previsto per gli appalti pubblici, promuovano la conservazione dei posti di lavoro e assicurino gli stessi standard qualitativi e prestazionali applicati dall'impresa committente, nonché gli stessi trattamenti economici e normativi previsti dai contratti collettivi nazionali;

   al fine di garantire la più ampia tutela del lavoratori, ad incentivare l'adozione di modelli organizzativi ai sensi del decreto legislativo n. 231 del 2001, con controlli che assicurino che i modelli non rappresentino un mero elenco di procedure aziendali disapplicate;

   ad adottare iniziative per sperimentare l'introduzione, in analogia con quanto avviene in altri settori, di una certificazione di sostenibilità sociale, finalizzata a riconoscere e valorizzare le vere cooperative;

   ad adottare iniziative per accelerare, per quanto di competenza, il recepimento della direttiva (UE)2020/1057 del 15 luglio 2020, che contiene norme specifiche sul distacco dei conducenti nel settore del trasporto su strada, che dovranno essere recepite dagli Stati membri entro il 2 febbraio 2022;

   ad adottare iniziative per incentivare le imprese di trasporto su strada a dedicare risorse significative alla formazione e alla riqualificazione dei conducenti, affinché operino nel rispetto della sicurezza del lavoro, in tale settore e degli standard professionali, acquisendo le competenze per gestire in modo opportuno le nuove attrezzature;

   ad adottare iniziative per creare le condizioni, anche per il tramite di apposite misure di incentivazione, per favorire l'internalizzazione da parte dei grandi gruppi della logistica del personale operante in società e cooperative;

   ad attivare, in tempi rapidi, un tavolo interministeriale della logistica integrata, con lo stabile coinvolgimento delle organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori e della parte datoriale che affronti, in particolare i temi della regolarità e della qualificazione dei rapporti di lavoro nel settore.
(7-00695) «Mura, Carla Cantone».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto del lavoro

trasporto merci

contrattazione collettiva