ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00463

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 334 del 05/05/2020
Abbinamenti
Atto 7/00478 abbinato in data 14/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: GRANDE MARTA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO 05/05/2020
CABRAS PINO MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2020
MIGLIORE GENNARO ITALIA VIVA 05/05/2020
PALAZZOTTO ERASMO LIBERI E UGUALI 05/05/2020


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/05/2020
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO GOVERNO 14/05/2020
DEL RE EMANUELA CLAUDIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 14/05/2020
CABRAS PINO MOVIMENTO 5 STELLE
ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 14/05/2020

DISCUSSIONE IL 14/05/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 14/05/2020

AUDIZIONE INFORMALE IL 19/05/2020

AUDIZIONE INFORMALE IL 20/05/2020

AUDIZIONE INFORMALE IL 20/05/2020

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00463
presentato da
GRANDE Marta
testo di
Martedì 5 maggio 2020, seduta n. 334

   La III Commissione,

   premesso che:

    la salute è un prerequisito per una crescita sostenibile ed inclusiva;

    nell'ambito dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, l'Obiettivo n. 3 mira a raggiungere una copertura sanitaria universale che includa l'accesso ai medicinali di base e ai vaccini;

    la crisi pandemica da Covid-19 ha richiamato in modo inedito l'attenzione dell'opinione pubblica mondiale sul tema della cooperazione multilaterale in ambito sanitario, a partire dal ruolo dell'Organizzazione mondiale della sanità ma anche di fondamentali agenzie internazionali più specialistiche e meno note al grande pubblico come la Gavi Alliance – l'Alleanza mondiale per la vaccinazione e l'immunizzazione che supporta la vaccinazione di quasi la metà dei bambini del mondo e che ha contribuito a rafforzare i sistemi sanitari e i servizi di immunizzazione in 69 Paesi –, la Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (Cepi) oppure l'Ema, l'Agenzia europea per i medicinali, che ha il compito di valutare e verificare i vaccini prima della commercializzazione;

    l'esperienza maturata nella lotta al diffondersi del contagio ha fatto emergere come mai fino ad oggi la stretta interconnessione che sussiste in campo sanitario tra risposta locale e risposta globale, tra strategie microregionali e dinamiche sovranazionali;

    il ruolo degli Stati nazionali e delle loro leadership si è dimostrato, nel bene e nel male, cruciale in questo difficile passaggio storico. Per l'Italia e per gli altri Stati membri è, in particolare, decisivo il ruolo di indirizzo e di sostegno che potrà essere esercitato dall'Unione europea, impegnata nella elaborazione di una risposta comune alla pandemia a partire dal rafforzamento della sanità pubblica e dall'attenuazione dell'impatto socioeconomico. Lo stesso impegno europeo non potrà, tuttavia, essere risolutivo senza un efficace coordinamento a livello globale con gli altri organismi multilaterali;

    la pandemia da Covid-19 dimostra l'urgenza di incrementare gli investimenti nella costruzione di sistemi sanitari forti, affinché la copertura sanitaria universale comprenda la protezione da rischi finanziari, l'accesso ai servizi essenziali di assistenza sanitaria di qualità e l'accesso sicuro, efficace, di qualità e a prezzi accessibili a medicinali di base e vaccini per tutti e per tutte, come stabilito dall'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. È necessaria, inoltre, una collaborazione multisettoriale nella definizione delle politiche sanitarie, che coinvolga le comunità e la società civile e che metta al centro il rispetto della persona umana, dei suoi diritti e libertà fondamentali;

    inoltre, la lotta contro le pandemie non può che fondarsi sulla partnership pubblico-privato: il settore privato condivide con le istituzioni una responsabilità storica rispetto alle dinamiche del mercato e all'andamento dei prezzi al consumo di beni essenziali per la vita nel contrasto al virus. Un modello in tal senso è rappresentato dalla Access To Covid-19 Tools (Act) Accelerator, partnership tra la Fondazione Bill e Melinda Gates, Cepi, Gavi, Global Fund, Unitaid, Wellcome Trust, Banca Mondiale ed OMS, che ha come obbiettivo di accelerare lo sviluppo, la produzione di test diagnostici, farmaci e i vaccini Covid-19 e favorirne l'accesso quando saranno pronti;

    il taglio della spesa sanitaria nel nome dell'austerità e degli aggiustamenti strutturali ha impedito la creazione di sistemi sanitari forti e resilienti. Il G20 ha, come primo passo, deliberato recentemente di sospendere il pagamento del debito dei Paesi più poveri fino alla fine del 2020, con l'obiettivo di sostenerli ad affrontare la crisi sanitaria ed economica causata dalla pandemia di Covid-19;

    l'Italia, uno dei Paesi al mondo maggiormente colpiti dal Covid-19, eserciterà nel 2021 la presidenza di turno del G20 nel 2021, che sarà un anno di ripensamento e di ricostruzione sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista dell'architettura e del coordinamento della salute pubblica mondiale;

    la leadership italiana nella lotta contro le pandemie e per la salute globale potrà esprimersi in quella sede nella consapevolezza dell'importanza di sconfiggere il virus soprattutto in Africa e nel sud dell'Asia per cui, insieme ai partner G7 e G20, occorrerà mobilitare nuove risorse ed attivare un coordinamento internazionale a tutto campo. In particolare, l'Italia potrà assumere un ruolo guida affinché il G20 sostenga un processo condotto dalle Nazioni Unite per cancellare il debito estero dei Paesi più fragili, dovuto a tutti i creditori;

