ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00235

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 166 del 18/04/2019
Firmatari
Primo firmatario: PROVENZA NICOLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/04/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRIPPA CARMELA MOVIMENTO 5 STELLE 18/04/2019
MANZO TERESA MOVIMENTO 5 STELLE 18/04/2019
ANGIOLA NUNZIO MOVIMENTO 5 STELLE 18/04/2019
MENGA ROSA MOVIMENTO 5 STELLE 18/04/2019
CASA VITTORIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/04/2019
MAGLIONE PASQUALE MOVIMENTO 5 STELLE 18/04/2019
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 18/04/2019
MAMMI' STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/04/2019
SCERRA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 18/04/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00235
presentato da
PROVENZA Nicola
testo di
Giovedì 18 aprile 2019, seduta n. 166

   La XII Commissione,

   premesso che:

    circa 800 mila minorenni italiani di età compresa tra i 16 e i 17 anni a fronte di 8,6 milioni di adulti, abusano di alcol: questi dati coinvolgono anche ragazzi di 11 e 12 anni;

    l'Istat, nelle informazioni rilevate tramite l'ultima indagine Multiscopo sulle famiglie «Aspetti della vita quotidiana» condotta nel 2017 su un campione di circa 21 mila famiglie per un totale di circa 49 mila individui, assicura che il 65,4 per cento della popolazione di 11 anni e più ha consumato almeno una bevanda alcolica nell'anno riferito a quello di indagine (2017);

    stando ai dati in premessa, sono in aumento la quota di quanti consumano alcol occasionalmente (dal 38,9 per cento del 2007 al 44 per cento del 2017) e quella di coloro che bevono alcolici fuori dai pasti (dal 25,6 per cento del 2007 al 29,2 per cento del 2017);

    ai dati Istat fa da eco uno studio della Casa del giovane di Pavia e della Fondazione Exodus pubblicato il 21 settembre 2018 e che ha curato un'indagine sugli stili di vita giovanili: emerge che il 31,8 per cento dei ragazzi under 20 bevono per piacere, mentre il 23,2 lo fa per affrontare momenti difficili;

    secondo il dipartimento di neuroscienze e salute mentale dell'ospedale Fatebenefratelli-Sacco di Milano, nel nostro Paese 800 mila ragazzi tra i 12 ed i 25 anni mostrano «segnali di disagio»: la depressione è la malattia mentale più diffusa tra gli adolescenti (circa il 10 per cento tra i 15 ed i 29 anni): il disturbo del bipolarismo, ad esempio, riscontrato nel 40 per cento dei casi dei giovani tra i 15 ed i 19 anni, è in buona parte correlato all'uso di psicostimolanti;

    nella fascia tra i 18 e i 24 anni l'abitudine più diffusa è quella del binge drinking, ovvero l'assunzione di bevande alcoliche al di fuori dei pasti in un breve arco di tempo: fenomeno che riguarda il 17 per cento del campione interessato e che conferma i dati Istat;

    i recenti dati dell'Osservatorio nazionale alcool e del Ministero della salute hanno rilevato dati allarmanti: circa il 17 per cento degli accessi in pronto soccorso per intossicazione acuta da alcol sono a carico di adolescenti di età inferiore ai 14 anni; sono oltre 48 mila i casi trattati in situazione di urgenza;

    l'uso delle droghe, il danno fisico, la dipendenza e il danno sociale sono i tre fattori sulla base dei quali è stata stilata la classifica delle 20 droghe più pericolose al mondo, grazie ad uno studio condotto a gennaio 2018 da David Nutt dell'università di Bristol e pubblicato sulla prestigiosa rivista «The Lancet» Il risultato in parte ha confermato la pericolosità di alcune droghe, come l'eroina, ma in altri casi ha accertato l'estrema pericolosità di sostanze reputate erroneamente «leggere», come l'alcol. A detenere il primato in questa classifica è l'eroina, seguita da cocaina e barbiturici;

    l'ultimo report della Dcsa (Direzione centrale dei servizi antidroga) segnala che, nel 2017, sono tornati ad aumentare la vendita ed il consumo di eroina (+9,7 per cento): a questo dato si aggiunge quello di morte per overdose, molto spesso causata da eroina che viene «tagliata», oppioidi sintetici. Basti pensare che in un anno (dati 2017) in Italia sono stati arrestati circa 2500 trafficanti di eroina – spacciatori compresi – ed oltre un migliaio sono stati indagati: essi gestiscono canali di traffico «consolidati» e autonomi, come piazze e vie periferiche delle città italiane;

