ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00369

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 260 del 15/11/2019
Firmatari
Primo firmatario: MONTARULI AUGUSTA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 15/11/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 15/11/2019
MANTOVANI LUCREZIA MARIA BENEDETTA FRATELLI D'ITALIA 15/11/2019
DE CARLO LUCA FRATELLI D'ITALIA 15/11/2019
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 15/11/2019
DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA 15/11/2019
LUCASELLI YLENJA FRATELLI D'ITALIA 15/11/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Commissione: XIV COMMISSIONE (POLITICHE DELL'UNIONE EUROPEA)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00369
presentato da
MONTARULI Augusta
testo di
Venerdì 15 novembre 2019, seduta n. 260

   Le Commissioni XIII e XIV,

   premesso che:

    il Consiglio dell'Unione europea avrebbe dovuto approvare il prossimo bilancio settennale 2021-2027 entro la fine del 2019, ma la decisione slitterà probabilmente nei primi mesi del 2020;

    invero, il 2 maggio 2018 la Commissione europea ha presentato la propria proposta di bilancio per i suddetti anni;

    in ragione di tale proposta, per gli anni 2021-2027, il Fondo europeo agricolo di garanzia (Feaga), primo pilastro, attinente alle risorse per i «pagamenti diretti» agli agricoltori, sarebbe pari ad euro 286.195 miliardi di euro, mentre il Fondo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), secondo pilastro, co-finanziato da Unione europea e Stati membri, è di 78,811 miliardi di euro;

    rispetto al bilancio settennale precedente, 2014-2020, che stanziava complessivamente 408,313 miliardi di cui 312,74 miliardi per Feaga e 95,58 miliardi per il Feasr, si registra quindi una diminuzione di oltre 43 miliardi di euro;

    il bilancio settennale 2014-2020 era destinato a 28 Stati e 513,5 milioni di persone, mentre quello degli anni 2021-2027 è destinato a 27 Stati e 447 milioni di persone, considerando la prossima uscita dall'Unione del Regno Unito;

    a ottobre 2018, Alan Matthews, professore di politica agricola europea presso il Trinity College di Dublino, ha eseguito il calcolo dei tagli per ciascuno Stato membro;

    partendo dai dati contenuti negli allegati alla proposta presentata dalla Commissione, egli ha calcolato le riduzioni per il 2021-2027 sulla base della cifra stanziata per l'anno 2020, moltiplicata per sette, approccio indubbiamente prediletto dalla Commissione europea e mai smentito;

    in questo modo, i tagli dei fondi destinati all'Italia risultano del 3,9 per cento per il primo pilastro (da 25,93 a 24,92 miliardi) e del 15,3 per cento per il secondo (da 10,49 a 8,89 miliardi), per una riduzione complessiva del 7 per cento circa, pari a 2,61 miliardi di euro;

    come se non bastasse la riduzione del budget per la politica agricola comune (Pac) prevista dalla proposta di regolamento transitorio adottato dalla Commissione europea, prevede che per l'Italia siano stanziati 3,56 miliardi di euro in pagamenti diretti e 1,27 per lo sviluppo rurale (Psr), rispettivamente 140 milioni (-3,9 per cento) e 230 milioni in meno (-15,6 per cento) rispetto al massimale 2020, per una riduzione totale di 370 milioni di euro prevista nel 2021 con il passaggio al nuovo quadro finanziario pluriannuale;

    tale prospettiva rappresenta un ennesimo danno nei confronti dell'agricoltura italiana, inevitabilmente penalizzata dalla riduzione delle risorse, che necessita di un intervento decisivo da parte del Governo italiano;

    nonostante i previsti tagli all'agricoltura, l'Italia dovrebbe contribuire al prossimo bilancio pluriennale con circa 2,5 miliardi di euro in più;

    il bilancio pluriennale deve essere approvato dal Consiglio dell'Unione europea dopo il passaggio al Parlamento europeo;

    come dimostrato dalla proposta di regolamento transitorio adottato dalla Commissione europea, l'Italia non sta riuscendo ad impedire il continuo ridimensionamento delle risorse da destinare all'agricoltura, nonostante le numerosissime sollecitazioni provenienti dagli operatori del settore ad ogni livello e la mutata composizione delle forze di Governo;

    ancora una volta peraltro la Pac, così come al momento concepita dalla Commissione, premierebbe le superfici ampie e non il sistema agricolo come quello italiano, che beneficia di superfici più ridotte, generando prodotti ad alto valore aggiunto;

    l'Italia è un Paese fondatore dell'Unione ed è un contribuente netto, considerato inoltre l'importante ruolo che le forze di maggioranza hanno esercitato nell'elezione di Ursula von der Leyen quale Presidente della Commissione europea, e potendo, infine, contare sulla disponibilità dell'ex premier, nel suo ruolo di Commissario europeo per gli affari economici e monetari,

impegnano il Governo

ad assicurare la massima tutela degli interessi italiani in sede di predisposizione del bilancio settennale 2021-2027 dell'Unione europea e a non prestare il consenso ad alcuna riduzione delle risorse per l'agricoltura nell'ambito della negoziazione e dell'approvazione del quadro finanziario pluriennale e della politica agricola comune, prospettando ove necessario il veto dell'Italia ad eventuali simili proposte in seno al Consiglio dell'Unione europea che contrastano con il predetto obiettivo di tutela del Paese.
(7-00369) «Montaruli, Caretta, Mantovani, Luca De Carlo, Ciaburro, Delmastro Delle Vedove, Lucaselli».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sostegno agricolo

politica agricola comune

finanziamento comunitario