ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00541

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 397 del 22/09/2020
Abbinamenti
Atto 7/00549 abbinato in data 15/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: FRAGOMELI GIAN MARIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/09/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 22/09/2020
BURATTI UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 22/09/2020
MURA ROMINA PARTITO DEMOCRATICO 22/09/2020
TOPO RAFFAELE PARTITO DEMOCRATICO 22/09/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/10/2020
FRAGOMELI GIAN MARIO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 07/10/2020
GUSMEROLI ALBERTO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 15/10/2020
TRANO RAFFAELE MISTO
FRAGOMELI GIAN MARIO PARTITO DEMOCRATICO
BARATTO RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
CAVANDOLI LAURA LEGA - SALVINI PREMIER
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 15/10/2020
VILLAROSA ALESSIO MATTIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/10/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 07/10/2020

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 15/10/2020

DISCUSSIONE IL 15/10/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 15/10/2020

AUDIZIONE INFORMALE IL 24/11/2020

AUDIZIONE INFORMALE IL 25/11/2020

AUDIZIONE INFORMALE IL 02/12/2020

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00541
presentato da
FRAGOMELI Gian Mario
testo di
Martedì 22 settembre 2020, seduta n. 397

   La VI Commissione,

   premesso che:

    le nuove tecnologie digitali stanno cambiando il modo di lavorare, migliorando efficienza e produttività delle aziende anche di minori dimensioni;

    l'evoluzione delle tecnologie digitali sta coinvolgendo anche i processi della pubblica amministrazione e in particolare quelli legati alla digitalizzazione del sistema tributario per il rafforzamento dell'attività conoscitiva e di controllo;

    la tracciabilità dei pagamenti è considerata dal legislatore uno strumento chiave nella lotta ai fenomeni criminali e all'evasione fiscale;

    anche l'Ocse, al fine di incrementare il contrasto all'evasione che indebolisce gli incentivi al lavoro e favorisce le irregolarità, nelle raccomandazioni all'Italia invita a migliorare l'efficienza e l'equità della struttura fiscale combattendo l'evasione attraverso maggiori investimenti in sistemi «IT»;

    il cosiddetto decreto fiscale (decreto-legge n. 124 del 2019) e la legge di bilancio 2020 (legge n. 160 del 2019), contengono alcune disposizioni innovative volte a contrastare e ridurre l'evasione e le frodi fiscali, soprattutto attraverso l'interoperabilità dei dati e le modifiche agli adempimenti fiscali;

    tra le più impattanti, in termini di semplificazione per i contribuenti e di rafforzamento al contrasto dell'evasione attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie si denota l'introduzione dello scontrino digitale e l'istituzione di un credito d'imposta per gli esercizi commerciali, con ricavi e compensi inferiori ai 400.000 euro, nella misura del 30 per cento delle commissioni addebitate per transazioni effettuate con carte di pagamento e mediante altri strumenti di pagamento elettronici tracciabili;

    con provvedimento del 29 aprile 2020 sono state definite le modalità per la comunicazione dei dati delle commissioni applicate, registrate a decorrere dal 1° luglio 2020, su cui calcolare il credito d'imposta spettante all'esercente;

   le norme fiscali che hanno disposto l'obbligo della memorizzazione elettronica dei corrispettivi con emissione del documento commerciale e della successiva trasmissione telematica, hanno previsto per l'esercente la possibilità di avvalersi della cosiddetta fase transitoria, che consente di avere a disposizione ulteriori sei mesi di tempo per dotarsi degli strumenti che consentono di adempiere; per gli esercenti che scelgono di avvalersi della fase transitoria, in tale periodo resta obbligatoria l'emissione di ricevute e scontrini ed è previsto l'invio telematico dei corrispettivi giornalieri entro la fine del mese successivo alle operazioni di vendita;

   mentre per quanto riguarda gli esercenti con volume d'affari superiore ai 400.000 euro, la fase transitoria si è conclusa il 31 dicembre 2019, per gli esercenti con volume d'affari inferiore ai 400.000 euro, la fase transitoria è cominciata il 1° gennaio 2020 ed era in corso quando si è verificata l'emergenza Coronavirus. Date le condizioni di obiettiva difficoltà che gli esercenti ed i distributori di registratori telematici si sono trovati ad affrontare, il decreto «Rilancio» (decreto-legge n. 34 del 2020) differisce al 1° gennaio 2021 la conclusione della fase transitoria per gli esercenti con volume d'affari inferiore ai 400.000 euro che potranno quindi ancora emettere scontrini e ricevute fino a fine 2020, avendo come solo obbligo la trasmissione mensile dei corrispettivi giornalieri;

