ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00435

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 319 del 25/03/2020
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 25/03/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 25/03/2020
DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 25/03/2020
TRANCASSINI PAOLO FRATELLI D'ITALIA 25/03/2020


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00435
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Mercoledì 25 marzo 2020, seduta n. 319

   La III Commissione,

   premesso che:

    di recente la Turchia ha assunto, ad avviso dei firmatari del presente atto, un ruolo predatorio nei confronti dell'Unione europea, minacciando la stabilità e la tenuta dell'Unione sotto diversi punti di vista;

    la Turchia ha destabilizzato l'area libica inviando militari e armi da impiegare nella guerra civile in corso, favorendo l'assalto alle coste italiane da parte degli immigrati in fuga;

    la Turchia ha aperto i confini agli sfollati del conflitto siriano, violando i termini dell'accordo raggiunto con l'Europa che le ha fruttato 6 miliardi di euro solo nell'ultimo triennio, dopo aver fiancheggiato la costola dell'Isis contro la quale combatte il governo legittimo di Assad;

    da ultimo, le autorità turche hanno fermato dal 4 marzo 2020, presso l'aeroporto di Ankara, 200.000 mascherine Ffp2 e Ffp3 acquistate da un'azienda italiana per rifornire gli ospedali dell'Emilia-Romagna e delle Marche nell'ambito degli sforzi disumani che l'Italia sta sostenendo per fronteggiare l'emergenza coronavirus;

    il Governo turco ne sta bloccando l'esportazione;

    dal 4 marzo 2020 l'ambasciata italiana sta facendo pressioni affinché venga sbloccata l'esportazione, ma senza esito;

    il 17 marzo 2020 il Presidente del Consiglio dei ministri Conte avrebbe avuto rassicurazione da Erdogan che sarebbe stata risolta la questione;

    a parere dei firmatari del presente atto ancora una volta il sedicente sultano Erdogan approfitta di crisi internazionali per proseguire il suo rapporto muscolare con l'Europa;

    tale contegno della Turchia testimonia, ad avviso dei firmatari del presente atto, inequivocabilmente le modalità con cui Erdogan interpreta i rapporti internazionali e segnatamente il rapporto con l'Italia e con l'Europa, nonostante lo status di «Paese candidato alla adesione» frutti alla Turchia decine di miliardi da parte dell'Unione europea;

    il Ministro Di Maio nei giorni scorsi, nel corso di una diretta Facebook, aveva promesso, con toni stentorei, ai suoi follower che avrebbe denunciato «in tutte le sedi internazionali competenti» tali pratiche aberranti da qualunque Paese provenissero,

impegna il Governo:

ad assumere iniziative nelle competenti sedi europee affinché venga revocato lo status di Paese candidato all'adesione all'Unione europea nei confronti della Turchia.
(7-00435) «Delmastro Delle Vedove, Galantino, Deidda, Trancassini».