ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00556

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 407 del 13/10/2020
Abbinamenti
Atto 7/00575 abbinato in data 10/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 13/10/2020


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Stato iter:
18/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 10/11/2020
DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 10/11/2020
DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA
FASSINO PIERO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 10/11/2020
DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 10/11/2020
CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA
CABRAS PINO MOVIMENTO 5 STELLE
NAPOLI OSVALDO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
CARELLI EMILIO MOVIMENTO 5 STELLE
FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 10/11/2020
DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 12/11/2020
FASSINO PIERO PARTITO DEMOCRATICO
DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA
MIGLIORE GENNARO ITALIA VIVA
SURIANO SIMONA MOVIMENTO 5 STELLE
CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA
BOLDRINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
CARELLI EMILIO MOVIMENTO 5 STELLE
EHM YANA CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE
COMENCINI VITO LEGA - SALVINI PREMIER
FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
 
INTERVENTO GOVERNO 12/11/2020
DEL RE EMANUELA CLAUDIA VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
PARERE GOVERNO 12/11/2020
DEL RE EMANUELA CLAUDIA VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 18/11/2020
FASSINO PIERO PARTITO DEMOCRATICO
CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA
COMENCINI VITO LEGA - SALVINI PREMIER
DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA
LUPI MAURIZIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO
NAPOLI OSVALDO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
MIGLIORE GENNARO ITALIA VIVA
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 18/11/2020
SERENI MARINA VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 10/11/2020

DISCUSSIONE IL 10/11/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 10/11/2020

DISCUSSIONE IL 12/11/2020

NON ACCOLTO IL 12/11/2020

PARERE GOVERNO IL 12/11/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 12/11/2020

DISCUSSIONE IL 18/11/2020

RITIRATO IL 18/11/2020

CONCLUSO IL 18/11/2020

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00556
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Martedì 13 ottobre 2020, seduta n. 407

   La III Commissione,

   premesso che:

    la crisi, sfociata in conflitto armato tra Armenia e Azerbaigian a far data dal 27 settembre 2020, sembrava aver trovato uno sbocco diplomatico, a seguito della ufficializzazione, da parte del Ministro degli esteri russo Sergei Lavrov, di un cessate il fuoco concordato e accettato dalle parti; il cessate il fuoco siglato alle 12.00 del 10 ottobre 2020 è già naufragato sotto il crepitio delle armi, con reciproche accuse fra le parti;

    a prescindere dalle vincevoli ragioni, il conflitto sta assumendo i contorni della tragedia umanitaria e certamente è, al momento, alimentato anche da forze esterne ed in particolar modo dalla Turchia di Erdogan;

    in particolare, Erdogan sta esportando jihadisti dalla Siria e dalla Libia in Azerbaigian, fornendo anche supporto logistico all'aeronautica militare azera per gli attacchi alla Armenia e alla regione del Nagorno Karabakh;

    fonti armene denunciano bombardamenti indiscriminati sui civili e l'utilizzo, da parte azera, delle cosiddette «bombe a grappolo», in evidente sfregio del diritto internazionale;

    l'intervento militare di Erdogan per il tramite di consiglieri militari e, soprattutto, di jihadisti, rischia di aggravare la situazione sotto il profilo umanitario e far tramortire definitivamente ogni ipotesi di risoluzione diplomatica del conflitto, facendogli assumere, anzi, i sanguinari contorni della guerra anche di religione;

    Erdogan da tempo destabilizza intere aree a partire dal suo intervento armato in Siria ed in Libia e dalla prepotenza nelle acque territoriali di Cipro per poi terminare nel Caucaso meridionale;

    il progetto di Erdogan, a giudizio del firmatario del presente atto di indirizzo appare chiaro: occhieggiando all'idea del neo impero ottomano, vorrebbe accreditarsi come Nazione forte della Fratellanza Mussulmana e utilizzare la leva dello scontro di civiltà per ingaggiare con l'Occidente e l'Europa la guerra per l'approvvigionamento energetico;

    Erdogan, anche nella regione caucasica, è diventato elemento perturbatore, alimentando ulteriormente la tensione quando, con evocazioni storiche agghiaccianti, assicura di voler «completare l'opera dei padri», facendo, secondo il firmatario del presente atto neanche troppo velato riferimento al genocidio del popolo armeno;

    in particolare, quest'ultimo agghiacciante riferimento storico alimenta ferite mai sopite e l'idea di uno scontro di civiltà,

impegna il Governo:

   a promuovere ogni possibile iniziativa per il ristabilimento della pace nel Caucaso meridionale;

   a condannare, in tutte le sedi, l'intervento militare di qualsivoglia parte terza rispetto al conflitto in corso;

   a tutelare l'interesse strategico nazionale all'approvvigionamento energetico, adottando iniziative volte a scongiurare che vengano interessate dalle operazioni di guerra le cosiddette pipe line che portano il petrolio in Italia attraverso il mar Caspio;

   a proporre la revoca dello status di Paese candidato alla adesione alla Unione europea della Turchia, alla luce delle reiterate operazioni di guerra su più fronti avanzate da Erdogan contro gli interessi strategici dell'Italia e dell'Europa.
(7-00556) «Delmastro Delle Vedove».