    l'Organizzazione mondiale della sanità Oms, per gli adolescenti fino a 16 anni, raccomanda la totale astensione dall'alcol – per le droghe, il loro utilizzo è sempre e comunque sconsigliato, oltre che vietato per legge nel nostro paese, per tutte le età – e tale dato è coadiuvato dai risultati della ricerca scientifica da cui emerge che chi inizia a bere prima dei 16 anni ha un rischio quattro volte maggiore di sviluppare dipendenza in età adulta rispetto a chi inizia non prima dei 21 anni;

    tutto ciò appare preoccupante in quanto l'adolescenza è un periodo di cambiamenti strutturali e funzionali a livello cerebrale. Durante tale periodo, infatti, si sviluppa maggiormente la corteccia frontale e pre-frontale, che è quella zona del cervello destinata alla regolazione delle emozioni, alla capacità di risolvere problemi e di autoregolarsi;

    in tale fase evolutiva vengono a strutturarsi quelle funzioni cognitive esecutive che permettono l'acquisizione di abilità individuali di eseguire processi cognitivi di grado elevato come la pianificazione degli obiettivi, l'astrazione, la memoria operativa, il controllo dell'attenzione, la flessibilità del pensiero, l'auto-controllo e la capacità di utilizzare feed-back nella regolazione dei comportamenti;

    le sostanze psicoattive in genere e dunque anche l'alcol e le droghe, determinano effetti neurobiologici persistenti che favoriscono l'indebolimento della funzione della corteccia pre-frontale, l'area che controlla la motivazione, il comportamento ed anche l'inibizione: proprio la perdita di inibizione porta molto spesso i giovani a fare uso di sostanze dannose per la loro salute;

    l'uso di alcol sovente diventa un'abitudine cronicamente protratta nel tempo, ed è noto che il bere possa trasformarsi in un uso problematico e non controllabile di questa sostanza, portando allo sviluppo di una condizione che viene definita «Disordine da uso di alcol (Dua)»;

   il 50 per cento dei soggetti affetti da Dua può sviluppare una sindrome da astinenza da alcol (Saa) quando gli stessi soggetti riducono o sospendono bruscamente l'uso di bevande alcoliche e il 3-5 per cento di questi può svilupparne le complicanze, tipicamente convulsioni e delirium tremens (DTs), condizioni che possono mettere a rischio immediato e fatale la vita;

   anche dal punto di vista dell'apparato gastroenterico, in modo particolare per il consumo di alcol, si verificano importanti danni: prima dei 16 anni è sconsigliato perché gli adolescenti, prima di tale età, non sono forniti del corredo enzimatico predisposto alla scomposizione e metabolizzazione dell'etanolo contenuto nelle sostanze alcoliche, provocando in tal modo gravi effetti sul Snc (Sistema nervoso centrale) dovuti a stati di intossicazione acuta;

    il consumo e l'abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti da parte dei giovani diventa più accentuato a causa di un errato e spasmodico uso di internet e dei social network in generale: già nel 2011 la rivista scientifica Addictive Behaviors, con uno studio condotto su 264 teenager di età compresa tra i 13 ed i 17 anni, sottolineò come l'esposizione al materiale pubblicitario online relativo ad alcolici, oppure la visione di video che mostrano giovani consumare bevande ad alta gradazione, rafforzi lo stimolo all'assunzione di suddette sostanze;

    è indubbio che le giovani generazioni vengano a conoscenza di nuove sostanze alcoliche e stupefacenti proprio grazie all'utilizzo della rete: tramite essa assumono informazioni sulla possibilità e la modalità di acquisto, anche quando i nuovi prodotti (quelli alcolici in questo caso) non sono immediatamente disponibili nei negozi fisici;

    un primo problema rilevato riguarda la sedentarietà associata all'uso dei dispositivi elettronici e tecnologici: il 24,5 per cento dei ragazzi passa da 2 a 4 ore, e il 6,2 per cento più di 4 ore al giorno davanti ad uno schermo televisivo. Anche per il personal computer l'utilizzo è in costante aumento: il 23,6 per cento dei ragazzi tra 14 e 17 anni lo usa da 2 a 4 ore al giorno e circa il 12 per cento più di 4 ore al giorno. Il 92,6 per cento inoltre, trascorre intere giornate con il telefono in mano. Non ci si libera della tecnologia neppure al momento dei pasti o nelle ore notturne;

