ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00498

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 357 del 15/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: CIABURRO MONICA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 15/06/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 15/06/2020
GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 15/06/2020
DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 15/06/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00498
presentato da
CIABURRO Monica
testo di
Lunedì 15 giugno 2020, seduta n. 357

   La XIII Commissione,

   premesso che:

    la crisi epidemiologica da COVID-19 ha arrestato la crescita del mercato agroalimentare italiano, anche paralizzando l'intero settore «Ho.Re.Ca.», con particolare danno a carico dei prodotti lattiero-caseari e delle relative filiere, le quali necessitano di interventi mirati, ma strutturati sulla base delle articolazioni delle varie filiere e dei mercati di riferimento;

   qualsiasi misura di natura indennitaria per il comparto lattiero-caseario necessita di criteri di riparto e di accesso delle risorse che prendano in considerazione tutti i prodotti delle filiere, prevedendo moltiplicatori e coefficienti atti a valorizzare la peculiarità dei prodotti e delle filiere;

   se il 90 per cento dei volumi di mercato si concentra sulle prime 6 Dop per quote di mercato (Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Gorgonzola, Asiago, Mozzarella, Pecorino Romano) con oltre 35 Dop a rappresentare il rimanente 10 per cento, è altresì vero come vi siano alcune Dop «di nicchia», appartenenti a filiere vincolate a contesti intrinsecamente complessi caratterizzati da parcellizzazione delle produzioni o territori di produzione ubicati in «terre alte e interne», i cui volumi di vendita sono stati azzerati a seguito dell'emergenza epidemiologica da COVID-19;

   i predetti prodotti, di filiere meno «mainstream», di rado si trovano nel libero servizio della grande distribuzione organizzata, unico settore che, economicamente, ha retto alle esternalità negative dell'emergenza da COVID-19; di conseguenza, molte produzioni Dop tipiche dei territori hanno subìto effetti devastanti in termini di incassi, aggravati dall'emergenza epidemiologica;

   se, da un lato, si è tentato di compensare al crescente volume di prodotti invenduti con uno stoccaggio mirato agli aiuti per gli indigenti, dall'altro non tutti i prodotti hanno tuttavia le caratteristiche organolettiche tali da permetterne la conservazione e consumazione per lunghi periodi di tempo; infatti, nel settore lattiero-caseario gli interventi che sono stati previsti, anche con il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, a sostegno del mercato sono stati necessariamente di carattere generale e, in quanto tali, non sono sufficienti a risolvere i problemi legati a quelle realtà territoriali particolarmente legate alle microfiliere locali,

impegna il Governo:

   a predisporre iniziative per prevedere adeguate misure di intervento, anche indennitarie e, se del caso, a fondo perduto, per il settore di cui in premessa, individuando specifici criteri di intervento basati sulla mancata vendita, sui mancati ricavi – anche per agnelli e capretti – sui costi di produzione rapportati ai volumi di vendita, ai costi di mantenimento del bestiame tenendo conto dell'altimetria e dei vincoli imposti dal disciplinare (tra i 2-4 euro al giorno per gli ovicaprini e agli 8-15 euro al giorno per i bovini), al valore del latte invenduto, svenduto e affini;

   a predisporre iniziative di consistente entità, stimandone la quantificazione anche valutando forfettariamente il costo di gestione giornaliero del bestiame di competenza moltiplicato per 90 giorni o una percentuale del 25 per cento sull'anno, rapportato ai capi detenuti documentabili come da relativa certificazione sanitaria.
(7-00498) «Ciaburro, Prisco, Galantino e Deidda».