Legislatura: 18Seduta di annuncio: 203 del 05/07/2019
Primo firmatario: PANIZZUT MASSIMILIANO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 04/07/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BOLDI ROSSANA LEGA - SALVINI PREMIER 04/07/2019 DE MARTINI GUIDO LEGA - SALVINI PREMIER 04/07/2019 FOSCOLO SARA LEGA - SALVINI PREMIER 04/07/2019 LAZZARINI ARIANNA LEGA - SALVINI PREMIER 04/07/2019 LOCATELLI ALESSANDRA LEGA - SALVINI PREMIER 04/07/2019 TIRAMANI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 04/07/2019 SUTTO MAURO LEGA - SALVINI PREMIER 04/07/2019 ZIELLO EDOARDO LEGA - SALVINI PREMIER 04/07/2019
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 19/11/2019 NOVELLI ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE INTERVENTO PARLAMENTARE 19/11/2019 ROSTAN MICHELA LIBERI E UGUALI PROVENZA NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE SIANI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA LOCATELLI ALESSANDRA LEGA - SALVINI PREMIER PEDRAZZINI CLAUDIO MISTO-CAMBIAMO!-10 VOLTE MEGLIO IANARO ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO ILLUSTRAZIONE 27/11/2019 NOVELLI ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE INTERVENTO GOVERNO 27/11/2019 ZAMPA SANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE) INTERVENTO PARLAMENTARE 27/11/2019 GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA NOVELLI ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE PROVENZA NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE DICHIARAZIONE GOVERNO 27/11/2019 ZAMPA SANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE) DICHIARAZIONE VOTO 27/11/2019 CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO DE FILIPPO VITO ITALIA VIVA PANIZZUT MASSIMILIANO LEGA - SALVINI PREMIER INTERVENTO PARLAMENTARE 27/11/2019 BOLOGNA FABIOLA MOVIMENTO 5 STELLE BAGNASCO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE PARERE GOVERNO 27/11/2019 ZAMPA SANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 19/11/2019
DISCUSSIONE IL 19/11/2019
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 19/11/2019
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/11/2019
DISCUSSIONE IL 27/11/2019
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 27/11/2019
ACCOLTO IL 27/11/2019
PARERE GOVERNO IL 27/11/2019
APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 27/11/2019
CONCLUSO IL 27/11/2019
La XII Commissione,
premesso che:
la resistenza antimicrobica (Amr), ossia il fenomeno per il quale un microrganismo risulta resistente all'attività di un farmaco antimicrobico, originariamente efficace per il trattamento delle infezioni da esso causate, è un problema estremamente rilevante a livello nazionale e internazionale;
secondo il Centro europeo di malattie infettive (Ecdc), in Europa si verificano 4,5 milioni di infezioni in ambito ospedaliero e 4,4 milioni di infezioni in strutture di lungodegenza e domiciliare, per un totale di 8,9 milioni di infezioni all'anno. I decessi causati dal fenomeno dell'antibiotico resistenza possono essere attualmente stimati nell'ordine dei 30 mila ogni anno;
le stime dell'Organizzazione mondiale della sanità sono estremamente preoccupanti ed evidenziano come, in mancanza di misure efficaci di contrasto al fenomeno, le infezioni batteriche aumenteranno esponenzialmente nel lungo periodo e, nel 2050, provocheranno addirittura 10 milioni di morti l'anno, superando quelle per tumore (8,2 milioni), diabete e incidenti stradali;
allarmanti sono anche i dati relativi all'Italia che, secondo l'Istituto superiore della sanità (Iss), risulta tristemente prima in tutte le classifiche stilate per tasso di mortalità, anni di vita persi in salute, giorni di ospedalizzazione e, in generale, per incidenza delle infezioni resistenti: un terzo dei decessi e, in genere, di tutto l'impatto attribuito alle infezioni antibiotico-resistenti a livello europeo è a carico del nostro Paese;
secondo i dati recentemente presentati dall'organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Ocse), in soli dieci anni, la proporzione di infezioni resistenti agli antibiotici nel nostro Paese è praticamente raddoppiata, crescendo dal 17 per cento del 2005 al 30 per cento del 2015, a fronte di un trend europeo che, nello stesso periodo, è invece rimasto abbastanza stabile, aumentando solamente di 3 punti percentuali e, segnatamente, dal 14 per cento al 17 per cento;
le principali cause del problema, secondo la risoluzione del Parlamento europeo del 13 settembre 2018, recante un «Piano di azione europeo “One Health” contro la resistenza antimicrobica», vanno individuate nell'uso inappropriato degli antimicrobici, nella debolezza dei sistemi di garanzia della qualità dei medicinali, nell'uso degli antimicrobici negli allevamenti per promuovere la crescita o prevenire malattie, nonché nelle carenze dei sistemi di prevenzione e controllo delle infezioni;