    tutto ciò non deve «demonizzare» l'uso della tecnologia e la presenza sul mondo virtuale, che offrono sicuramente anche possibilità di crescita personale e professionale, come anche momenti di sperimentazione e sano svago e divertimento, ma si rende sempre più importante e urgente tutelare i ragazzi, non sottovalutando i rischi legati a sicurezza e comportamento sociale;

    basti pensare che sono ancora carenti i percorsi di educazione all'affettività e alle emozioni, all'utilizzo sano ed adeguato della tecnologia, ai rischi legati ai comportamenti di abuso. Percorsi di prevenzione, sensibilizzazione e intervento che si rilevano sempre più urgenti;

    nonostante la legge vigente vieti la somministrazione di alcolici ai minori di anni 16, così come vieta l'assunzione di droghe ed il loro spaccio (vendita, acquisto, traffico), tutto ciò non risulta essere abbastanza per fermare il fenomeno,

impegna il Governo:

   a rafforzare le misure di contrasto alla diffusione del fenomeno di assunzione di alcol e droghe, soprattutto tra gli adolescenti ed i minori:

    a) promuovendo campagne informative di contrasto all'uso delle droghe e delle sostanze alcoliche, attraverso ogni canale di comunicazione esistente (TV, radio, quotidiani nazionali, internet, social network e altro);

    b) contrastando la diffusione di campagne pubblicitarie, soprattutto quelle presenti sulla rete e sui social network, al fine di tutelare in particolar modo gli utenti più sensibili alla tematica della dipendenza da alcol e droga, e dunque adolescenti e minori:

    c) assumendo iniziative volte a prevedere la possibilità di rifinanziare il fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga, potenziando tra l'altro il Dipartimento per le politiche antidroga (istituito il 20 giugno 2008);

    d) adottando iniziative per introdurre misure per la riduzione della domanda di droga nel nostro Paese, di contrasto alla tossicodipendenza, contro i rischi e i danni per la salute;

    e) rendendo pienamente operativo l'Osservatorio nazionale permanente sulle tossicodipendenze, istituito in data 27 dicembre 2017;

   ad intervenire in modo diretto sul rapporto tra giovani e web, soprattutto nell'utilizzo dei social network, e a scoraggiare il libero acquisto di sostanze stupefacenti online:

    a) promuovendo, anche in ambiente scolastico programmi che educhino il minore alla permanenza nell'ambiente digitale, verso un utilizzo più critico, riflessivo e creativo di tali strumenti, che sostengano la loro formazione e crescita in maniera sana e responsabile;

    b) rafforzando e sostenendo l'azione della polizia postale e delle comunicazioni, in merito al contrasto alla diffusione di siti web ed annunci che possano risultare lesivi per la permanenza dei minori all'interno del mondo digitale;

    c) assumendo iniziative per aumentare le sanzioni ed inasprire le pene nei confronti dei gestori di siti web che promuovono l'acquisto online di droghe e qualsiasi tipo di sostanza nociva per la crescita degli adolescenti;

   a promuovere protocolli di informazione e formazione per un corretto stile di vita, soprattutto in età adolescenziale:

    a) promuovendo, anche per il tramite dell'Istituto superiore della sanità, campagne di sensibilizzazione volte alla promozione di un corretto stile di vita;

    b) promuovendo all'interno delle scuole programmi specifici che mirino alla divulgazione dell'importanza della pratica di tutte le discipline sportive associandole ad un corretto stile alimentare;

    c) coinvolgendo le famiglie per la promozione e la divulgazione di ogni tipo di attività che si renda funzionale e strumentale alla crescita e allo sviluppo di giovani e adolescenti;

   ad assumere iniziative di competenza per l'inserimento e l'adozione, nei contesti clinici, di protocolli scientifici strumentali ed efficaci al trattamento della sindrome da astinenza (Saa), sia per i pazienti trattati a livello ambulatoriale, che per quelli ospedalizzati.
(7-00235) «Provenza, Grippa, Manzo, Angiola, Menga, Casa, Maglione, Parentela, Mammì, Scerra».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

consumo alimentare

tossicomania

stupefacente