   la moneta elettronica e l'uso di carte di credito e debito sono un crocevia fondamentale della lotta all'evasione, ma rischiano di aggravare gli adempimenti degli esercenti tenuti ad accettare tali forme di incasso;

   l'esercente, all'atto del pagamento elettronico, è infatti obbligato ora ad attivare due distinte attività di digitalizzazione del corrispettivo: deve memorizzare nell'apposito misuratore fiscale i dati relativi all'incasso del corrispettivo, emettendo il documento commerciale cartaceo che consegna al cliente e al contempo, per consentire l'utilizzo della carta di credito o debito, deve digitare l'importo della transazione nel sistema d'incasso elettronico a sua disposizione e consegnare al cliente la stampa della relativa ricevuta; l'importo incassato è quindi memorizzato e stampato due volte, la prima a fini fiscali e la seconda per necessità bancaria;

   tale duplicazione oltre ad aggravare gli esercizi in cui sono effettuate transazioni frequentissime, ciascuna per importi minimi, comporta una ulteriore complicazione per la comunicazione dei dati delle commissioni applicate su cui calcolare il citato credito d'imposta del 30 per cento spettante all'esercente sulle commissioni addebitate per transazioni effettuate con mezzi di pagamento elettronici;

   è auspicabile che l'Agenzia delle entrate nella fase di ripresa economica successiva alla crisi legata al Coronavirus possa diventare vera e propria protagonista in qualità di Agenzia del contribuente e delle imprese, attraverso la quale erogare in tempi brevissimi i crediti d'imposta, i rimborsi e le risorse necessarie ad immettere liquidità nel sistema e, più in particolare, nelle imprese che vogliono investire nella ripresa economica,

impegna il Governo:

   ad adottare iniziative per rendere subito operativo un sistema automatico di liquidazione con periodicità mensile/trimestrale, da parte dell'Agenzia delle entrate, del credito di imposta del 30 per cento spettante all'esercente sulle commissioni addebitate per transazioni effettuate con mezzi elettronici, dietro comunicazione, attraverso il canale telematico collegato al cassetto fiscale dell'esercente, delle condizioni contrattuali applicate dalla banca;

   a promuovere un accordo con l'Associazione bancaria italiana – ABI al fine di rendere concorrenziale il mercato dei dispositivi di pagamento elettronici – Dpe individuando i requisiti funzionali minimi necessari a garantire l'interoperabilità e la portabilità di tali dispositivi utilizzati per il pagamento anche nel caso di variazione dell'istituto di credito, rimuovendo in tal modo anche il costo del noleggio che spesso è addebitato agli esercenti da parte delle banche;

   ad adottare iniziative per semplificare gli adempimenti a commercianti ed esercenti accentrando in un solo obbligo consistente nell'emissione dello scontrino unico sia la certificazione fiscale, sia la tracciabilità bancaria, attraverso i nuovi dispositivi di pagamento elettronici – Dpe integrati nei registratori di cassa telematici;

   ad adottare iniziative per implementare un servizio supplementare da parte dell'Agenzia delle entrate sulla base dei dati delle fatturazioni elettroniche, con l'adesione volontaria del contribuente, volto a ridurre nei rapporti «B2B» la dipendenza delle imprese manifatturiere e commerciali dalle esigenze di credito bancario attraverso la compensazione multilaterale dei crediti e dei debiti derivanti da transazioni commerciali;

   ad adottare iniziative per implementare, grazie alla banca dati della fatturazione elettronica, nell'ottica di una radicale semplificazione degli adempimenti Irpef e Iva, un sistema di liquidazione mensile volto a superare il sistema del prelievo sugli incassi presunti che genera l'attuale meccanismo di acconto e saldo e l'inevitabile formazione dei crediti fiscali con la conseguente attesa dei contribuenti per i rimborsi, passando in questo modo da un sistema per competenza ad un sistema per cassa.
(7-00541) «Fragomeli, Enrico Borghi, Buratti, Mura, Topo».