il medesimo piano di azione europeo ha riepilogato le principali misure di contrasto al fenomeno che dovrebbero essere adottate negli Stati membri, specificando che «l'uso attento degli antibiotici e la prevenzione e il controllo delle infezioni in tutti i settori dell'assistenza sanitaria, compresa la salute animale, rappresentano i pilastri di una prevenzione efficace dello sviluppo e della trasmissione di batteri resistenti agli antibiotici»;
in Italia, per fronteggiare il fenomeno dell'Amr, è stato adottato il piano nazionale di contrasto dell'antimicrobico resistenza 2017-2020 (Pncar);
il piano nazionale elenca i temi maggiormente rilevanti nella lotta al fenomeno dell'antimicrobico resistenza (sorveglianza, appropriatezza prescrittiva, infezioni correlate all'assistenza, formazione e comunicazione) e, per ciascuno di essi, stabilisce obiettivi di medio e lungo termine, azioni centrali e regionali, nonché Indicatori di monitoraggio;
nonostante l'adozione del piano nazionale e l'implementazione di alcune delle iniziative ivi previste, è necessario un ulteriore sforzo al fine di contrastare efficacemente il problema dell'antimicrobico resistenza ed invertire il trend negativo che contraddistingue il nostro Paese,
impegna il Governo:
ad adottare iniziative efficaci a contrastare il fenomeno della resistenza antimicrobica, nell'ambito della tutela della salute umana e animale e dell'ambiente;
ad adottare iniziative per garantire la completa attuazione del Piano nazionale di contrasto dell'antimicrobico resistenza 2017-2020 (Pncar), affinché gli obiettivi ivi previsti possano essere integralmente raggiunti nei tempi e nei modi prestabiliti e, comunque, nel minor tempo possibile;
ad adottare ulteriori iniziative per rendere coerente la strategia nazionale con le indicazioni contenute negli atti di indirizzo sovranazionali e, in particolare, con la risoluzione del Parlamento europeo del 13 settembre 2018, concernente il «Piano di azione europeo “One Health” contro la resistenza antimicrobica» e le «Linee guida sull'uso prudente degli antimicrobici in medicina umana» della Commissione europea (2017/C 212/01);
ad adottare iniziative per migliorare la performance e la copertura dei sistemi di sorveglianza dell'antimicrobico resistenza, affinché i dati da questi raccolti risultino il più possibile completi e rappresentativi del fenomeno in atto;
ad adottare iniziative per garantire che i dati raccolti dai sistemi di monitoraggio confluiscano regolarmente nei canali di sorveglianza internazionali e, tra questi, nel sistema europeo Ears-Net (European Antimicrobial Resistence Surveillance Network), coordinato dal Centro europeo di malattie infettive, e nel sistema dell'antibiotico-resistenza Glass gestito dall'Organizzazione mondiale della sanità;
ad adottare iniziative specificamente riferite alle strutture ospedaliere e alle altre tipologie di strutture ove si presta assistenza ai pazienti day-hospital/day-surgery, lungodegenze, ambulatori assistenza domiciliare, strutture residenziali), affinché in tali luoghi vengano rispettate le buone pratiche di igiene e di prevenzione e si promuovano miglioramenti finalizzati al controllo delle infezioni e alla relativa riduzione delle stesse;
a promuovere l'impiego di tecnologie diagnostiche che consentano di individuare rapidamente le infezioni resistenti all'azione dei farmaci antibiotici e di attuare per tempo gli interventi necessari per il relativo isolamento e trattamento;
ad adottare iniziative per promuovere un corretto utilizzo dei farmaci antibiotici, limitando i casi abuso e/o inappropriatezza prescrittiva, anche in ambito veterinario;
a promuovere campagne di informazione che abbiano un notevole impatto mediatico e che siano capaci di sensibilizzare l'opinione pubblica sul fenomeno dell'antimicrobico resistenza e sulle conseguenze derivanti dall'uso inappropriato dei farmaci antibiotici;
ad attuare campagne di formazione e aggiornamento del personale sanitario incentrate sui temi dell'appropriatezza prescrittiva e del rispetto delle misure di prevenzione delle infezioni correlate all'assistenza (Ica);
ad adottare iniziative per regolamentare adeguatamente il ciclo di vita dei prodotti antibiotici e contrastare fermamente le pratiche illecite nella produzione, nella vendita, nell'uso e nello smaltimento di antimicrobici;
ad adottare iniziative per monitorare l'impatto della resistenza antimicrobica sull'industria alimentare, sull'agricoltura, nonché sulle risorse ambientali, idriche e dell'ecosistema acquatico, in armonia con quanto previsto dal piano di azione europeo;
ad adottare iniziative finalizzate a garantire l'attuazione delle «linee guida per la promozione dell'uso prudente degli antimicrobici negli allevamenti zootecnici per la prevenzione dell'antimicrobico-resistenza», diramate dal Ministero della salute.
(7-00271) «Panizzut, Boldi, De Martini, Foscolo, Lazzarini, Locatelli, Tiramani, Sutto, Ziello».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):prevenzione delle malattie
malattia
prodotto farmaceutico