ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00375

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 262 del 19/11/2019
Firmatari
Primo firmatario: SISTO FRANCESCO PAOLO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 19/11/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LABRIOLA VINCENZA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 19/11/2019
RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA 21/11/2019


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 22/11/2019

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00375
presentato da
SISTO Francesco Paolo
testo presentato
Martedì 19 novembre 2019
modificato
Venerdì 22 novembre 2019, seduta n. 264

   La I Commissione,

   premesso che:

    l'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) è stata istituita dall'articolo 5 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101 (convertito dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125) che, al comma 3, ha modificato la denominazione della previgente Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche, e, al comma 5, novellando l'articolo 13, comma 3, del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, ha disposto che il collegio dell'Autorità fosse composto da un presidente e 4 consiglieri, individuandone le relative modalità di nomina;

    in data 4 aprile 2014, con decreto del Presidente della Repubblica, il dottor Raffaele Cantone è stato nominato presidente dell'Anac. In data 11 luglio 2014, con decreto del Presidente della Repubblica sono stati nominati i 4 consiglieri componenti il collegio. La durata della carica di presidente e dei consiglieri è stata fissata dalla legge in 6 anni;

    il presidente Cantone ha annunciato le sue dimissioni anticipate dalla carica nel corso del mese di luglio 2019, cessando dall'incarico il 23 ottobre 2019, con rientro nei ruoli della magistratura;

    le dimissioni del presidente hanno prodotto una situazione che, anche alla luce della normativa vigente, rischia di paralizzare l'attività dell'Autorità, con gravi ripercussioni in ordine alla sua finalità istituzionale. Il ruolo ordinamentale dell'Anac è fondamentale per la prevenzione della corruzione sia nell'ambito delle commesse pubbliche di lavori, servizi e forniture, sia in ogni altro settore della pubblica amministrazione e società partecipate e controllate. L'attuazione della trasparenza in tutte le attività di gestione della cosa pubblica costituisce un importante strumento di controllo collettivo sull'operato della pubblica amministrazione, coinvolgendo anche aspetti che attengono al conferimento degli incarichi con ricadute positive in ordine al contrasto della corruzione;

    il mandato dei restanti 4 consiglieri scadrà l'11 luglio 2020, ma il consiglio, in assenza della figura del presidente, è impossibilitato per legge a svolgere alcune rilevanti funzioni, quali, ad esempio quelle previste dall'articolo 32 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, che ha attribuito specifiche funzioni al solo presidente dell'Anac nella sua qualità di organo monocratico. Si tratta di una serie di poteri inerenti a misure di gestione, sostegno e monitoraggio di imprese nell'ambito della prevenzione della corruzione non delegabili al consiglio dell'Anac o a taluno dei suoi componenti in assenza di espressa disposizione di legge;

    in tal senso il regolamento interno sull'organizzazione e il funzionamento dell'Autorità nazionale anticorruzione, approvato dal consiglio con delibera n. 919 del 16 ottobre 2019, si pone per i firmatari del presente atto di indirizzo in netto contrasto con il decreto-legge n. 90 del 2014 nella parte in cui, al comma 4 dell'articolo 3, attribuisce al consigliere più anziano le funzioni nel presidente per il caso di dimissioni, assenza o impedimento di quest'ultimo;

    le dette criticità sono aggravate dalla particolare fase di transizione che attualmente sta vivendo tutto il personale dell'Anac per il passaggio al nuovo ordinamento giuridico ed economico postulato dall'articolo 52-quater del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, come da ultimo modificato dall'articolo 1, comma 298, della legge 27 dicembre 2017, n. 205;

    l'attuale consiglio dell'Anac, indebolito dalle dimissioni anticipate del presidente Cantone, in presenza di una regolamentazione interna di dubbia legittimità, in quanto gerarchicamente sotto ordinata alla norma di legge attributiva dei poteri monocratici al presidente, ad avviso dei firmatari del presente atto espone l'istituzione e la sua missione istituzionale ad una flessione negativa che non può ammettersi in materia di contrasto alla corruzione. Allo stesso tempo, non appare percorribile la soluzione della nomina di un nuovo presidente che vedrebbe scadere il mandato di tutti i consiglieri a pochi mesi dal suo insediamento;

    l'ingresso dell'Anac nella disciplina generale delle autorità amministrative indipendenti di cui alla legge n. 481 del 1995 pone una serie di questioni di natura organizzativa da affrontare come, ad esempio, la composizione numerica dell'organo di vertice delle Autorità;

    ulteriore questione critica si palesa nei criteri di nomina del presidente e dei componenti il consiglio dell'Anac. La normativa vigente prevede che la nomina avvenga tra esperti di elevata professionalità, di notoria indipendenza e comprovata esperienza solo in materia di contrasto alla corruzione, senza prevedere uno specifico riferimento alla indispensabile competenza specifica in materia di contratti pubblici, materia questa che caratterizza gran parte dell'attività di Anac;

    in considerazione del fondamentale ruolo svolto dall'Anac in merito alla prevenzione della corruzione nell'ambito delle amministrazioni pubbliche, nelle società partecipate e controllate, anche mediante l'attuazione della trasparenza in tutti gli aspetti gestionali, nonché mediante l'attività di vigilanza nell'ambito dei contratti pubblici, degli incarichi e comunque in ogni settore della pubblica amministrazione che potenzialmente possa sviluppare fenomeni corruttivi, come testé riportato, si ravvisano delle anomalie in merito alla composizione del consiglio dell'Anac;

    alla luce di quanto premesso, la soluzione più utile per evitare un pericoloso immobilismo e per garantire la piena funzionalità di Anac appare quella di un immediato generale ricambio della governance mediante la nomina di un nuovo consiglio nella pienezza dei propri poteri ed in linea con le disposizioni delle altre Autorità amministrative indipendenti,

impegna il Governo:

   ad assumere iniziative per procedere ad un allineamento del numero dei consiglieri di Anac e della durata del relativo mandato a quanto previsto dalla legge n. 481 del 1995;

   ad assumere iniziative normative per prevedere tra i requisiti per la nomina dei membri del consiglio di Anac un esplicito riferimento alla competenza specifica in materia di contratti pubblici;

   ad adottare iniziative normative per assicurare maggiore omogeneità nel trattamento giuridico ed economico del personale delle autorità indipendenti, garantendo in particolare una più stretta uniformità tra il trattamento applicabile ai dipendenti dell'Anac e quello previsto per i dipendenti dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato.
(7-00375) «Sisto, Labriola, Rampelli».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lotta contro la criminalita'