    in questa direzione merita tutto il possibile sostegno pluripartisan la proposta dell'Italia, di cui ha dato conto il Ministro Di Maio in occasione dell'audizione svolta il 16 aprile 2020 davanti alle Commissioni affari esteri di Camera e Senato, al segretario generale dell'ONU di creare una grande alleanza internazionale per il vaccino contro il coronavirus, affinché esso sia immediatamente disponibile a livello globale;

    la collaborazione internazionale è cruciale anche per fronteggiare le conseguenze socio-economiche della pandemia. La cooperazione tra tutti gli attori globali, a partire dai maggiori organismi internazionali competenti in materia sanitaria, dovrà contemplare la condivisione libera e aperta dei dati ed investimenti per il monitoraggio delle malattie attraverso banche dati accessibili e gestite in base a regole certe e condivise;

    a livello europeo, nell'ambito dell'elaborazione di una risposta globale alla pandemia, la Commissione europea ha promosso – insieme a Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno dell'Arabia Saudita, che detiene la presidenza del G20, Norvegia, Spagna e Regno Unito – un'iniziativa mondiale di raccolta fondi – la risposta globale al coronavirus – a partire dal 4 maggio 2020. La presidente Von Der Leyen invita i capi di Stato e di Governo e altri partner da tutto il mondo a impegnarsi a contribuire per raggiungere l'obiettivo iniziale di 7,4 miliardi di euro di fondi, i quali saranno stanziati per sviluppare e applicare strumenti diagnostici, un vaccino e trattamenti efficaci che siano accessibili a tutti e a prezzi abbordabili;

    il 3-4 giugno 2020 il Governo britannico ospiterà la terza conferenza di donatori che permette a Gavi – che sta aumentando la copertura immunitaria arrivando a vaccinare il 49,2 per cento dei bambini a livello globale, pari a circa 760 milioni di bambini – di mobilitare almeno 7,4 miliardi di dollari in risorse aggiuntive per proteggere la prossima generazione con vaccini, ridurre le disuguaglianze sanitarie e creare un mondo più sano, più sicuro e più prospero;

    l'Italia, che ha contribuito alla Vaccine Alliance dal 2006, è membro del suo consiglio di amministrazione ed è sesto donatore assoluto di Gavi. L'Italia ha avuto un ruolo chiave nella creazione di due finanziamenti innovativi: International Finance Facility for Immunization (IFFIm), di cui è il suo terzo maggior finanziatore con un impegno totale di 499 milioni, di dollari per il periodo 2005-2025, e l'Advanced Market Commitment (Amc) per accelerare lo sviluppo e la disponibilità di vaccini pneumococcici. L'Italia è il maggior donatore dell'Amc con un impegno di 635 milioni di dollari per il periodo 2008-2019. Inoltre, alla conferenza di ricostituzione del 2015 di Gavi, l'Italia ha devoluto un finanziamento di 100 milioni di euro in contributi diretti per il periodo 2016-2020,

impegna il Governo:

   a promuovere l'assunzione da parte dell'Italia di un ruolo guida nella comunità internazionale nella tutela della salute globale come perno delle politiche per uno sviluppo sostenibile;

   a rafforzare in tutte le opportune sedi internazionali, a livello sia multilaterale sia bilaterale, la cooperazione globale in materia sanitaria, promuovendo una sessione ad hoc nell'ambito della prossima Assemblea generale delle Nazioni Unite, al fine di definire regole e impegni per una efficace risposta globale alle pandemie;

   ad esplorare tutte le iniziative diplomatiche a sostegno di una proposta italiana in sede Onu per il lancio di una grande alleanza internazionale per il vaccino contro il coronavirus;

   ad assumere, pertanto, un ruolo attivo, in particolare nella sede dell'Organizzazione mondiale della sanità, a presidio della trasparenza decisionale nell'adozione di misure di contrasto alle emergenze sanitarie, della accessibilità per l'intera comunità internazionale di banche dati, piattaforme ed infrastrutture nel pieno rispetto del diritto umano alla diffusione del sapere scientifico;

   a sostenere con convinzione, anche in vista della presidenza italiana nel 2021, un impegno dei Paesi G20 a proteggere la spesa sanitaria per la prevenzione delle pandemie, senza trascurare le altre criticità sanitarie, come l'Aids, la tubercolosi e la malaria;

   a tal proposito, considerato l'impegno dell'Italia per il sostegno al Fondo globale contro l'Aids, la tubercolosi e la malaria (Gfatm), che vide la sua nascita in occasione del G8 di Genova nel 2001, a continuare nell'azione di sostegno al Fondo, peraltro fortemente richiesta dal mondo delle Ong internazionali;

   a valutare un incremento del livello di contribuzione agli strumenti finanziari che sostengono l'Alleanza globale per i vaccini e l'immunizzazione (Gavi), che rappresenta un indiscussa best practice nonché un attore chiave contro la pandemia da Covid-19 soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, in occasione dell'imminente round di rifinanziamento per il periodo 2021-2025, provvedendo ad annunciare in particolare un nuovo impegno in favore della Coalition for Epidemic Preparedness Initiative (Cepi) e il convinto proseguimento del programma IFFIm, anche al fine di promuovere una opportuna e urgente campagna internazionale di sensibilizzazione;

   a prevedere modalità congrue di coinvolgimento a livello internazionale della società civile e del settore privato nell'elaborazione degli obiettivi e nelle maggiori scelte di carattere strategico in risposta alla pandemia, assicurando in particolare il rispetto del principio della parità di genere e delle pari opportunità.
(7-00463) «Grande, Quartapelle Procopio, Cabras, Migliore, Palazzotto».