ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00251

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 179 del 28/05/2019
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 28/05/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 28/05/2019
BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA 29/05/2019
MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA 30/05/2019
SILVESTRONI MARCO FRATELLI D'ITALIA 03/06/2019
SOVERINI SERSE MISTO-CIVICA POPOLARE-AP-PSI-AREA CIVICA 11/06/2019


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 29/05/2019

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 30/05/2019

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 03/06/2019

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 11/06/2019

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00251
presentato da
RIZZETTO Walter
testo presentato
Martedì 28 maggio 2019
modificato
Martedì 11 giugno 2019, seduta n. 188

   Le Commissioni X e XI,

   premesso che:

    è del 23 maggio 2019 la sentenza del tribunale di Milano che ha dichiarato il fallimento della Shernon spa, l'azienda che aveva acquisito lo scorso anno dalla ditta Mercatone Uno in Amministrazione Straordinaria, ben 55 punti vendita con l'obbligo assuntivo di oltre 2000 lavoratori. Di fatto, invece, la stessa era subentrata solo in 47 punti vendita con l'impiego di oltre 1800 persone;

    la dichiarazione di fallimento è stata assunta alla luce delle richieste dei fornitori e per preservare l'azienda da un dissesto maggiore: in meno di otto mesi, sotto la nuova gestione, l'azienda ha infatti accumulato 90 milioni di perdite e il rischio era che l'emorragia finanziaria continuasse irrimediabilmente;

    solo il 25 maggio 2019, i 1.800 lavoratori dell'ex Mercatone Uno hanno appreso, di notte e attraverso il social media Facebook, di essere rimasti senza lavoro a causa del fallimento e della chiusura dei punti vendita in Italia;

    a riguardo, non si comprende come sia possibile che la situazione sia degenerata senza un intervento preventivo del Ministero dello sviluppo economico, che avrebbe dovuto vigilare sull'andamento della gestione della Shernon;

    tra l'altro, già da mesi i sindacati, Filcams, Fisascat e Uiltucs, avevano evidenziato le loro preoccupazioni poiché, nel tempo, era emersa la mancanza di finanziamenti e di liquidità dell'azienda tanto che, negli ultimi mesi del 2018, la merce nei magazzini, e di conseguenza nei negozi, cominciava ad essere insufficiente, tanto da non essere consegnata, neanche se già venduta e pagata dagli acquirenti;

    a marzo 2019, in occasione di un incontro fra Filcams, Fisascat, Uiltucs e l'amministratore delegato di Shernon spa, quest'ultimo ha preannunciato un imminente capitalizzazione della società e ha informato le rappresentanze sindacali in merito ad una possibile trattativa con potenziali investitori. La ricapitalizzazione annunciata doveva essere effettuata entro la fine di marzo e presupponeva un investimento pari a circa 20 milioni di euro, cifra che le organizzazioni di categoria hanno ritenuto da subito assolutamente insufficiente a garantire la ripresa dell'azienda. A metà aprile, la Shernon ha poi presentato istanza di concordato preventivo presso il tribunale di Milano;

    l'evolversi della vicenda ha dimostrato, quindi, che le preoccupazioni dei sindacati erano del tutto fondate e che a parere dei presentatori del presente atto non è stata adeguata la vigilanza del Ministero dello sviluppo economico sull'attuazione del piano industriale concordato con la Shernon;

    adesso la mala gestione dell'azienda, perpetrata in questi mesi, ha causato danni ed accumulato perdite con ripercussioni gravi sull'intera filiera occupazionale, fino a determinare un vero e proprio dramma sociale: oltre i 1.800 lavoratori ex Mercatone Uno, vanno considerati più di 500 fornitori e un totale di oltre 10000 famiglie coinvolte;

    acquisita la notizia del fallimento, è stato anticipato al 27 maggio 2019 un tavolo ministeriale presso il Ministero dello sviluppo economico per individuare le iniziative necessarie per fronteggiare la crisi industriale in questione;

    è chiaro che vanno assunti urgenti provvedimenti a tutela dei lavoratori che versano adesso in una situazione di disperazione per l'improvvisa perdita del posto di lavoro,

impegnano il Governo:

   ad adottare ogni utile iniziativa per tutelare i diritti dei lavoratori coinvolti nella crisi di Mercatone Uno, salvaguardando i posti di lavoro e la continuità reddituale;

   ad assumere iniziative, anche di carattere normativo, affinché il sistema di vigilanza sulla gestione delle crisi aziendali e sulla attuazione dei piani industriali sia efficace e tempestivo.
(7-00251) «Rizzetto, Zucconi, Butti, Meloni, Silvestroni, Soverini».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

fallimento

gestione d'impresa

politica industriale