ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00419

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 309 del 21/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: CASA VITTORIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/02/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LATTANZIO PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 21/02/2020
PENNA LEONARDO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 21/02/2020
MARTINCIGLIO VITA MOVIMENTO 5 STELLE 21/02/2020
VILLANI VIRGINIA MOVIMENTO 5 STELLE 21/02/2020
SARLI DORIANA MOVIMENTO 5 STELLE 21/02/2020
PAXIA MARIA LAURA MOVIMENTO 5 STELLE 21/02/2020
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 21/02/2020
CARBONARO ALESSANDRA MOVIMENTO 5 STELLE 21/02/2020
SURIANO SIMONA MOVIMENTO 5 STELLE 21/02/2020
AIELLO DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 21/02/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00419
presentato da
CASA Vittoria
testo di
Venerdì 21 febbraio 2020, seduta n. 309

   La VII Commissione,

   premesso che:

    l'opera e la figura di Vincenzo Bellini sono un patrimonio straordinario per la Sicilia e, in particolare, per Catania, sua città natale. Bellini è stato tra i maggiori compositori italiani e tra i più celebri operisti dell'Ottocento, insieme alle figure di Verdi, Puccini, Rossini e Donizetti. Le sue opere, come la Norma, sono tra le più conosciute al mondo e il suo nome è da sempre bandiera e orgoglio dell'opera lirica italiana;

    legato ad uno stile musicale antico, basato sul primato del canto vocale o strumentale, Vincenzo Bellini riuscì a trasmettere la propria arte oltre i confini della sua amata terra, arrivando sino a Milano, Parigi e nelle principali città europee, trasmettendo la cultura mediterranea che l'Europa romantica aveva idealizzato nel mito della classicità. L'arte trasmessa dal Bellini fu frutto anche dei confronti con i più grandi compositori d'Europa, tra cui Fryderyk Chopin, attraverso cui il proprio linguaggio musicale si arricchì di colori e soluzioni nuove, pur conservando intatta l'ispirazione melodica di sempre. La musica di Bellini è una singolare unione tra classicità e romanticismo, grazie alla formazione ricevuta a Napoli, basata sui modelli della scuola operistica napoletana ed anche ad una personale tendenza a valori poetici come armonia e compostezza;

    negli ultimi anni il Teatro Massimo «V. Bellini» di Catania sta vivendo momenti di incertezza e di crisi, dovuta alla precarietà con cui ogni anno l'ente è tenuto ad effettuare la propria programmazione lirica, a causa da un lato dei ritardi da parte della regione Siciliana nell'erogare i fondi per lo spettacolo e dei debiti contratti negli anni dallo stesso Teatro, dall'altro degli interventi della magistratura per bloccare gli stessi fondi;

    a dicembre 2019 il Tar ha bloccato oltre 560.000 euro di contributi provenienti dal Fondo unico regionale per lo spettacolo (Furs);

    l'istituzione di un festival belliniano permetterebbe di ridare respiro all'ente e, al contempo, di rimediare a un gravissimo torto nei confronti di Bellini rispetto ai suoi colleghi compositori sopracitati che giustamente hanno avuto pieno riconoscimento nei luoghi che hanno segnato il loro percorso musicale e la loro maturità: Pesaro con il festival rossiniano, Parma e Busseto (Parma) con il festival verdiano, Torre del Lago (Lucca) con il festival pucciniano e Bergamo con quello donizettiano;

    tutti questi festival, promossi e sostenuti dalle istituzioni regionali e locali, rappresentano un'opportunità di crescita per le relative località in termini di accesso alla cultura, sviluppo culturale e incremento dell'offerta turistica. Un investimento in un festival di livello internazionale, accessibile indistintamente da tutta la popolazione, si traduce quindi in un'opportunità per le giovani generazioni di conoscere e studiare la cultura musicale etnea e approcciarsi con orgoglio alle opportunità che l'intera offerta musicale nazionale offre. La città godrebbe di un maggiore ritorno economico frutto di un turismo internazionale che riesce ad attrarre turisti interessati dalle opere belliniane messe in scena nella regione siciliana, creando un indotto economico rilevante, nonché occupazione qualificata; sarebbe inoltre un richiamo per tanti studiosi e amanti della musica, che potrebbero tornare a dare un contributo alla crescita culturale locale;

    uno speciale concorso e premio per giovani compositori al di sotto dei 35 anni di età e un premio letterario rivolto agli alunni delle scuole primarie e secondarie di I grado riguardante vari aspetti della cultura musicale catanese sono strumenti per coinvolgere i giovani e dar loro forti punti di riferimento culturali nell'economia locale. Il festival stesso può servire da volano per ravvivare vari luoghi simbolo, a cominciare dal Teatro Massimo Vincenzo Bellini, per arrivare al teatro greco-romano, a Taormina e ad altre città, anche in collaborazione con le istituzioni musicali siciliane. Si possono prevedere numerosi eventi, concerti, giornate di studio e conferenze di approfondimento sulla vita e sulle opere di Bellini, con il coinvolgimento di musicologi di chiara fama e in collaborazione con l'università di Catania;

    la realizzazione del Bellini Teatro Festival è dunque un investimento strategico irrinunciabile, perché guarda davvero al futuro, traendo dalla ricchezza culturale del tutto viva e attuale dell'opera di Vincenzo Bellini, figlio della terra siciliana, nuove opportunità di crescita culturale e sociale nonché di benessere economico per i cittadini e l'economia del territorio,

impegna il Governo:

   ad adottare iniziative, per quanto di competenza, volte a restituire la giusta dignità al Teatro Massimo e a offrire una programmazione lirica pluriennale, in modo tale da garantire anche una maggiore stabilità dei lavoratori del teatro etneo e permettere agli operatori turistico-culturali locali di investire con maggiore stabilità programmatica, nell'ottica di una crescita culturale e finanziaria della città di Catania;

   a considerare la possibilità di adottare iniziative per finanziare un festival belliniano, organizzato a cadenza annuale, con eventi da tenersi nel Teatro Massimo e nelle realtà siciliane in contiguità con la città di Catania, nonché nelle più famose località dotate di una tradizione lirica sinfonica di lungo corso;

   ad istituire premi e concorsi sia per giovani compositori under 35, sia per gli studenti delle scuole secondarie di primo grado dell'intera provincia catanese, al fine di far conoscere e permettere di diffondere la cultura musicale etnea.
(7-00419) «Casa, Lattanzio, Penna, Martinciglio, Villani, Sarli, Paxia, Marzana, Carbonaro, Suriano, Davide Aiello».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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